Residenze per disabili. I numeri

// INCHIESTA. Lecce. Nel leccese, ne sono state finanziate 22. La nostra provincia è seconda a quella di Bari con 30 strutture

LECCE – Un po’ di cifre. La Regione ha messo nero su bianco il totale degli investimenti che hanno definito l’offerta, in Puglia, di strutture in favore delle persone con disabilità, nel periodo 2008 – 2012. Come ricordato, sono state realizzate 91 strutture, tra residenziali (40 in totale) e semiresidenziali o centri diurni (51). Con la suddivisione per provincia, focalizziamo l’attenzione sul Salento. Nel leccese, sono state finanziate 22 strutture (13 semiresidenziali e 9 residenziali) per un investimento complessivo di 18.889.292,62 milioni (7 milioni destinati al pubblico e 11 al privato) di cui 12.547.172,71 di cofinanziamento regionale. Per valore assoluto di residenze presenti sul territorio, Lecce è seconda dopo Bari (30) e precede Foggia (13), Taranto (9), Bat (9) e Brindisi (8) Resta vuota, la casella salentina delle “comunità alloggio”. Si tratta di strutture residenziali “a bassa intensità assistenziale, destinata a soggetti maggiorenni, in età compresa tra i 18 e i 64 anni, privi di validi riferimenti familiari, in situazione di handicap fisico, intellettivo o sensoriale”. Quelle finora realizzate in Puglia, da enti pubblici e privati, sono 4 e si trovano nelle province di Bari, Brindisi, Bat e Taranto. Sono, invece, 3 i “Gruppi Appartamento” realizzati in Puglia, da enti pubblici e privati, nelle province di Bari, Foggia e Lecce. Nella definizione, i “Gruppi” ricordano le “comunità alloggio”, con la differenza di una parziale autogestione per i primi. Nel documento stilato dalla Regione, sono individuate anche 18 “Comunità socio – riabilitative” di cui 4 in provincia di Lecce. Si tratta di residenze destinate a soggetti “in situazione di handicap fisico, intellettivo e sensoriale, privi del sostegno familiare o per i quali, la permanenza nel nucleo familiare, sia valutata temporaneamente o definitivamente impossibile o contrastante con il progetto individuale”. A seguire, le tabelle indicano la presenza, nel Salento, di 4 (su 9) residenze sociosanitarie assistite che erogano servizi prevalentemente “a persone in situazione di handicap con gravi deficit psico – fisici, in età compresa tra i 18 e i 64 anni, che non necessitano di prestazioni sanitarie complesse in RSA, ma che richiedono un alto grado di assistenza con interventi di tipo educativo, assistenziale e riabilitativo a elevata integrazione socio – sanitaria e che non sono in grado di condurre una vita autonoma”. Il documento continua con l’indicazione della presenza di 6 “Case Famiglia” (nessuna nella nostra provincia) e 37 “Centri socioeducativi e riabilitativi” a ciclo diurno “finalizzati al mantenimento e al recupero dei livelli di autonomia della persona e al sostegno della famiglia”. Di questi, 7 sono nel Salento. Chiudono la lista, 4 “Centri diurni per persone con Alzheimer” (uno nel leccese) per soggetti in condizione di non autosufficienza, “che esprimono bisogni non sufficientemente gestibili a domicilio per l’intero arco della giornata” e 10 “Centri diurni Sociali polivalenti” (di cui 5 in provincia) autorizzati “alla erogazione di un servizio aperto alla partecipazione, anche non continuativa, di diversamente abili”. Per consultare le tabelle con tutti i riferimenti, cliccare qui Articoli correlati: Disabili. La legge rimuove le barriere Lecce ‘a ostacoli’ Bilanci e nuove misure. La Regione per i disabili Mo.Vi: ‘Disabili, Regione Puglia promossa’

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