Precari d’Ateneo. ‘Nessuna stabilizzazione’

Lecce. Il Consiglio di amministrazione dell’Università ha affrontato oggi la questione determinando l’impossibilità dell’assunzione

LECCE – Termineranno il proprio contratto, come previsto: il 15 dicembre. Poi a. Non c’è alcuno spiraglio verso la stabilizzazione per i 40 dipendenti dell’Università del Salento con contratti in scadenza. E’ stato il Consiglio di amministrazione dell’Ateneo a renderlo noto, dopo aver preso in considerazione, oggi, la questione. “Il Consiglio di Amministrazione dell’Università del Salento – si legge in una nota dell’Università -, preso atto dei pareri pervenuti, si è reso conto con sommo dispiacere di non avere alcuno spazio di legittimità per avviare un processo di stabilizzazione”. Nei giorni scorsi la deputata del Pd Teresa Bellanova ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione per sollecitarlo a trovare soluzione alla condizione dei 40 lavoratori e sottoposto la questione anche all’attenzione della prefetta di Lecce. 7 dicembre 2012 Università, contratti in scadenza. Bellanova interroga Profumo LECCE – Il 15 dicembre scadranno i contratti a tempo determinato di circa 40 precari dell’Ateneo salentino. Si tratta principalmente di personale amministrativo e tecnico che con buona probabilità, stando alle informazioni diffuse dalle organizzazioni sindacali, non si vedranno rinnovare il rapporto di lavoro. La notizia del mancato rinnovo ha, com’è ovvio, gettato nello sconforto i lavoratori e le loro famiglie, che da un momento all’altro si ritroveranno senza certezze sul proprio futuro. La deputata del Pd Teresa Bellanova ha inviato una interrogazione al ministro dell’Istruzione Francesco Profumo con risposta in Commissione, chiedendo in che modo intenda intervenire per sollecitare la stabilizzazione di chi ne aveva maturato il diritto. E ciò, ha precisato la parlamentare, anche per evitare che questi disagi si ripercuotano, oltreché sui lavoratori, anche sugli utenti finali dell’Università, gli studenti. INTERROGAZIONE a risposta in commissione BELLANOVA – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Per sapere, premesso che: – da quanto si apprende dagli organi di stampa circa 40 precari operanti nell’Università del Salento – in gran parte tecnici ed amministrativi dell’area informatica – rischiano di trovarsi senza un lavoro a seguito della scadenza di contratto il prossimo 15 dicembre; – questi lavoratori, di concerto con le OO.SS., sembrerebbe abbiano dichiarato lo stato di agitazione dopo la notizia del mancato rinnovo dei contratti a seguito dello “stop dei revisori dei conti dello stesso Ateneo”, tanto da arrivare a mettersi tutti in ferie fino a scadenza e la causa, da quanto si legge, pare essere “la mancanza di risorse che metterebbe in difficoltà l’amministrazione universitaria”; – le stesse OO.SS. contestano “che si sia arrivati a ridosso della scadenza per affrontare la questione”, peraltro si sono svolti nella giornata di lunedì e martedì scorso, tra l’amministrazione universitaria, le parti sindacali e i precari, degli incontri dai quali sembrerebbe essere scaturito che “i contratti a tempo determinato non saranno trasformati a tempo indeterminato, neppure nei casi in cui ci siano le condizioni per poterlo fare”; – questa notizia ha suscitato tra i lavoratori un clima di sconforto e paura per il prossimo futuro, famiglie, molto spesso con figli che da un giorno all’altro si vedranno costrette a fare a meno di uno stipendio avendo sulle spalle mutui ed altre pendenze da evadere e bilanci economico-familiari da dover affrontare; – la mancata proroga dei contratti da parte dell’Università del Salento per questi lavoratori, rischia, inoltre, di creare anche un disagio reale alla stessa struttura che finirebbe, facendo a meno di queste risorse, col razionalizzare servizi che dovrebbero essere a vantaggio dell’utenza: gli studenti; se il Ministro in oggetto non ritenga di dover intervenire con urgenza per sollecitare gli organi preposti affinchè le aspettative dei lavoratori che hanno maturato il diritto ad essere stabilizzati non vengano d’un tratto infrante, creando anche gravi ripercussioni sull’assetto familiare ed economico degli stessi e non per ultimo sui servizi offerti agli studenti. Bellanova,

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