Bari. L’attenzione è alta per la discussione della legge di iniziativa popolare sulla pari rappresentanza dei generi.
BARI – Cresce l’attesa per la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare sulla doppia preferenza e parità dei generi. Domani il testo della proposta di legge arriverà in Consiglio regionale. Sembra finalmente arrivato il tempo per una importante svolta democratica alla politica pugliese. Domani, intanto, il Comitato 50/50 ha organizzato un presidio davanti al Consiglio regionale. Il cambiamento – dice Magda Terrevoli, portavoce del Comitato – non può essere fermato”. Di seguito un intervento di Terrevoli in cui si riassumono velocemente tutti i passi in avanti compiuti fino ad oggi verso la parità di genere in politica e nella società. di Magda Terrevoli* Il 20 novembre finalmente approda in Consiglio regionale della Puglia la proposta di legge di iniziativa popolare sulla doppia preferenza e la parità di genere Ma già il 14 novembre La Commissione europea ha formalmente adottato la proposta di direttiva sulle quote rosa nei consigli di amministrazione ed il 13 novembre la Camera dei deputati ha approvato definitivamente le norme per favorire la parità di genere negli Enti locali Se la gestione della finanza della politica declinata al maschile non convince più e se le donne possono, con la loro visione di sviluppo, essere la risposta alla crisi, è davvero impensabile che in Italia la politica sia declinata esclusivamente al maschile. Segnare una svolta, una attenzione ad un pensiero differente, potrebbe essere la via giusta per uscire dalla crisi. Ma per questo sarà necessario, da un lato, sanare una evidente discriminazione, attraverso un riequilibrio numerico della presenza femminile nelle istituzione elettive e, dall'altro, rendere presente la differenza, rompere l’ordine istituzionale, portando al suo interno la politica prodotta nei luoghi delle donne. Un lungo percorso, in Puglia iniziato circa due anni fa, partendo dalla prima più evidente discriminazione, l'assenza, nella sua più alta Assemblea elettiva che vede, ormai da tempo, una presenza ridicola di donne (tre su 70). Un cammino difficile, in cui abbiamo scardinato tanti stereotipi, donne e uomini insieme, in maniera totalmente trasversale con un unico obiettivo: far approvare una legge, che sanasse questa assenza. Una legge nuova, estranea all'idea delle quote, ma paritaria 50 e 50. E fondata su un patto tra generi espresso dalla doppia preferenza. É un lungo cammino di cambiamento che è parte di una storia: dalla legge dell'1895 che recitava “Non sono elettori né eleggibili: gli analfabeti, le donne, gli interdetti, gli inabilitati”, ad oggi; una storia con protagoniste vere, le nostre madri, le nostre sorelle, donne che ci danno valore e forza, dalle donne della Assemblea Costituente alle donne della maternità consapevole, dalle donne che si sono battute per una pari dignità sul lavoro alle donne impegnate quotidianamente a coprire il vuoto delle politiche di welfare, dalle donne sindache della Locride alle precarie a vita. Per questo invito donne e uomini che hanno creduto in questo cammino ed hanno firmato la legge, ad essere presenti martedì mattina 20 novembre al presidio davanti al Consiglio regionale per sostenere un cambiamento che non può essere fermato! * portavoce Comitato 50/50 Qui, l'iter della proposta di legge fino ad oggi
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