Puglia. Se la PA si fa ‘smart’

Utilizzo dei “dati aperti” e accessibili come strumento di “open government”. Presto il via alle sperimentazioni

Ancora un passo verso la “Smart Specialization Strategy” per lo sviluppo intelligente del territorio, attraverso l’accesso libero ai dati della Pubblica Amministrazione. Questo il presupposto per la realizzazione di un modello di “open government” trasparente, attivo come acceleratore economico, tecnologicamente ben connotato da un lato e contemporaneamente a misura d’uomo. La Regione Puglia ha, infatti, deliberato (Burp n. 164 del 14 novembre 2012) l’affidamento alla Direzione dell’Area Politiche per lo Sviluppo economico, il Lavoro e l’Innovazione, del servizio di coordinamento generale per l’attuazione della legge regionale 20/2012 sul “software libero”. La legge riconosce l’universalità dell’accesso ai saperi e alla conoscenza come finalità essenziale e prioritaria del processo di modernizzazione della Regione, nonché il diritto di ogni cittadino ad accedere a tutte le informazioni e ai servizi forniti dalla PA, favorendo l’eliminazione di ogni barriera dovuta all’uso di standard non aperti. L’obiettivo è dare ulteriore impulso alla definizione della strategia regionale di “Smart Specialization” per il rafforzamento della nuova generazione di politiche pubbliche attraverso ricerca e innovazione. Per far questo, sarà essenziale sfruttare le possibilità offerte dal nuovo ciclo di programmazione 2014 – 2020, con un utilizzo integrato e razionalizzato dei fondi strutturali e di altre risorse. Saranno, quindi, avviate le prime sperimentazioni per qualificare l’utilizzo dei “dati aperti” (quindi accessibili a tutti) come strumento di “open government”, “attraverso percorsi partecipati dedicati alla valutazione delle politiche pubbliche regionali, a partire da quelle sviluppate in tema di innovazione, per il disegno collettivo e condiviso del nuovo approccio programmatico”. Particolare attenzione sarà dedicata alle imprese innovative e alla start-up giovanili per la sperimentazione di applicazioni inedite di riuso dei dati aperti, “generando interesse attivo all’interno dell’intero sistema produttivo pugliese e creando condizioni di replicabilità di buone prassi consolidate”. L’obiettivo è incentivare le aziende a riutilizzare, anche a scopi commerciali, le informazioni pubbliche e a creare applicazioni innovative basate su questi dati. Avvalendosi del Servizio Ricerca industriale e Innovazione, sarà necessario attivare tutti gli strumenti per la piena attuazione delle norme; provvedere alla creazione del portale www.dati.puglia.it (da associare al portale nazionale www.dati.gov.it); garantire la disponibilità dei dati generati da tutte le strutture regionali,enti, agenzie e società (indicate nell’art. 2 della legge 20/2012); garantire la migliore organizzazione del portale, pubblicando quanto prima i dati in “formato aperto” e indicare nel portale “gli identificativi dell’ufficio regionale a cui è possibile inoltrare eventuali reclami in relazione ai dati pubblicati”. Per delibera, sarà scelta la versione 2.0, della “Italian Open Data License (Iodl)”, referenziata nel portale nazionale www.dati.gov.it, come licenza di distribuzione dei dati aperti della Regione Puglia. L’obiettivo è il facile riutilizzo delle informazioni pubbliche nell’ambito della società dell'informazione che diventa, così, società di tutti.

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