Mobile imbottito: 219 milioni per la Puglia

Bari. Previsti 865 nuovi posti di lavoro. E' il programma di reindustrializzazione del mobile imbottito presentato dalla Regione ai sindacati

BARI – Valgono oltre 219 milioni e 865 nuovi posti di lavoro le manifestazioni di interesse espresse dalle aziende per l’area di produzione del mobile imbottito nel territorio pugliese. Dell’intera somma 42.628 milioni saranno spesi per ricerca e sviluppo. Sono questi i numeri della prima bozza del programma di reindustrializzazione del mobile imbottito presentati nelle scorse ore dalla vicepresidente e assessora allo Sviluppo economico Loredana Capone ai sindacati, alle associazioni di categoria ed ai sindaci dei Comuni pugliesi. Un tema sul quale tutti gli attori sono chiamati ad esprimersi. Per questo nel corso dell’incontro sono stati costituiti quattro gruppi di lavoro, la cui composizione precisa sarà definita la prossima settimana. “Abbiamo concordato una programmazione del lavoro ed una tempistica molto dettagliate, per evitare i tanti a di fatto di tutti questi anni – ha chiarito Capone -. Ciascun gruppo si occuperà di una precisa area di interesse tra quattro: produttività; logistica; incentivi e semplificazione; credito”. “Il programma di lavoro – ha aggiunto la vicepresidente – prevede che i quattro gruppi elaborino i contenuti dell’accordo di programma per l’ultima settimana di novembre per poi arrivare al testo definitivo da condividere con il ministero dello Sviluppo economico entro fine anno”. Il ministero dello Sviluppo economico ha previsto di investire per la qualificazione dell’area 40 milioni di euro; ed altrettanti saranno messi a disposizione dalla Regione Puglia, che sta cercando di reperire altre risorse nell’ambito della logistica. “Stiamo andando dritti verso l’obiettivo che ci siamo prefissati il 27 luglio con il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Basilicata sottoscrivendo un’intesa per la costituzione di un gruppo di lavoro coordinato dal direttore generale del ministero Carlo Sappino – ha continuato Capone -. Oggi possiamo dire di essere soddisfatti per le manifestazioni d’interesse ricevute anche perché per il territorio della Puglia le proposte raccolte riguardano soprattutto la filiera del legno-arredo, che ha caratterizzato la vocazione produttiva del territorio e che è rappresentata da maestranze che ci invidiano in tutto il mondo. L’altro motivo di soddisfazione è rappresentato dal fatto che tutte le proposte raccolte hanno un investimento in ricerca e sviluppo che rappresenta addirittura il 19,5% del totale dell’investimento. È il segno che lo sforzo fatto in questi anni dalla Regione Puglia per promuovere la ricerca nelle aziende anche attraverso gli incentivi è entrata a pieno titolo nelle logiche industriali.”. Delle proposte pervenute, 79 sono quelle indirizzate al territorio della Puglia e 25 a quello della Basilicata mentre le proposte con localizzazione non precisata sono tre. Le imprese che le hanno presentate sono soprattutto piccole e piccolissime, poche le medie e solo due le grandi.

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