Cambiamenti climatici. Conoscerli per ridurli

Lecce. Oggi il primo dei tre seminari di approfondimento sul clima e l’azione dell’uomo organizzati da “Il Formicaio” con Udu e Spazio sociale Zei

LECCE – Il cambiamento climatico rappresenta il principale problema ambientale a livello globale. La comunità scientifica ha dichiarato che è l’uomo stesso il principale responsabile, a causa delle emissioni senza precedenti di gas serra. La comprensione del problema e delle possibili soluzioni è quindi fondamentale per favorire l’azione verso politiche di riduzione e adattamento. Prende il via oggi alle 16, presso l’Aula Ferrari dell’Ateneo di Lecce (Palazzo Codacci- Pisanelli) il progetto de “Il Formicaio“, in collaborazione con UDU Lecce e Spazio Sociale Zei, incentrato sul problema dei cambiamenti climatici. Il progetto prevede un ciclo di tre seminari, a cui parteciperanno docenti e ricercatori impegnati nella ricerca scientifica sul tema e sulle possibili soluzioni tecnologiche. Il ciclo di seminari sarà supportato da attività complementari, quali proiezioni e incontri basati sulla comunicazione non-formale ( world café, discussion games, ecc..). Il primo seminario si terrà oggi presso l’Aula Ferrari-Palazzo Codacci-Pisanelli e vedrà la presenza di Piero Lionello, climatologo, docente presso l’Università del Salento, di Stefano Caserini, docente presso il Politecnico di Milano, già autore di alcuni libri riguardanti la scorretta divulgazione del problema da parte di alcuni mezzi di informazione e di Antonello Pasini, ricercatore presso il CNR-IIA di Roma. Ecco il programma del seminario di oggi: “Il cambiamento climatico: tra realtà e leggenda” 29 ottobre 2012 ore 16 Aula Ferrari – Palazzo Codacci-Pisanelli Relazioni: – “I fondamenti scientifici delle attuali analisi sull’evoluzione del clima in questo secolo”, Piero Lionello, Università del Salento, CMCC – “Modelli per lo studio del clima: strategie e risultati”, Antonello Pasini, CNR-IIA Roma -“La sfida dei cambiamenti climatici fra impatti e opportunità”, Stefano Caserini, Politecnico di Milano, Italian Climate Network

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