Ecco un modo per apprezzare il pranzo della domenica in casa. Possibilmente con la giusta compagnia
// Ingredienti un bel dentice grosso di 1 kg 2 finocchi 200 gr. di zucca gialla alcuni pomodorini 1 porro 1 costa di sedano una cipolla un ciuffetto di prezzemolo 1/2 bicchiere di vino bianco secco olio extravergine di oliva il sale necessario pepe nero in grani cime di rapa bollite, passate in padella con olio e aglio // Preparazione Si mondino le verdure, si spuntino i finocchi e si scartino le foglie esterne, si pelino le rape, si sbucci la fetta di zucca e si privi dei semi, si spunti il porro e la costa di sedano, si sbucci la cipolla. Si taglino tutte le verdure a tocchetti e si facciano sbollentare in acqua salata in ebollizione per 3 minuti, si scolino e si lascino raffreddare. Si pulisca il dentice, si svisceri aprendolo con un taglio dalle branchie fino alla cavità anale. Si squami, si lavi e si asciughi con carta assorbente, poi si aromatizzi sia all’interno che all’esterno, con sale, una manciata di pepe e il prezzemolo tritato. Si incida il pesce con un taglio a zig zag per facilitarne la cottura, si sistemi con il taglio verso l’alto su una placca unta di olio d’oliva, si cosparga con le verdure. Si sali e si spolveri con pepe, si irrori con poco olio d’oliva, il vino bianco e si passi in forno caldo a 200°C, per 25-30 minuti. Dopo 15 minuti si aggiungano dei pomodorini e si copra il pesce con carta stagnola e, cotto che sia, si trasferisca il pesce su un piatto da portata e si serva subito su un sofà di cime di rape.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding