Riduzione indennità di Vendola. Negro: ‘Elezioni in vista’

Bari. Il presidente dell’Udc in Puglia considera la decisione del governatore una scelta demagogica

BARI – Dietro l’autoriduzione dello stipendio del presidente della Regione Nichi Vendola ci sarebbe un secondo fine, oltre a quello di tagliare i costi della politica a vantaggio dei cittadini. Lo pensa Salvatore Negro, presidente del gruppo Udc in Regione, che già annuncia nuove elezioni in vista. “La riduzione della indennità di 50mila euro da parte del presidente Vendola desta più di un sospetto e lascia presagire nuove elezioni che costeranno alla Puglia circa 20 milioni di euro – dice Negro -. Alla base della decisione manca la chiarezza. Vendola non ha mai apertamente chiarito se vuole continuare ad essere il presidente della Puglia o se vuole abbandonare questa regione per nuovi e ambiti traguardi nazionali”. Secondo Negro la situazione di “incertezza determinata dall’assenza e dalle distrazioni nazionali del presidente Vendola” starebbe creando ritardi nell’attuazione del programma politico e nello sviluppo economico e sociale della Puglia. “Annunciare oggi l’intenzione di ridursi lo stipendio sapendo che probabilmente a primavera si andrà di nuovo alle urne appare demagogico e irrispettoso nei confronti dell’elettorato. Tra l’altro – aggiunge il presidente dell’Udc regionale – l’iniziativa ha un sapore ancor più demagogico se si pensa che il governo centrale sta preparando un decreto legge per armonizzare su base nazionale le indennità di consiglieri e assessori regionali. Sarebbe più opportuno, invece, che il presidente Vendola provvedesse a ridurre il numero degli assessori esterni, molti dei quali non hanno portato alcun valore aggiunto e rappresentano un’offesa nei confronti dei consiglieri della sua maggioranza probabilmente non considerati all’altezza di tale compito, risparmiando in tal modo oltre un milione e mezzo all’anno”.

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