Furto di profumi da 1.500 euro alla Coin. In arresto due donne

Lecce. Le due complici avevano studiato un sistema per eludere l’antitaccheggio del magazzino: carta stagnola sulla confezioni e nella borsa

LECCE – Non è stato il “colpo” occasionale. E’ stato invece studiato a tavolino ed anche con una certa dose di astuzia. La polizia di Lecce, tuttavia, l’ha bloccato in tempo. Due donne, Johara Zezza, 20 anni, brindisina residente a Lecce, e Franca Ostuni, 33enne, di Brindisi, sono state arrestate ieri dai poliziotti del Comando di Lecce per furto pluriaggravato e continuato in concorso ed oggi, per disposizione del magistrato di turno, si trovano agli arresti domiciliari.

Johara Zezza

Johara Zezza

Franca Ostuni

Franca Ostuni Sono le responsabili di furti continuati ai danni dei magazzini Coin di piazza Mazzini. La merce prelevata? Profumi. 23 confezioni in tutto, di varie marche e varie grandezze. Per un valore complessivo di 1500 euro. Le due donne avevano trovato lo stratagemma per ingannare il sistema antitaccheggio: rivestivano la scatola di profumo con carta metallica, di quella solitamente usata per gli alimenti, ed altrettanto facevano con la borsa dove nascondevano la refurtiva. Risultato; riuscivano a passare inosservate dalle porte del magazzino. E, quindi, a ripetere l’“operazione” più volte. Quando i poliziotti sono intervenuti sul posto, una volta che il personale della Coin ha dato l’allarme accorgendosi che qualcosa di strano stesse accadendo, Zezza ha gettato la confezione di profumo che aveva in mano sotto un’auto parcheggiata nei paraggi; la sua complice era invece riuscita a fuggire ma è stata bloccata poco dopo in via 95esimo Reggimento Fanteria dalle Volanti accorse sul posto. A quel punto i militari hanno perquisito l’auto parcheggiata dalle due donne in piazza Mazzini prima del furto, trovandovi un’altra borsa “schermata” ed altri profumi. La vettura, tra l’altro, era intestata ad una terza persona; Ostuni ha spiegato di averla acquistata recentemente e che il passaggio di proprietà era ancora in corso. Un controllo più approfondito, tuttavia, ha smentito le sue parole: la donna è risultata sprovvista di patente di guida ed il contrassegno assicurativa palesemente contraffatto.

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