Porto, Barba: ‘Corsi e ricorsi storici’

Gallipoli. Il deputato del Pdl invita il sindaco Errico a coinvolgere maggiormente la collettività in progetti di vitale importanza per la città

GALLIPOLI – “La politica portuale è – anche se non la sola – una chiave di sviluppo per Gallipoli: affrontarla con i metodi di Arlecchino e Colombina, come è apparso a tutti in queste ore, visto il ping-pong giocato al rallenty tra il sindaco e qualche consigliere, è cosa sbagliata ed è strada senza uscita che, nella migliore delle ipotesi, porta ad un vicolo cieco nel perpetuarsi della non-risoluzione”. E’ il punto di vista di Vincenzo Barba, deputato del Pdl, che ricorda come sulla questione “porto turistico” siano “inciampate” amministrazioni che sembravano destinate a concludere il loro mandato, nascondendosi dietro convincimenti da “intoccabili”. “Non c’è ombra di dubbio che gli interessi in materia siano tanti e di diversa natura – commenta Barba – ma proprio per questo occorre discernere quelli chiari e nobili da quelli poco chiari e poco nobili”. Ecco il commento di Barba sulla questione: “Era evidente in passato come è evidente nel presente e quindi anche in futuro che la possibilità di costruire non 1, ma 101, porti turistici sia questione totalmente scissa e separata dalla cosiddetta riconversione del porto mercantile ad altri usi. Già qualcun altro aveva stoltamente pensato che fosse possibile disseminare qualche banchina galleggiante nello specchio d’acqua occupato dalle navi mercantili e dalle navi militari per andare alle fiere turistiche o a qualche workshop e parlare inopinatamente di porto turistico a Gallipoli. La storia recente ha dimostrato che quest’idea povera e malsana non può esistere e che gli amministratori degni di questo nome devono, dovrebbero, attivarsi da un lato – affiancandosi alle amministrazioni preposte – per potenziare inoppugnabilmente il porto mercantile e dall’altro mettersi di buzzo buono per individuare finanziamenti e finanziatori in grado di trasformare i tanti progetti esistenti per la realizzazione di uno o più porti turistico e peschereccio in solide realtà. Si porta sviluppo e lavoro a Gallipoli se si costruiscono nuove – si badi bene: nuove! – opere infrastrutturali e non si distrugge l’unica esistente che in questo momento è vittima della crisi internazionale dei traffici, ma che domani – auguriamoci presto – potrebbe diventare il volano della crescita e dello sviluppo del territorio, come è accaduto negli anni passati”. Poi il consiglio al sindaco Francesco Errico a “non avventurarsi in progetti vitali per il futuro della Città Bella senza coinvolgere le forze sane e produttive del territorio ma soltanto condividendo alcun intempestive proposte tanto vetuste quanto inefficaci. L’azione amministrativa che abbia per oggetto temi di vitale importanza per la collettività quali sanità, ambiente e sviluppo, solo per fare alcuni esempi – aggiunge Barba -, come dimostrato fino ad ora responsabilmente dall’opposizione consiliare, merita forme di ampia se non totale condivisione nell’interesse di tutti, per mettere al bando ogni forma di ostruzionismo e far trionfare la collaborazione positiva e propositiva. Il muro contro muro non porta a a ed anzi potrebbe rappresentare il gradino sul quale le amministrazioni rischiano di inciampare. E per il bene di Gallipoli ci auguriamo che ciò non accada”.

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