Costi della politica. Giannetto: ‘Seguite l’esempio Vendola’

Lecce. Il segretario della Uil Lecce si scaglia contro le spese politiche a tutti i livelli ed invita ai “tagli”

LECCE – “Tagliare i costi della politica: è il gesto più responsabile che la nostra classe dirigente potrebbe fare da subito per recuperare risorse da destinare allo sviluppo”. L’appello, rivolto alle Istituzioni a tutti i livelli, è del segretario generale Uil Lecce, Salvatore Giannetto, ed arriva all’indomani della comunicazione del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola di una autoriduzione dello stipendio di 50mila euro all’anno. “Ciascuno dei nostri politici, anche a livello locale – dice Giannetto -, è chiamato a dare il buon esempio di fronte alla situazione drammatica che sta vivendo la nostra economia. Il governatore pugliese Vendola ha fatto il primo passo, avanti i prossimi”. Il caso delle “spese folli” della Regione Lazio ha riportato sotto i riflettori il tema dei costi della politica e del funzionamento degli organi istituzionali centrali dello Stato e di Regioni, Province e Comuni. Ma è bene guardare oltre i singoli e gravissimi episodi balzati alla cronaca in queste ore. Attraverso il monitoraggio dei dati ufficiali dei Bilanci delle Istituzioni (per Stato e Regioni il 2012, per Province e Comuni il 2011), emerge che, per il solo funzionamento degli Organi Istituzionali si spendono circa 6,4 miliardi di euro (209 euro per contribuente), di cui: 3,1 miliardi di euro per il funzionamento degli Organi dello Stato centrale, equivalente a 101 euro medi per contribuente; 1,1 miliardi di euro per il funzionamento di Giunte e Consigli Regionali (38 euro medi a contribuente); 2,1 miliardi di euro per il funzionamento di Giunte e Consigli provinciali e comunali (70 euro medi per contribuente). Per quanto concerne il caso specifico delle Regioni, nel 2012 complessivamente gli stanziamenti per il funzionamento di Giunte e Consigli diminuiscono dell’1,6% rispetto al 2011. Diminuzione che riguarda 12 Regioni, mentre nelle restanti 9, nonostante tutto, il trend di aumento, tutto ripartito tra Centro Nord e Mezzogiorno. A livello pro capite in Puglia per il funzionamento di Giunta e Consiglio, nel 2012, il costo ammonta a 26 euro per ogni contribuente. “È del tutto evidente – aggiunge il segretario -, che occorre rivedere al ribasso le indennità dei parlamentari e dei consiglieri regionali, così come i loro vitalizi, se non altro per un atto di equità e di giustizia sociale. Non c’è alcun dubbio che sono troppi 1.112 consiglieri regionali (mediamente 53) e 243 tra presidenti di Giunta ed assessori (mediamente 12). Cosi come, per le funzioni assegnate alle Regioni, è alta la media di 9 Commissioni consiliari (prima degli eventuali e tardivi interventi). Ma sul costo complessivo dei costi della politica incidono anche e soprattutto i costi di funzionamento (sedi, acquisto beni e servizi, auto ecc.). Per questo la UIL – sostiene Giannetto – ritiene, che i temi della razionalizzazione della spesa pubblica e dei costi della politica vadano affrontati nella loro globalità e, a tal fine, ritiene che occorrano riforme di ‘sistema’. C’è però il timore che la maggioranza della classe politica non sia capace di ‘autoriformarsi’, anche in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo dove si chiede ai cittadini di fare sacrifici e non si riesce a dare, salvo alcune parziali eccezioni, un taglio strutturale vero e concreto ai suoi costi, a meno che non sia costretta da eventi traumatici”.

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