Architettura di qualità per lo sport. Via al workshop

Gallipoli. Nella prima giornata Tavola rotonda sul paesaggio con la partecipazione di Angela Barbanente e lectio magistralis di Stefano Cordeschi

GALLIPOLI – Sarà crocevia dell’architettura internazionale Gallipoli, da oggi al 23 settembre prossimi, per il Workshop Internazionale di Progettazione Architettonica “Architettura per lo sport. Un Polo sportivo a Gallipoli per il Salento”. Ospitato negli spazi dell’ex Mercato coperto, all’ingresso della città storica, ideato, organizzato dall’Ordine degli Architetti, PPC della Provincia di Lecce e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, PPC, in collaborazione con A.A.M. – Architettura Arte Moderna e con l’Associazione “Il mio Gallipoli”, il Workshop è aperto alla partecipazione di Architetti o Ingegneri iscritti agli Ordini professionali, dottori o dottorandi di ricerca, neo-laureati e studenti in Architettura o Ingegneri. Lì dove un tempo si commerciava in frutta e verdura, a due passi dal mare, e dal suggestivo Mercato del pesce, adesso si discuterà di architetture di qualità per lo sport, ci si confronterà sulle diverse idee progettuali, le questioni di particolare interesse per la progettazione architettonica saranno al centro di Tavole rotonde e Lectio Magistralis. Si inizia dunque oggi alle 8.30, con il Laboratorio di progettazione cui parteciperanno, insieme ai gruppi e ai professionisti iscritti, Stefano Cordeschi, visiting professors, Ordinario di progettazione Architettonica – Roma, e Antonio Annichiarico, ingegnere-Designer, nel ruolo di Advisors. Si prosegue alle 18.30, con la Tavola rotonda sul tema del Paesaggio cui parteciperanno, insieme agli stessi Cordeschi e Annichiarico, Fabiana Cicirillo, consigliere Ordine Architetti PPC di Lecce, Angela Barbanente, Assessore regionale alla Qualità del Territorio, Edoardo Zanchini, Vicepresidente nazionale Legambiente, Fulgenzio Clavica, Presidente Ordine Architetti PPC di Brindisi. Alle 19.30, infine, Lectio Magistralis di Stefano Cordeschi, introdotta da Massimo Crusi, Presidente Ordine Architetti PPC di Lecce, e coordinata da Francesco Moschini, cui si deve, insieme a Crusi, la direzione scientifica e culturale del progetto. Come si vede, un calendario fittissimo che alternerà laboratorio, tavole rotonde, lectio Magistralis, e vedrà la presenza di visiting professor di fama internazionale chiamati a raccontare la propria personale esperienza. Dopo Stefano Cordeschi, il Workshop ospiterà Alberto Cecchetto, Beniamino Servino, Nicola Di Battista, Mauro Galantino, Renato Rizzi, 5+1 (Alfonso Femia, Gianluca Peluffo), mentre all’interno del Workshop di progettazione i sei architetti legati al territorio pugliese saranno altrettanti alter ego dei gruppi di professionisti chiamati alla redazione dei progetti. Dopo Antonio Annicchiarico, Antonio Esposito, Antonella Mari, Carlo Moccia, Lorenzo Netti, Spartaco Paris. Altrettanto significative le Tavole rotonde, dedicate ad altrettanti temi sensibili per la progettazione architettonica. Dal paesaggio alle infrastrutture, all’urbanistica, agli impianti, alle strutture, alla sostenibilità, al rapporto economia e territorio. Obiettivo del Workshop, progettare la realizzazione nel comprensorio di Gallipoli di un Polo sportivo di qualità a servizio dell’intero Salento capace di esprimere una molteplicità di funzioni e, attraverso la formula quanto mai innovativa capace di tenere insieme teoria, storia e progetto con discussioni e contributi tematici, sottolineare quanto l’architettura di qualità sia strategicamente necessaria alla crescita del nostro territorio. Come sottolinea Massimo Crusi, presidente Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Lecce, “La qualità architettonica non è e non può essere legata solo alla progettazione. Un’architettura di qualità significa, oltre il progetto, qualità della committenza e qualità della realizzazione. Una partita complessa in cui tutti, dagli architetti, agli enti pubblici appaltatori, alle imprese, giocano una partita importante e delicata. Per questo è necessario uno spazio dove i progettisti, gli enti pubblici, i maggiori committenti, e le imprese, si confrontino. Un’architettura può essere di qualità solo se un intero territorio sceglie che la sua crescita e il suo sviluppo passano anche da qui. Noi siamo convinti che nel futuro del Salento debba esserci sempre più spazio per un’architettura di qualità, e anche più spazio per un confronto non solo interno al nostro Ordine, ma allargato e condiviso”.

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