Chiusura tribunale. Tutti dal sindaco

Gallipoli. Il neo eletto primo cittadino ha convocato un incontro per oggi pomeriggio per trovare una soluzione alla soppressione del palazzo di giustizia

GALLIPOLI – L’eventualità della soppressione del tribunale di Gallipoli diventa sempre più plausibile. L’obiettivo del taglio è quello di recuperare fondi e personale ma la città non accetta questa disposizione ministeriale. Così il sindaco Francesco Errico ha convocato per le ore 16 di oggi un incontro per affrontare, in modo sinergico e risolutivo, la questione legata al destino del Tribunale di Gallipoli, recependo così un’analoga richiesta della Camera Forense Gallipolitana. Il tavolo di confronto è stato allargato ai consiglieri comunali in pectore, alle rappresentanze istituzionali di Gallipoli (onorevole Vincenzo Barba, consigliere regionale Antonio Barba e consiglieri provinciali Sandro Quintana e Salvatore Di Mattina) ed alle forze politiche cittadine. L’incontro, che si terrà presso la sala riunioni della palazzina municipale di via Pavia, risponde alla precisa esigenza del primo cittadino di cercare il dialogo ed il confronto costruttivo, senza paletti ideologici di sorta, per trovare soluzioni condivise che abbiano come principale riferimento la tutela degli interessi della collettività. “Credo che con le parole ed i proclami – ha dichiarato il sindaco Errico – non si vada da nessuna parte né tanto meno si risolvano i problemi. Per questo ho deciso di passare ai fatti, organizzando questo incontro perché sia la città stessa, con le sue rappresentanze istituzionali, a dare una risposta puntuale per difendere le aspettative e le esigenze dei nostri concittadini. Nel caso specifico, vale a dire quello del Tribunale, si tratta di un impegno che scaturisce dalla volontà di difendere quello che ha da sempre rappresentato un punto di riferimento importante per l’attivià forense del nostro territorio. Per questo siamo in prima linea per difendere e tutelare, senza se e senza ma, il nostro Tribunale cercando soluzioni razionali e convincenti per evitarne la soppressione, nell’esclusivo interesse di questa città”.

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