Lecce. L’assessore al personale ribatte, punto per punto, alle accuse avanzate stamattina in conferenza stampa dal Partito democratico
LECCE – “È straordinariamente incredibile che a tutti i disastri disseminati nel tempo dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra possano seguire denunce e critiche rispetto all’operato lineare e trasparente dell’attuale Amministrazione provinciale, che con una certosina e costante ricerca tenta di rimettere ordine nelle incredibili vicende della Provincia di Lecce”. Pierluigi Pando, assessore provinciale al Personale, risponde alla accuse lanciate dal Pd in conferenza stampa, secondo la quali l’Amministrazione Gabellone avrebbe assunto un atteggiamento di accanimenti nei confronti dei dipendenti “ereditati” dalla Amministrazione Pellegrino. Il Partito democratico ha inoltre accusato la Provincia di voler arbitrariamente tagliare il salario accessorio dei dipendenti. Pando ritorna sull’argomento “stabilizzati da Pellegrino”. “Si continua a non dire la verità quando si fa riferimento alla situazione dei 37 lavoratori stabilizzati dalla precedente Giunta Pellegrino, asserendo che con questa Amministrazione siano diventati tutti precari – dice -. Volendo ricostruire la verità oggettiva dei fatti questa Amministrazione si è dovuta fare carico di procedure che la Funzione Pubblica, il Ministero dell’Interno, la Ragioneria dello Stato hanno chiesto di rivisitare, per sanare le incongruità delle scelte del passato. Il PD poi dimentica di ricordare che per 20 dipendenti su 37 la situazione è già stata di conseguenza sanata perfettamente; per i restanti ci sarà ancora da completare un percorso che è solo ed esclusivamente di legittimità e legalità (, con l’auspicio che possa concludersi anche questo positivamente e in conformità con la legislazione vigente. È straordinariamente incredibile che si possa essere criticati – aggiunge l’assessore – perché la Ragioneria dello Stato ci impone il recupero di 810mila euro quota parte del salario accessorio dei lavoratori e questa Amministrazione provinciale si fa carico di correre ai ripari per evitare che tutto il personale attualmente in servizio sia colpito all’improvviso e venga danneggiato da altre, ulteriori scelte imprudenti del passato, in cui con molta facilità si utilizzavano i soldi pubblici. Ebbene, anche in questo caso la scelta è stata quella del buon padre di famiglia: spalmare in 5 anni il rientro di queste somme, praticamente anando a poche decine di euro al mese l’aggravio sui dipendenti chiamati a lasciare, a perdere quelle somme. È straordinariamente incredibile, anzi paradossale, che si possa criticare a questa Amministrazione Provinciale l’eccessivo costo per il personale; nel giugno 2009, al momento della vittoria elettorale di Antonio Gabellone, con il centrosinistra questa Provincia spendeva per i suoi dipendenti 25 milioni di euro. Nel 2010, 2011 e 2012 si è scesi a 23 milioni di euro, con una consistente e reale politica di risparmio e contenimento della spesa”. Poi Pando risponde all’attacco sulle nuove assunzioni programmate: “È straordinariamente incredibile, anzi assurdo, che un Ente pubblico venga criticato in questo periodo di crisi occupazionale amarissima per migliaia di famiglie del nostro territorio per il solo fatto di creare nuova occupazione, dare la speranza di confrontarsi con un’opportunità di lavoro ai giovani che non hanno ricevuto il posto di lavoro in dono da qualcuno; il Pd sfiora l’assurdo, critica il centrodestra perché crea posti di lavoro in provincia. Anche qui sono i dati a parlare chiaro: questa Amministrazione Provinciale nel giugno 2009 ha trovato in servizio 652 dipendenti; nel 2012, attualmente, i dipendenti sono diventati 615 per effetto di pensionamenti e mobilità; dopo l’attuazione della Delibera n° 60 di adozione del Programma Triennale del Fabbisogno del Personale i lavoratori saranno 682, un saldo di +30 nuovi posti di lavoro creati in un Ente pubblico. Un dato eccezionale”. 27 aprile 2012 Assunzioni e litigi in Provincia. Il Pd chiede una Commissione LECCE – “Tassazione al massimo, efficienza al minimo. Un alto tasso di litigiosità tra amministrazione e personale e la volontà di fare 67 nuove assunzioni alla vigilia della scomparsa dell’Ente”. E’ la situazione della Provincia di Lecce così come è stata descritta durante una conferenza stampa dal Pd provinciale. Secondo il quale, sin dal suo insediamento l’Amministrazione Gabellone avrebbe assunto “palesi atteggiamenti persecutori nei confronti di gran parte del personale”, considerato un’eredità dell’Amministrazione Pellegrino. L’accanimento più sistematico avrebbe riguardato i dirigenti e funzionari che avevano collaborato più intensamente e positivamente con le passate amministrazioni. “L’apice dell’accanimento, però – hanno dichiarato gli esponenti del Partito democratico -, è stato manifestato nei confronti di 37 lavoratori precari che la giunta Pellegrino aveva stabilizzato, trasformando il rapporto di lavoro precario in rapporto a tempo indeterminato, part time. La questione è stata ampiamente trattata dal Tacco e si può leggere qui. Era inevitabile, secondo il Pd, che tali atteggiamenti persecutori scatenassero di per sé un elevato tasso di liti giudiziarie, “diventato ingovernabile a seguito delle procedure concorsuali per le progressioni orizzontali e verticali”. “La differenza di stile tra centrodestra e centrosinistra – si legge in una nota del Partito democratico – la si può vedere nel fatto che le passate amministrazioni hanno fatto assunzioni con concorsi pubblici per oltre 230 dipendenti (perlopiù dirigenti e funzionari di fascia C e D) senza uno scandalo e senza un ricorso giudiziario”. La lite più singolare riguarda la quantificazione del “salario accessorio” (ovvero quel salario differito che viene erogato a seguito di prestazioni lavorative particolari oppure per responsabilità acquisite), che da alcuni mesi alimenta un aspro scontro tra amministrazione e organizzazioni sindacali. Il caso è il seguente. Sulla base di alcuni rilievi degli ispettori del Ministero dell’Economia, la Giunta vuole recuperare dal personale circa 800mila euro (importo equivalente agli emolumenti dati al personale nel periodo 2007-2011) e vuole decurtare il fondo del personale per salario accessorio, a partire da quest’anno, di 160mila euro annui. Secondo il Pd si tratta di un colpo “tanto immotivato quanto duro nei confronti di gran parte del personale”. “L’aspetto più grave – aggiungono – è nel fatto che l’Amministrazione non ha mai reso noti i metodi di calcolo del fondo e, soprattutto, nonostante le ripetute richieste fatte anche dalle rappresentanze dei lavoratori, non ha mai detto come ha risposto alle contestazioni degli ispettori, quasi fosse una questione privata del presidente o della giunta provinciale”. Il Pd ha dunque chiesto all’Amministrazione provinciale di mettere subito a disposizione tutti i dati e tutte le carte disponibili, consentendo di chiarire la vicenda sotto il profilo documentale ed ha chiesto la convocazione della Commissione consiliare competente per analizzare la vicenda. // I dipendenti della Provincia in numeri Dipendenti al marzo 2012: 615 Dipendenti part time al marzo 2012: 41 Di cui part time al 30%: 1 part time al 40%: 0 part time al 50%: 40 Dipendenti part time da reclutare nel 2012: 67 Di cui part time al 30%: 31 part time al 40%: 17 part time al 50%: 9
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