Bari. I dati sono stati diffusi dall’Istat. La Puglia è la quinta Regione in Italia per incremento occupazionale. Nichi Vendola: “Ripartire dalla fiducia”
BARI – La Puglia ha chiuso l’anno 2011 con 12mila occupati in più rispetto al 2010. Ne ha dato notizia il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola durante l’adunanza pubblica alla Corte dei Conti. I dati sono stati pubblicati dall’Istat nel report “Occupati e Disoccupati” e nell’area I.Stat del portale www.istat.it. Secondo le rilevazioni dell’Istituto, la Puglia risulta essere la quinta regione in Italia per incremento occupazionale dopo l’Emilia Romagna, il Piemonte, il Veneto e l’Abruzzo. “Questi dati – ha detto Vendola – ci dicono che la Puglia della produzione, la Puglia della formazione e della ricerca, la Puglia della società, la Puglia dei lavoratori e delle famiglie, insieme, sta lottando con i denti per mantenere i risultati ottenuti, anche sotto i colpi della crisi. Proprio su questo dobbiamo concentrarci: sui margini di miglioramento. In un contesto nel quale altre regioni non ce la fanno, noi dobbiamo ripartire dal riconoscimento delle cose che vanno bene. Per la Puglia queste cose sono un sistema industriale forte, un sistema sociale coeso, un sistema della formazione e della ricerca che sta producendo innovazione, un sistema di incentivi regionali capaci di adattarsi alle necessità delle imprese e del mondo del lavoro. Ecco perché il dato sugli occupati e il dato di alcune settimane fa sulle esportazioni sono fatti che devono riempirci di orgoglio. Dell’orgoglio di chi, lottando con le mani, con i denti e con la mente, sta cercando di uscire dal tunnel. L’economia si nutre della fiducia e dalla fiducia dobbiamo ripartire. Chiediamo anche ai nostri ministri di farlo e in particolare al ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca. Valutare le cose che vanno bene per ripartire è il messaggio che oggi voglio rivolgere dal sistema Puglia al sistema Italia”. Tornando ai dati, al primo posto per incremento occupazionale nel 2011, rispetto al 2010, c’è l’Emilia Romagna (+ 31.000), al secondo il Piemonte (+23.000), al terzo il Veneto (+22.000), poi l’Abruzzo (+13.000) e la Puglia (+12.000) che passa dunque da 1,223 milioni di occupati a 1,235 milioni. Seguono Sardegna (+9.000), Marche e Liguria (+6.000), Calabria (+ 4.000), Basilicata e Friuli (+3.000), Umbria, Trentino e Trento (+2.000), Toscana (+1.000). Chiudono l’anno con zero incrementi, dunque con gli stessi posti dell’anno precedente, Valle D’Aosta, Lombardia e Bolzano, mentre il segno meno caratterizza le regioni Molise (-1.000), Marche (-6.000), Sicilia (-7.000) e Campania (-17.000). Per la Puglia il tasso di occupazione sale dunque dello 0,4%, mentre il tasso di disoccupazione scende di altrettanti punti (-0,4%). Allo stesso tempo il tasso di attività cresce tra un anno e l’altro di +0,2 punti percentuali
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