Lecce. Secondo Delle Donne la decisione del Consiglio provinciale di onorare i contratti stipulati con le aziende sarebbe prova di maturità dell’Ente
LECCE – “Esprimo piena condivisione, oltre che sentito plauso, per la responsabile iniziativa assunta dal presidente Antonio Gabellone e dal Consiglio provinciale di violare il Patto di Stabilità”. Ad affermarlo è Nicola Delle Donne, presidente Ance Lecce, secondo la decisione di non rispettare il patto di stabilità sarebbe prova di reale attenzione ai problemi delle imprese e dell’economia del territorio. “Onorare gli impegni assunti per contratto nei confronti delle imprese esecutrici di appalti pubblici – dice Delle Donne – è il meno che l’ente locale possa fare per sostanziare di autorevolezza i suoi atti. Dilazionare per mesi e mesi i pagamenti contribuisce invece a effetti depressivi e recessivi della dinamica economica del territorio, mentre sostenere con una programmazione dei pagamenti le imprese genera meccanismi virtuosi che si riflettono su tutta la filiera delle costruzioni, il settore industriale più lungo”. “La scelta di uscire dal Patto di Stabilità – conclude Delle Donne – coniugata anche alla possibilità di una azione legale finalizzata ad una impugnazione dello stesso è provocatoria ed interessante, tanto che Ance Lecce sarà presente, nelle modalità consentite dalla legge, nella auspicata azione legale. Cosa che chiederò anche ad Ance nazionale”.
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