Lecce. L’Osservatorio provinciale sul lavoro: bene il turismo anche destagionalizzato. Cresce l’occupazione grazie ai servizi
LECCE – Il terziario, con i tre macro-settori che lo compongono, commercio, turismo e servizi, rappresenta una reale fonte di sviluppo e di ricchezza economica per il territorio salentino. È il primo importante risultato che emerge dall’elaborazione dei dati dell’“Osservatorio Provinciale sul Lavoro: Commercio, Turismo e Servizi” e presentati nel corso del convegno “Giovani e Imprese – Lavoriamo nel nostro territorio”. All’incontro di presentazione, avvenuto nella sala conferenze delle Officine Cantelmo, erano presenti Alfredo Prete, presidente della Camera di Commercio, Marcello De Giorgi, presidente ASSRI, Antonio Rizzo, direttore della Confcommercio di Lecce, Loredana Capone, vice presidente della Regione Puglia. Il progetto, finanziato dalla Camera di Commercio di Lecce, e condotto dal CAT Confcommercio Lecce, ha preso in esame l’andamento del mercato del lavoro nella provincia di Lecce relativamente al comparto del commercio, turismo e servizi in un arco temporale corrispondente ai primi sei mesi del 2011. “Nonostante il momento economico sia caratterizzato da una stagnazione dei consumi e da una diminuzione drastica del potere d’acquisto – ha dichiarato Prete – i dati dimostrano che il Salento è una terra che possiede delle grosse potenzialità di sviluppo grazie ai settori del terziario”. Al 30 giugno 2011, le attività imprenditoriali attive in provincia di Lecce riconducibili a tale comparto sono 35.163, pari al 55,5%, di cui 21.064 sono commerciali (33,2% del totale), 4.904 turistiche (7,7%) e 9.195 di servizi (14,55%). In tal modo è stato registrato una crescita doppia rispetto a quella dell’anno precedente: +1,6% rispetto al +0.6% complessivo nel primo semestre 2011. Dati che, dunque, confermano la natura fortemente terziaria dell’economia del Salento. Il settore più dinamico risulta essere il turismo che presenta una crescita del 3% in merito alle strutture attive, mentre la crescita più contenuta delle imprese commerciali è dovuta ad una più elevata mortalità che tiene basso il saldo totale. Il settore terziario, inoltre, è quello che offre le maggiori possibilità di occupazione in provincia di Lecce, come dimostra il fatto che al 30 giugno 2011 i Centri per l’impiego abbiamo censito ben 59.286 rapporti di lavoro dipendente, pari al 47,2% del totale degli occupati dipendenti in tutti i settori presi in esame. In tal senso, ha affermato Rizzo, “è necessario sottolineare come all’interno del comparto del terziario il settore turistico sia quello maggiormente in espansione non solo per la crescita del numero di imprese, ma anche per l’incremento sostanzioso in termini occupazionali, in particolare durante la stagione estiva”. Tuttavia, pur nella natura prevalentemente flessibile e stagionale delle attività, i dati dimostrano che la crescita costante del settore è in grado di produrre anche un’occupazione più strutturata. Infine, il settore dei Servizi è quello più eterogeneo, per via delle variegate attività che offre, e nel quale trovano occupazione in maggioranza donne, con un più elevato livello di istruzione e inquadramento professionale. Di fronte ad una platea gremita di giovani, è emerso quanto sia importante pensare di investire nel Salento proprio nei settori del Terziario, che rappresentano la vocazione del territorio salentino, così come ha affermato la vicepresidente della Regione Capone. “Conoscere in modo approfondito il sistema economico del proprio territorio significa capire la sua vocazione, che, nel caso del Salento va in direzione del turismo, dei servizi, delle nuove tecnologia e, ciò significa capire quali obiettivi porsi. Il mercato premia chi si specializza – ha precisato – e in tal senso grande rilievo per il territorio assumono le attività svolte dallo sportello ‘La Fabbrica del Lavoro’, attivo presso la Mediateca delle officine Cantelmo e dedicato ai giovani e a tutti coloro che cercano lavoro”. Oltre all’orientamento formativo e professionale, lo sportello fornisce un riscontro ampio e reale sulle opportunità lavorative nell’ambito dei settori del commercio, del turismo e dei servizi, e soprattutto, ha concluso Rizzo, “crea un ponte tra i giovani e il mondo del lavoro”.
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