Discriminazione per sesso e credo. Il caso Dalla è un’eccezione

I Sacri testi e il loro mutevole significato a seconda dei tempi e della maturazione delle persone

Di Giacomo Grippa Alla perdurante discriminazione culturale, confessionale, politica e giuridica verso gli omossessuali e le coppie di fatto abbiamo una eccezione col rito funebre a Bologna per Lucio Dalla ed il suo compagno di vita. Una eccezione, comunque non per tutti, e solo in chiesa che potrebbe risuonare come un accenno d'apertura. Una eccezione anche con la comunione “offerta” al divorziato precedente premier nostrano. Non così avvenne per la compagna di vita del militare italiano morto in Afghanistan, esclusa in ospedale e alle esequie istituzionali. Così anche per la cremazione. Dinnanzi alla crescente opzione, a Milano scelta da oltre il 55% dei cittadini, ci si adegua. Non si contrasta tale soluzione, purché, precisano le gerarchie, non concepita in odio alla chiesa (perché mai?) e non si disperdano le ceneri. Non andrebbe sottaciuto che l' avversione espressa da oltre sedici secoli dal Vaticano è fondata dalla cancellazione della pratica diffusa nel mondo pagano ed orientale. Nel mondo cattolico si tratta di non smentire l' antica intimazione: “cenere sei..” Si torni cenere, ma senza disperderla per consentire alla fine dei tempi la ricomposizione dei corpi ed il ritorno della propria anima. Se queste ispirazioni si dedurrebbero dai “sacri testi”, strano che in molti casi le deduzioni mutino, secondo non l'interprete, ma il tempo, la crescita, la maturazione dell'autodeterminazione delle persone.

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