‘Cinemastore’. Indagini chiuse, 62 avvisi

 

Lecce. L’operazione ha fatto già registrare 47 arresti, ma proprio i capi dell’organizzazione, Briganti e Nisi, sono sfuggiti alle manette

LECCE – Le indagini preliminari si sono concluse e l’avviso, firmato dal sostituto procuratore Guglielmo Cataldi, è stato recapitato a 62 persone, tra detenuti (in carcere o ai domiciliari) ed a piede libero. 62 nomi che ricostruiscono il traffico di droga nel Salento, con importanti contatti con il Brindisino. Si tratta dell’operazione “Cinemastore” che ha fatto registrare 47 arresti. Ma anche due latitanti, proprio coloro che sono considerati i vertici dell’organizzazione mafiosa, Pasquale detto Maurizio Briganti, 42enne leccese, e Roberto Nisi, 60enne leccese. E proprio la loro latitanza fece denunciare al procuratore Cataldo Motta una fuga di notizie preoccupante. L’indagine, condotta dalla Squadra mobile di Lecce, ha preso il via da un colloquio intercettato in carcere in cui si faceva riferimento all’attentato del 19 aprile 2009 al punto vendita “Cinemastore” (da cui l’operazione prende il nome) il cui autore sarebbe stato Giuseppe Nisi, fratello del capoclan Roberto Nisi.

// Tutti i nomi Ecco i nomi dei 62 destinatari dell’avviso di conclusione indagini. Detenuti: Michele Amato, 35 anni, di Taurisano; Giuseppe Bleve, 41 anni, di Ugento; Salvatore Bramato, 34 anni, di Alessano; Viviana Buttazzo, 30 anni, di Lecce; Giuliano Calò, 32 anni, di Lecce; Marco Calò, 27 anni, di Surbo; Sergio Caroppo, 45 anni, di Lecce; Stefano Ciurlia, 42 anni, di Carmiano; Angelo Corrado, 21 anni, di Lecce; Domenico D’Agnano, 43 anni, di San Pietro Vernotico; Sebastian De Angelis, 26 anni, di Lecce; Teodoro De Nuccio, 54 anni, di Alessano; Danilo De Tommasi, 22 anni, di Lecce; Gianni Dolce, 33 anni, di Surbo; Fernando Elia detto Poldo, 36 anni, di Lecce; Stefano Elia, 36 anni, di Torchiarolo; Sandro Fuso, 35 anni, di Lecce; Paolo Guadadiello, 24 anni, di Squinzano; Riccardo Loscanna, 24 anni, di Campi Salentina; Sandro Manni, 39 anni, di Taurisano; Andrea Marullo, 27 anni, di San Pietro Vernotico; Carmela Merlo, 44 anni, di Lecce; Francesco Miccoli, 40 anni, di Taranto; Emanuele Milinanni, 33 anni, di Lecce; Vincenzo Miniscozzi, 22 anni, di Ugento; Giuseppe Nisi, 51 anni, di Lecce; Roberto Nisi, 60 anni, di Lecce, latitante; Cosimo Perrone, 28 anni, di Torchiarolo; Mauro Personè, 30 anni, di Lecce; Luigia Pesolino Venuti, 43 anni, di Alessano; Silvia Petrucci, 37 anni, di Lecce: Sandro Podo detto Pisiricchio, 34 anni, di Lecce; Daniele Poso, 25 anni, di San Pietro Vernotico; Tonio Quarta, 41 anni, di Carmiano; Raffaele Renna detto Puffo, 33 anni, di San Pietro Vernotico; Pierpaolo Ricciato, 38 anni, di Tuturano; Daniele Rizzo, 34 anni, di Cellino San Marco; Saverio Rizzo, 45 anni, di San Pietro Vernotico; Giuseppe Rotundo detto Giuseppe dei cavalli, 49 anni, di Minervino; Omar Sanapo, 41 anni, di Lecce; Jonni Serra, 37 anni, di San Pietro Vernotico; Giorgio Sinistro, 34 anni, di Lecce; Marcello Solazzo, 29 anni, di Campi Salentina; Gianni Solombrino, 49 anni, di Lecce; Cristian Tarantino, 23 anni, di San Pietro Vernotico; Daniele Urso, 27 anni, di Taurisano; Vincenzo Zonno, 25 anni, di Toritto. Indagati a piede libero (accusati di aver avuto un ruolo nello spaccio di stupefacenti): Romolo Cennamo, 49 anni, di Torchiarolo; Tamara detta Checca Colagiorgio, 36 anni, di Lecce; Giuseppe Colella, 43 anni, di Lecce; Gianluca De Blasi detto Sosa, 36 anni, di Novoli; Cosimo Danilo Dell’Anna, 38 anni, di Carmiano; Jerry De Mastrangelo, 37 anni, di Gallipoli; Anna Elisa De Rinaldis, 46 anni, di Torchiarolo; Emanuela Feliconi, 35 anni, di Lecce; Steven Minerva, 29 anni, di Genova; Salvatore Notarnicola, 31 anni, di Torchiarolo; Cinzia Rollo, 38 anni, di Lecce; Emanuela Spalluto, 25 anni, di Novoli; Floriano Trecchi, 36 anni, di Taurisano.

26 gennaio 2012 Cinemastore. Le tre donne restano in silenzio LECCE – Non hanno parlato le donne del clan. Sono comparse oggi in carcere davanti al gip Alcide Maritati le tre donne arrestate martedì scorso dalla Squadra mobile di Lecce nell’ambito dell’operazione “Cinemastore”. Si tratta di Carmela Merlo, 44 anni, di Lecce, moglie di Roberto Nisi. Secondo gli inquirenti avrebbe svolto un ruolo di primo piano nell’ambito del sodalizio, in particolare quando il marito si trovava in carcere, riscuotendo i proventi delle attività illecite e provvedendo personalmente al mantenimento delle famiglie dei detenuti aderenti all’associazione. Oggi la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere facendo scena muta. Simona Sallustio, 42enne di Cavallino, moglie di Salvatore Caramuscio, nome storico della Sacra corona unita salentina, ha respinto ogni accusa, dichiarando di conoscere appena i fratelli Nisi ed aggiungendo di aver avuto notizia di gruppo di spaccio di stupefacenti a Surbo che si presentavano sotto il nome del marito. Secondo la polizia, la donna avrebbe invece fatto da anello di congiunzione tra il gruppo Caramuscio e il gruppo Nisi-Briganti incassando il “punto” ovvero la tangente per poter spacciare in un luogo non di propria competenza. Scena muta anche da parte della terza donna comparsa davanti al gip, Luigia Pesolino. 25 gennaio 2012 ‘Cinemastore’. Gli arresti salgono a 44 LECCE – Erano sfuggiti alle manette che sono scattate, per altri 42, in mattinata, nell’ambito dell’operazione “Cinemastore”. Ma nella serata di ieri, due dei latitanti, Teodoro De Nuccio e Salvatore Bramato, si sono consegnati alla polizia ferroviaria, nella stazione di Lecce, dove sono stati arrestati. Scendono dunque a cinque i ricercati. Di particolare rilievo, per la polizia, la cattura di De Nuccio, considerato uno dei leader del sodalizio. Il sindaco di Lecce Paolo Perrone ha definito l’operazione della Squadra mobile “un grande risultato frutto della perseveranza, dell’organizzazione e dell’intelligence messa in campo dalle forze dell’ordine”. “Al questore Carella e ai suoi uomini – ha aggiunto – giungano, a nome di tutta la comunità che rappresento, i miei più sinceri complimenti per l’operazione portata a termine. E’ la dimostrazione che la strada imboccata è quella giusta per continuare a contrastare efficacemente la criminalità e dare serenità ai cittadini”.

24 gennaio 2012 ‘Cinemastore’. 42 arresti per droga ed estorsione LECCE – E’ stato un forte colpo inferto ad un’organizzazione criminale operante nella città di Lecce e Comuni limitrofi ma anche nel Brindisino. E’ l’operazione denominata “Cinemastore” dal primo episodio di estorsione, nel 2009, ai danni di una videoteca leccese nel quartiere Santa Rosa. Stamattina la squadra mobile di Lecce, guidata Michele Abbenante, ha eseguito 42 arresti per associazione per delinquere di stampo mafioso, spaccio di droga, estorsione; 49 le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse. All’appello sono sfuggiti i vertici del gruppo, probabilmente, ha supposto il procuratore capo Cataldo Motta, per via di una fuga di notizie: Roberto Nisi, Giuseppe Nisi, Pasquale Briganti, detto Maurizio, Teodoro De Nuccio, Salvatore Bramato, Daniele Urso e Vincenzo Minicozzi. E proprio i fratelli Nisi, di 50 e 51 anni, e Pasquale Briganti, di 42, sono considerati i leader del sodalizio. Quest’ultimo sarebbe stato il vertice massimo; gli altri due, avrebbero assunto come Briganti, per la città di Lecce, il controllo delle attività illecite come il traffico di sostanze stupefacenti, la riscossione forzata dei crediti, la gestione del gioco d’azzardo, le estorsioni e la riscossione del “punto”, ovvero la tangente sul commercio della droga da parte di soggetti non inseriti nell’organizzazione. Gli arrestati sono Gianni Dolce, Danilo De Tommasi, Giuliano Calò, Stefano Ciurlia, Sergio Caroppo, Angelo Corrado, Fernando Elia, Stefano Elia, Sandro Fuso, Alessandro Nanni, Emanuele Milinanni, Francesco Micoli, Cosimo Perrone, Domenico D’Agnano, Luigia Pasolino Venuti, Daniele Poso, Antonio Quarta, Pierpaolo Ricciato, Saverio Rizzo, Raffaele Renna, Cristian Tarantino, Giuseppe Rotundo, Simona Sallustio, Giorgio Sinistro, Gianni Solombrino, Sandro Podo, Paolo Guadadiello, Daniele Rizzo, Jonni Serra, Viviana Buttazzo, Marco Calò, Mauro Personè, Carmela Merlo, Silvia Petrucci, Sebastiano De Angelis, Vincenzo Zonno, Omar Sanapo, Riccardo Loscanna, Marcello Solozzo, Andrea Marullo. Centrale nell’operazione, il ruolo di intercettazioni e pedinamenti, ma anche le dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia. Tutto avrebbe contribuito a delineare il quadro di attività del gruppo, molto forte anche per via del grande grado di assoggettamento di tutti i membri ed alla forza coercitiva che sapeva esercitare all’esterno. L’organizzazione criminale avrebbe operato anche attraverso saldi collegamenti con elementi di spicco della criminalità organizzata brindisina, alcuni dei quali raggiunti dal provvedimento cautelare. Nell’ambito dell’attività, sono stati sequestrati 3 chili e 65 grammi di cocaina e 2 chili di hashish. L’indagine ha preso le mosse dalle attività investigative collegate all’ omicidio Giannone, avvenuto la sera del 6 aprile 2009. Dalle intercettazioni di colloqui in carcere sono emersi elementi di responsabilità nei confronti di Giuseppe Nisi, che veniva indicato dagli interlocutori come mandante dell’attentato del 2009 contro la videoteca “Cinemastore”. Questo episodio ha dato il via all’ascolto sistematico delle intercettazioni e di conseguenza all’acquisizione di importanti elementi contro i Nisi (Giuseppe avrebbe gestito le attività illecite durante il periodo di detenzione del fratello) e gli altri membri dell’associazione. In particolare contro Pasquale Briganti, detto Maurizio, molto attivo soprattutto nella gestione delle attività illecite nella zona 167/B di Lecce. Molto attiva anche Carmela Merlo, moglie di Roberto Nisi, con un ruolo di primo piano nel gruppo, in quanto gestiva il ricavato delle attività illecite e la parte spettante al marito. Il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti era di competenza soprattutto di Stefano Ciurlia, Gianni Dolce, Giorgio Sinistro e Gianni Solombrino, vigile del fuoco in servizio presso il Comando provinciale di Lecce. Il recupero crediti, derivante dall’attività di spaccio, era compito di Sergio Carroppo e Stefano Ciurlia. La droga arrivava principalmente dalla provincia di Brindisi per il tramite di Gianluca Saponaro, poi deceduto, Raffaele Renna e Domenico D’agnano, i fratelli Daniele e Saverio Rizzo, Vincenzo Zonno. Ma sono emersi anche contatti con fornitori del Napoletano. Lo spaccio invece si svolgeva soprattutto nel periodo estivo a cura di Gianni Dolce, Marco Calò e Sebastiano De Angelis, che rifornivano gli spacciatori della zona di Taurisano e di Ugento; Teodoro De Nuccio copriva il territorio di Alessano e Comuni limitrofi. “L’apprezzamento dell’Amministrazione provinciale e il mio personale raggiunga i vertici provinciali della Polizia di Stato e la magistratura leccese, per i successi dell’ultima maxi-operazione ‘Cinemastore’, messa a segno in queste ore, così tanto rilevante nei numeri e nella sostanza da aver smantellato le attività di clan pericolosamente collegati alla Sacra Corona Unita – ha dichiarato il presidente della Provincia Antonio Gabellone -. L’operato degli uomini della Polizia di Stato, dei suoi reparti di assoluta eccellenza e delle forze dell’ordine più in generale si sta distinguendo nella nostra provincia per tempismo, capacità di prevenire i fenomeni criminali e operatività, garantendo i cittadini e aumentando in loro la percezione di sicurezza. L’aver frenato nuove e preoccupanti attività criminali destinate a turbare l’economia e la stessa vita di tanti salentini è un ennesimo titolo di merito dell’operoso lavoro della magistratura salentina e dell’efficienza dimostrata “sul campo”, quotidianamente e lontano dai riflettori, dalle nostre forze dell’ordine”. aggiornamento delle ore 11:00 LECCE – Sono 49 in tutto gli ordini di custodia cautelare in carcere cui in queste ore la Squadra mobile di Lecce sta dando esecuzione. Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba. Gli arrestati sono considerati affiliati ad un’organizzazione criminale facente capo a Pasquale Briganti, 42enne, ed ai fratelli Giuseppe e Roberto Nisi, 51enne e 59enne, indagati per associazione a delinquere di stampo mafioso. Tra i 49, anche una donna. Nell’ambito dell’attività, sono stati sequestrati 3 chili e 65 grammi di cocaina e 2 chili di hashish. L’indagine, durata circa tre anni, avrebbe appurato l’appartenenza del gruppo alla Scu; in particolare Briganti avrebbe avuto il ruolo di responsabile del sodalizio. I fratelli Nisi avrebbero assunto come Briganti, per la città di Lecce, il controllo delle attività illecite come il traffico di sostanze stupefacenti, la riscossione forzata dei crediti, la gestione del gioco d’azzardo, le estorsioni e la riscossione del “punto”, ovvero la tangente sul commercio della droga da parte di soggetti non inseriti nell’organizzazione. // Tutti i nomi degli arrestati Roberto Nisi, Michele Amato, Giuseppe Antonio Bleve, Salvatore Bramato, Pasquale Briganti, Viviana Buttazzo, Giuliano Calò, Marco Calò, Sergio Caroppo, Stefano Ciurlia, Angelo Corrado, Domenico D’Agnano, Sebastiano De Angelis, Teodoro De Nuccio, Danilo De Tommasi, Gianni Dolce, Fernando Elia, Stefano Elia, Sandro Fuso, Paolo Guadadiello, Roberto Loscanna, Alessandro Manni, Andrea Marullo, Carmela Merlo, Francesco Micoli, Emanuele Milinanni, Vincenzo Minicozzi, Giuseppe Nisi, Cosimo Perrone, Mauro Personè, Luigia Pesolino Venuti, Silvia Petrucci, Sandro Podo, Daniele Poso, Antonio Quarta, Raffaele Renna, Pierpaolo Ricciato, Daniele Rizzo, Saverio Rizzo, Giuseppe Rotundo, Simona Sallustio, Omar Sanapo, Jonny Serra, Giorgio Sinistro, Marcello Solazzo, Gianni Solombrino, Christian Tarantino, Antonio Daniele Urso, Vincenzo Zonno.

Michele Amato

Michele Amato

Viviana Buttazzo

Viviana Buttazzo

Giuliano Calò

Giuliano Calò

Sergio Caroppo

Sergio Caroppo

Sebastian De Angelis

Sebastian De Angelis

Danilo De Tommasi

Danilo De Tommasi

Sandro Fuso

Sandro Fuso

Paolo Guadadiello

Paolo Guadadiello

Riccardo Loscanna

Riccardo Loscanna

Alessandro Manni

Alessandro Manni

Carmela Merlo

Carmela Merlo

Emanuele Milinanni

Emanuele Milinanni

Pesolino Venuti

Luigia Pesolino Venuti

Silvia Petrucci

Silvia Petrucci

Sandro Podo

Sandro Podo

Giuseppe Rotundo

Giuseppe Rotundo

Omar Sanapo

Omar Sanapo

Giorgio Sinistro

Giorgio Sinistro

Gianni Solombrino

Gianni Solombrino “Esprimo i miei più sentiti e sinceri sentimenti di ringraziamento e riconoscenza al Questore di Lecce, Vincenzo Carella e a tutti gli uomini della Polizia di Stato che, la scorsa notte, hanno tratto in arresto decine di persone presunte affiliate alla criminalità organizzata – ha commentato l’assessore provinciale al Patrimonio Pasquale Gaetani -. Purtroppo quanto realizzato nella nottata sta a significare che su questo fronte è necessario non abbassare mai la guardia. Ma è necessario sottolineare come, ancora una volta, le Forze dell’Ordine abbiano dato dimostrazione concreta di efficienza nell’attività di contrasto all’illegalità e in quella di tutela del territorio e dei suoi cittadini. Del costante impegno che queste persone profondono a sostegno della lotta ai fenomeni delinquenziali tutti noi cittadini dobbiamo essere fieri ed orgogliosi”. 24 gennaio 2012 Scacco alla Scu. Manette per 42 LECCE –Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba. In manette, ad opera della Squadra mobile di Lecce, sono finiti in 42, considerati affiliati alla Sacra corona unita. Tra loro anche una donna. L’associazione a delinquere sarebbe stata operativa nel territorio di Lecce e Comuni limitrofi, fino ad arrivare anche a Brindisi e in altri paesi tra cui Ugento, Taurisano e Carmiano nell’ambito del traffico e della produzione di sostanze stupefacenti, della riscossione forzata dei crediti, della gestione del gioco d’azzardo, di estorsioni e riciclaggio. Si sarebbe caratterizzata inoltre per la forza d’intimidazione e per la condizione di assoggettamento e di omertà all’interno di essa e all’esterno. L’operazione di stamattina è stata denominata “Cinemastore“, traendo spunto dal primo episodio di estorsione, nel 2009, ai danni di una videoteca leccese nel quartiere Santa Rosa ed è stata coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia. Il questore di Lecce, Vincenzo Carella, l’ha descritta come un “duro colpo alla Scu”. Maggiori dettagli nelle prossime ore.

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