Assessorato ad Inguscio. Il Pd: ‘Perrone premia il figliol prodigo’

Lecce. Secondo il Partito democratico il sindaco avrebbe premiato il ritorno dell’ex assessore dall’Udc al Pdl

LECCE – L’affidamento della delega alla Polizia municipale da parte del sindaco Paolo Perrone all’ex assessore Lucio Inguscio, dimissionario, che quindi torna in Giunta a poche settimane dal voto, ha scatenato non poche polemiche in seno all’opposizione. Il gruppo consiliare del Pd fornisce la sua spiegazione: il sindaco Perrone l’avrebbe voluto ripagare di essere tornato nel Pdl dopo alcuni mesi di “frequentazione” degli ambienti Udc. “Subito ripagato il ‘pentimento’ di Inguscio – si legge in una nota del Partito democratico -. A sole 48 ore dal suo rientro dall'Udc, giunge una sorta di ‘premio di produzione’, riferito ovviamente alla produzione di consenso, non quella amministrativa. Dopo una anno dalle sue dimissioni da assessore alle Politiche abitative per via dell'imbarazzante vicenda degli sms per le case popolari, e dopo essere passato all'Udc proprio a seguito di quella vicenda, oggi Inguscio ottiene la ‘redenzione’ per mano di un Perrone ormai pronto a qualsiasi vergognoso ‘patteggiamento’ pur di blindare il proprio potere. Il volgare mercimonio che ancora una volta caratterizza l'azione politica del centrodestra, e dell'Amministrazione Perrone in particolare, rappresenta la malattia che ha bloccato negli ultimi quindici anni lo sviluppo di Lecce e che ha generato tutte quelle metastasi, dal filobus a via brenta ai boc, che hanno svuotato le casse comunali e le tasche dei leccesi. Oggi, inoltre, Perrone festeggia il ritorno del figliol prodigo sacrificando il ‘vitello grasso’, vale a dire tutti quegli onesti consiglieri che pagano il prezzo di essere stati sempre coerenti, in una coalizione che evidentemente individua nella capacità di ‘stare sul mercato’ il proprio valore premiante”.

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