IL REPORTAGE. Santa Cesarea. 500 villette e 130 piccoli alloggi in residence. E’ “Salentina”, la struttura ricettiva progettata dalla società del gruppo Brioschi
SANTA CESAREA TERME – 1.360.000 metri quadrati in tutto (136 ettari), per un potenziale edificatorio di 70mila metri quadrati, di cui 50mila da adibire a residenze. Sono alcuni numeri relativi al progetto “Salentina”, la struttura ricettiva che la Costanza Srl di Milano, una delle società del gruppo Brioschi sviluppo immobiliare, vuole realizzare a Santa Cesarea Terme, nel comparto 26 dell’attuale piano regolatore, ovvero nei pressi della struttura “Cala Badisco” di cui abbiamo già parlato, che sorge nel comparto 27 (leggete qui). In località denominata “Villaggio Paradiso”.

E’ il progetto che nelle ultime settimane ha suscitato più allarme tra cittadini, associazioni ambientalisti e politici che ne hanno anche parlato in alcune interrogazioni rivolte ai ministri. Le voci che si rincorrono parlano di 3mila posti letto previsti, ma in realtà una stima dei posti non è ancora stata avanzata. Così ci ha riferito la stessa società titolare del progetto, la Costanza Srl, per bocca della referente Franca Reginato. Il progetto, ci ha detto Reginato, è in fase di businessplan, ovvero di studio ed approfondimento delle voci economiche. Progettisti sono tre studi di architettura, quelli di Roberto Collovà di Palermo, Beniamino Servino di Caserta e Cherubino Gambardella di Napoli.

Come è accaduto per Cala Badisco, Costanza Srl ha acquistato il terreno dal tribunale nel 2006, in seguito al fallimento della precedente proprietà, e l’anno successivo ha indetto un concorso internazionale per il recupero e lo sviluppo dell’area invitando dieci progettisti paesaggisti a definire il masterplan complessivo ed integrato nelle sue componenti: funzioni private, paesaggio, infrastrutture, servizi, accessi al mare e parcheggi. La giuria decise eccezionalmente di proclamare tre vincitori chiedendo loro di collaborare alla realizzazione del progetto. Che poi venne presentato ai cittadini l’11 marzo 2009 presso la sala conferenze dell’Hotel Aurora e del Benessere a Santa Cesarea Terme in un incontro al quale presero parte anche il sindaco di Santa Cesarea Daniele Cretì e l’assessora regionale all’Urbanistica Angela Barbanente.

Ma il progetto, che è ancora in fase di definizione, non è mai stato presentato ufficialmente al Comune di Santa Cesarea, tant’è vero che non esiste un numero di protocollo di riferimento; ce lo aveva spiegato già l’architetto Giorgio Bandello, il direttore dei lavori di “Cala Badisco” dicendo di averlo saputo dal sindaco, e ce lo ha confermato la referente della Costanza Srl.

Oggi sul comparto 26 di proprietà della Costanza Srl ci sono dei fabbricati risalenti alla vecchia struttura; si tratta di scheletri di edifici in calcestruzzo che verranno abbattuti, se il progetto “Salentina” andrà avanti, per fare posto alle nuove costruzioni. Dott.ssa Reginato, in che anno la Costanza Srl ha acquistato l’area? “Nel 2006”. L'area su cui è previsto il progetto della Costanza Srl coincide con l'intera area di Villaggio Paradiso (scorporata dell'area Cala Badisco)? “Da un punto di vista topografico rientra nell’area del Villaggio Paradiso. Il nostro progetto prevede uno sviluppo al netto delle aree già edificate. L’area di Cala Badisco non è di nostra proprietà”. In che cosa consiste il progetto? “Il progetto è il risultato della collaborazione di tre architetti italiani, Roberto Collovà , Beniamino Servino e Cherubino Gambardella, e prevede uno sviluppo turistico-residenziale su un’area di circa 136 ettari di proprietà del Gruppo Brioschi Sviluppo Immobiliare tramite Costanza srl”. Che tipo di struttura è prevista? Con quali servizi (piscine, campetti sportivi, ecc ecc)? Per questa domanda ci dice di confrontare il pdf del progetto. Ecco che cosa c’è scritto su quel pdf: “E’ previsto uno sviluppo turistico-residenziale a bassa densità, su un’area costiera edificabile di circa 136 ettari. Un borgo aperto in cui assumono grande rilievo gli spazi pubblici e collettivi, il paesaggio locale e il sistema del verde (integrazione di pinete esistenti, frutteti, uliveti, orti, giardini, patii e tetti giardino). È una piccola città in cui edifici e spazi privati si costruiscono attorno a modi contemporanei di interpretare l’ambiente domestico. Il programma di sviluppo è misto e variegato, sia per la varietà delle tipologie e dei tagli delle abitazioni che per l’offerta di funzioni complementari quali bar e ristoranti, piscine, negozi, un hotel, un cinema teatro, una chiesa e spazi attrezzati per il benessere e lo sport. La varietà delle abitazioni risponde alle diverse esigenze con soluzioni ad uno o due livelli, aggregate in insiemi compatti, in gruppi di tre o quattro case con spazi comuni, in case a schiera o ville autonome. Una discesa a mare, ispirata alla Via Krupp di Capri, sarà realizzata come una tipica architettura balneare stagionale e smontabile. Il progetto è stato sviluppato con una grande attenzione ai temi ambientali prevedendo l’utilizzo di sistemi passivi per il raffrescamento estivo e per il riscaldamento invernale, di risorse energetiche rinnovabili e di tecnologie per il contenimento dei consumi e il controllo dell’impatto ambientale”.

Progetto Collovà: il borgo

Progetto Gambardella: le case con giardino

Progetto Servino: le ville Quanti posti letto sono previsti? “Non è ancora definito il numero esatto dei posti letto dell’hotel. È prevista la costruzione di una struttura ricettiva, di circa 500 villette di varie metratura e di circa 130 piccoli alloggi in residence”. Qual è l’estensione della struttura? “Il potenziale edificatorio dell’area è di circa 70.000 mq di cui circa 50,000 mq per le residenze”. Quanto quella della superficie coperta? “Indicativamente 40.000 mq”. Quanto dell’intera area? “La superficie dell’area è di 1.360.000 mq”. Quanto dista dal mare? “Circa 300 metri dal mare” Su quali comparti del piano regolatore insiste il progetto? “Comparto 26”. Quanti posti di lavoro sono previsti? “Siamo ancora in una fase preliminare”. Attualmente nell'area ci sono fabbricati pre-esistenti? Saranno modificati, abbattuti, ricostruiti, ampliati? “Sono presenti alcune strutture portanti (scheletri in calcestruzzo). Sull’area di nostra proprietà, la stesura del attuale del masterplan prevede la demolizione di queste strutture”. A quanto ammonta il progetto? “Siamo in fase di definizione del business plan dell’intervento”. Avete in mente di chiedere agevolazioni per gli insediamenti turistici? “Valuteremo la possibilità”. Quando il progetto è stato presentato al Comune? Con quale numero di protocollo? “Tramite una pubblica conferenza che si è tenuta l’11 marzo 2009. Non è stato assegnato un numero di protocollo”. A che punto dell’iter si trova? “Stesura finale del masterplan e del business plan dell’intervento”. Quali vicoli insistono sull’area interessata dal progetto? “Paesaggistici (Parco naturale regionale costa Otranto-S. Maria di Leuca), S.I.C. (habitat della zona), vincoli del piano regolatore: archeologico, idrogeologico, fascia di rispetto dalla strada litoranea”.
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