Torre Chianca. La segnalazione alla Guardia costiera da parte del gestore del lido “La Cambusa”
TORRE CHIANCA – Un cetaceo spiaggiato sulla riva a Torre Chianca. La scoperta ha del sorprendente dal momento che i mammiferi marini sono una vera rarità per le acque salentine. La segnalazione è stata inoltrata stamattina attorno alle 9 dal gestore del lido “La Cambusa” alla Guardia costiera di San Cataldo. Al momento sono in corso le verifiche sulla carcassa dell’animale da parte di un biologo marino, di medici della Asl e dei militari della Guardia costiera; sotto analisi le cause che possano aver determinato lo spiaggiamento. La Guardia costiera, pur definendo la presenza di mammiferi marini nel Salento un evento straordinario, ha riferito di altri due episodi simili verificatisi in zona negli ultimi due giorni. In entrambi i casi, sono state rinvenute carcasse di delfini, nei pressi della darsena di San Cataldo e sulla spiaggia di Torre Venneri. Necessario, a questo punto, stabilire le cause di tale fenomeno; anche perché il pensiero corre velocemente ai progetti di ricerca di idrocarburi sulle coste pugliesi e salentine e al largo delle coste siciliane. Già in passato, le esplosioni causate dalla tecnica dell'air gun, che si utilizza per la ricerca di petrolio nei fondali, aveva fatto perdere l'orientamento ai cetacei, erano risaliti lungo l'Adriatico, habitat a loro non favorevole, e avevano perso l'orientamento, spiaggiandosi. e alle ispezioni propedeutiche all’approdo dei gasdotti. Le intense attività marine e sottomarine potrebbero aver disturbato le quiete di questi mammiferi ed averli portati a perdere l’orientamento. LEGGI QUI L'INCHIESTA DEL TACCO SU “TRIVELLE E GASDOTTI NEL MARE DI OTRANTO”
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding