Racale. Seconda puntata nella campagna elettorale in vista delle Amministrative
RACALE – E’ l’assessore uscente alla Pubblica Istruzione, Sviluppo economico e Polizia amministrativa. Flavio Carlino si candida alla carica di sindaco guidando la lista “Liberi di scegliere” di orientamento di centro-destra. Perché ‘Liberi di scegliere’? “Perché andando controcorrente vorremmo dare ai cittadini la possibilità vera di scegliere e creare un’alternativa al sindaco imposto dall’alto, volta anche a creare un po’ di pulizia di vecchi politici. Siamo coscienti del fatto che ci andremo a scontrare con i poteri forti, i dirigenti di partito, mentre noi dalla nostra abbiamo soltanto un corposo numero di professionisti,donne e giovani che hanno professionalità differenti, magari sarà una sfida difficile, ardua, anche folle, ma ci vogliamo ugualmente provare”. Qual è la situazione di Racale riguardo alla legalità e all’allarme lanciato dal procuratore nazionale antimafia Motta circa le infiltrazioni mafiose nelle Pubbliche Amministrazioni e anche nelle squadre di calcio, che cosa pensereste di fare a riguardo? “Noi sentiamo maggiormente il problema della microcriminalità, piuttosto che della criminalità organizzata, dopo una retata di qualche anno addietro ad opera delle forze dell’Ordine. Per quanto riguarda poi le infiltrazioni nelle squadre di calcio o in questi settori sportivi, a Racale vedremo cosa succederà, perché qui la situazione non è delle più facili, ma credo che dopo questa competizione elettorale avremo una risposta quasi naturale al problema. Chi vuol intendere intenda”. Quale futuro riserverebbe ad Area Vasta? “Avendo avuto tanto da Area Vasta, cercheremmo naturalmente di dare continuità, anche perché il futuro dei finanziamenti sarà proprio l’Unione dei Comuni, e non mi riferisco all’Unione di Taviano, Racale Alliste , Melissano, Matino che ha funzionato poco, ma proprio all’Area Vasta, che invece si configura come una realtà molto sentita dai sindaci, perché permette di ottenere dei finanziamenti che diversamente sarebbe difficile intercettare”. Che cosa pensa del progetto Tram (ossia riunire in un’unica città i Comuni di Taviano, Racale, Alliste e Melissano)? “Sono a favore sia del progetto Tram che alla Regione Salento, perché una città di 40.000 abitanti potrebbe trarre sicuramente più vantaggio in una regione più piccola, quale sarebbe la Regione Salento. Sono persuaso del fatto che una Regione Salento non porterebbe divisione ma unità e semmai una sana competizione”.
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