Taurisano. In una lettera alle mamme, Antonio Montonato, di “Nuova Italia”, spiega le cause dell’interruzione del servizio
TAURISANO – Gentili Mamme, in questi giorni è giunta per voi inaspettata la sospensione della “sezione primavera” e con essa anche tante falsità, che vengono raccontate per scaricare le colpe su qualcun altro e che mirano esclusivamente a sollevare polemiche e a seminare zizzania. Di certo non aiutano a risolvere i problemi! Quello che più disgusta è che, nonostante voi siate le vere ed uniche vittime dell'intera vicenda, c'è sempre qualcuno che, a vostra insaputa, vi strumentalizza. Si tratta di quegli stessi personaggi sempre presenti che si sono serviti di voi durante tutte le dimostrazioni cui avete partecipato sinora: vedi quella per lo spostamento provvisorio, che già si voleva fare, della scuola materna di viale Rimembranze; quella per l’aumento della mensa scolastica; quella per il Polo Unico. Tutte manifestazioni, alla cui base avrebbero dovuto esserci motivazioni prive soprattutto di interesse privato, e che nell'ottica giusta non avrebbero avuto motivo di essere organizzate, perché le scelte seppur impopolari del Comune sarebbero state sicuramente capite da ognuna di voi. E veniamo alla vicenda “sezione primavera”. Naturalmente non posso esimermi, prima di tutto, dal fare un’affermazione, cui far seguire una domanda. La prima è: la “sezione primavera” è stata sospesa perché illegale! La seconda: il dirigente scolastico apparso sabato scorso in tv su canale 8, aveva ricevuto l’autorizzazione per l’attivazione della “sezione primavera” dell’Ambito Territoriale Sociale di Zona? Sicuramente no. Eppure doveva sapere, che prima di attivare il progetto era indispensabile l’autorizzazione di questo Ente. Allora mi chiedo: perché lo ha attivato? Ha forse pensato che bastava la firma di un sindaco o di un assessore? È possibile che un dirigente scolastico non sappia che l’Unico Ente preposto all’autorizzazione è l’Ambito Territoriale Sociale di Zona? Ma, andiamo con ordine. Innanzi tutto, è bene spiegare – a chi non lo sapesse – come si istituisce una “sezione primavera”: il dirigente scolastico fa richiesta al sindaco, il quale, a sua volta, inoltra la richiesta all’Ambito Territoriale Sociale di Zona (ribadiamo: Unico Ente preposto all’autorizzazione), la cui sede è a Casarano, allegando alla pervenuta istanza la documentazione prevista dall'art. 39 comma 1 del reg. n. 4/2007. In altri termini, occorre soddisfare tutti i requisiti di idoneità previsti per l’istituto nel quale si prevede attivare la “sezione primavera”. L’Ambito Territoriale Sociale di Zona, dopo aver vagliato tutta la documentazione, se la ritiene valida, autorizza il dirigente scolastico all’attivazione del progetto. Progetto che parte – normalmente – con l’apertura dell'anno scolastico e consiste nel mettere a disposizione di bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi ambienti salubri ed attrezzati, all'interno delle scuole materne, per un asilo nido gratuito. È andata così anche qui da noi? No. E allora, mi chiederete come mai negli anni precedenti non è stato sollevato alcun problema? Ebbene, cercherò di spiegare soprattutto a voi mamme cosa è realmente accaduto! Con l’arrivo a Taurisano, nel 2007, della dirigente dott.ssa Marinella Chezza, promotrice, nel 2008, dell’istituzione “sezione primavera”, nella nostra cittadina, i nostri amministratori sono stati interessati al progetto. Purtroppo erano anche consapevoli del fatto che, a Taurisano, non esistono Istituti con i requisiti di idoneità richiesti dall’Ambito Territoriale Sociale di Zona. Tuttavia, per aggirare l’ostacolo, il sindaco Luigi Guidano – a nostro avviso in modo irresponsabile – firmava l’autorizzazione, assumendosene in prima persona tutta la responsabilità. Così facendo, però, faceva passare sotto banco tutta la procedura. In altri termini: “Occhio non vede cuore non duole”. Ma permaneva l’illegalità del progetto. Onore a Guidano, ma quanti si sarebbero assunti questa responsabilità? Lucio Di Seclì, l’attuale sindaco – per chi non lo sapesse – nell’anno scolastico in corso, alla richiesta dei dirigenti scolastici di attivare la “Sezione primavera”, a torto o a ragione, si è rifiutato di firmare. Tuttavia, il vicesindaco Claudio Scordella, forse per venire incontro alle esigenze di numerose famiglie, circa 60, – anche egli irresponsabilmente – si è assunto in prima persona la responsabilità di firma. Episodio che per noi non è passato inosservato. Piuttosto ha avuto il merito di averci messo in guardia. E dovrebbe mettere in guardia anche il primo cittadino, poiché, pur elogiando, ma non condividendo, il gesto del vicesindaco, riteniamo che il sindaco, proprio perché tale, sia comunque direttamente responsabile per ogni eventuale questione politica ed amministrativa inerente la nostra città. Ragione per cui, l’11 novembre scorso, con una prima missiva, sono stati chiesti, da parte nostra, chiarimenti al sindaco sulla situazione, soprattutto per la tutela di tutti quei bambini cui è rivolto il progetto e per rassicurarne le famiglie. In pratica, ci premeva conoscere il reale motivo alla base di quel diniego da parte del sindaco a firmare gli atti. Diniego che ci faceva pensare e che, secondo noi, era motivato dal fatto che le strutture ospitanti il progetto non avevano i requisiti richiesti ex lege. Successivamente, e più precisamente il 10 gennaio scorso, abbiamo reiterato la richiesta al sindaco con una seconda ed ulteriore missiva, ipotizzando apertamente quali potessero essere le reali motivazioni. Come al solito, non abbiamo ricevuto alcuna risposta, mentre il progetto era già stato avviato. Eppure avevamo avvertito il sindaco che, in caso di suo rifiuto a fornirci spiegazioni, ci saremmo visti costretti, persistendo tale situazione, a rivolgerci alle Autorità competenti affinché fossero presi gli opportuni provvedimenti. Così, motivati dal fatto che tale progetto è indirizzato a bambini molto piccoli, verso i quali nutriamo un forte senso di protezione e di tutela e che il rifiuto del sindaco ad apporre la singola firma non lo esime da tutte le responsabilità derivanti dal ruolo di sindaco e dall'utilizzo delle strutture scolastiche del paese, abbiamo chiesto che si ponesse fine ad un progetto nato – per colpa Sua – nell’illegalità, con l'avvertimento che ove ciò non fosse avvenuto, non avremmo esitato ad interessare le Autorità competenti. Così il 19 gennaio scorso abbiamo inviato una nota all’Ambito Territoriale Sociale di Zona invitandolo alla sospensione della “sezione primavera”. Quindi, l'unico reale responsabile di tutto è proprio il primo cittadino, che con la sua inadeguatezza ad amministrare un paese, con la sua arroganza, privo di qualunque senso civico, ha preferito di trincerarsi dietro un assurdo silenzio, “gettando benzina sul fuoco”, mentre avrebbe potuto, attraverso la concertazione, cercare di trovare una soluzione legale al caso. Poi, vi sono stati molti che hanno voluto strumentalizzare il tutto, cercando di scaricare le proprie colpe su altri, facendo di loro il capro espiatorio per purificarsi la coscienza, in vista di non si sa bene quale interesse personale, con la divulgazione di false notizie, che hanno avuto la conseguenza di scaldare gli animi. E tra le tante fandonie, vi è quella contenuta nel servizio mandato in onda sabato scorso da Canale8 e nell'articolo pubblicato, lo stesso giorno, dalla Gazzetta del Mezzogiorno, in cui si parlava della imminente verifica da parte della ASL. Per dovere di cronaca, è bene precisare che la verifica ci sarà, ma ad opera dell’Ambito Territoriale Sociale di Zona, di cui fa parte anche l’ASL. Ma, nel tornare a voi, care mamme, non posso che darvi ragione nel lamentarvi. Avete delle esigenze da soddisfare e dei diritti da esercitare. Ma è opportuno che tali esigenze siano soddisfatte e tali diritti vengano esercitati in piena legalità. Provate ad immaginare cosa sarebbe potuto accadere se in una di queste strutture inadeguate all'utilizzo per quel progetto fosse accaduto un incidente; se uno dei vostri figli vi fosse rimasto coinvolto con gravi conseguenze per il suo futuro, o peggio, avesse perso la vita. A chi vi sareste rivolte? Chi vi avrebbe ridato il vostro bambino? E chi avrebbe pagato per questo? Si sarebbe parlato di disastro annunciato, come già accaduto in altre circostanze, ma a vi avrebbe mai restituito vostro figlio. Quindi, sulla scia di queste considerazioni, dovreste lamentarvi con chi vi ha preso in giro, con chi vi ha garantito un servizio, ma che non è in grado di garantirvi il rispetto delle primarie e più elementari norme di sicurezza. Non sono e non siamo contrari a simili progetti. Anzi, ben vengano! Ma nel rispetto della legalità. Perché possiate essere sicure di lasciare i vostri figli in mani fidate e in strutture adeguate, con tutte le caratteristiche necessarie al pieno svolgimento delle attività educative in tutta sicurezza. Perché, care Mamme, possiate andare a lavorare con tranquillità e non vivere con ansia ogni minuto lontano da vostro figlio, pensando che possa succedergli qualcosa di grave. Distinti Saluti La Segreteria Politica “Nuova Italia” Antonio Montonato
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