I giallorossi ritrovano la vittoria casalinga ai danni dell'Inter di Ranieri per 1-0. Decide un gol di capitan Giacomazzi, ma il vero protagonista è il portiere Benassi.
L’estenuante tabù è stato sfatato contro l’avversario meno atteso. Un gol di Giacomazzi ha permesso al Lecce di superare in casa l’Inter rilanciandosi in classifica nella lotta alla salvezza. Il Via del Mare ha liberato in un unico grido gli urli strozzati in gola di innumerevoli incompiute, per una vittoria che mancava tra le mura amiche da ormai troppo tempo. In realtà, il vero eroe della gara è stato Benassi, autore di tre parate prodigiose che hanno tenuto a galla i giallorossi e concesso al Lecce di conquistare l’intera posta a cospetto di una compagine proveniente da una lunga striscia di risultati utili. L’estremo difensore giallorosso ha dovuto indossare l’abito dello stregone per spezzare l’incantesimo dello stadio leccese, ipnotizzando i nerazzurri con una serie di interventi che hanno più del profetico che del normale. Un chiaro segnale che premia il lavoro di Serse Cosmi il quale ha il merito di aver restituito alla squadra salentina un animo da battaglia. La maschera stoica di Max Benassi, a protezione del naso fratturato, incarna il volto del nuovo Lecce, che ha nel cuore l’ardore del suo tecnico, nelle gambe il dinamismo di Cuadrado e nei piedi la tecnica di Di Michele. Il fischio di inizio è preceduto dal minuto di silenzio per la scomparsa dell’ ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Il Lecce lancia dal primo minuto i nuovi acquisti Blasi e Miglionico, mentre Ranieri, orfano di Thiago Motta, rispolvera il 4-3-1-2 con Sneijder dietro le punte Pazzini e Milito. I primi minuti sono soporiferi e ci vuole un errore grossolano di Benassi a concedere a Milito la prima vera palla gol della partita. Il portiere, in seguito ad un controllo errato con i piedi, si lascia soffiare la sfera dall’attaccante argentino che da posizione defilata manca di poco lo specchio della porta. La reazione dei padroni di casa non si lascia attendere e al 18° Muriel brucia in velocità Samuel calciando in bocca a Julio Cesar da pochi passi. L’arma del Lecce è ancora il contropiede e questa volta è Blasi ad orchestrare la ripartenza giallorossa servendo Cuadrado, che dai 25 metri non trova la porta per questione di centimetri. La gara è ricca di emozioni e al 24° Snejijder ruba palla sulla traquarti e al termine di una percussione, conclude con l’interno destro sorvolando la traversa. Alla mezzora, sugli sviluppi di un corner, Benassi riscatta l’errore su Milito deviando con un guizzo il colpo di testa di Samuel. Il portiere giallorosso si ripete un minuto più tardi sul diagonale di Pazzini sventando un gol che sembrava già fatto. Nel momento migliore della squadra nerazzurra il Lecce trova il vantaggio con Giacomazzi a cinque minuti dall’intervallo. Un traversone dalla trequarti di Oddo pesca il capitano che controlla in area e in girata trafigge Julio Cesar. La prima frazione si chiude sull'1 a 0 per i giallorossi. La ripresa è tutta di marca ospite con l’Inter che al 50° coglie un palo clamoroso ad opera del solito Samuel in seguito ad un calcio d’angolo. Sugli sviluppi della medesima azione Cambiasso corregge inutilmente in porta in chiara posizione di off side. L’inter spinge sull’acceleratore e al 70° le viene anato un’altra rete per fuorigioco di Milito. A circa venti minuti dalla fine inizia la girandola di cambi, con l’esordiente Seferovic che rileva Muriel e Zarate che sostituisce un impalpabile Obi. Gli uomini di Cosmi continuano a difendersi con ordine dinanzi ad un Inter povera di idee, ma che al 90° costruisce con Pazzini l’ultima occasionissima per pareggiare. Il colpo di testa del “Pazzo” trova ancora i guanti di un immenso Benassi,che con un proverbiale colpo di reni regala ai suoi compagni, ai tifosi e a tutta la piazza la vittoria della rinascita.
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