Lecce. Buonerba sarebbe il collettore di tangenti di grandi affari: via Brenta, 275, filobus
LECCE – Non solo il filobus, ma anche l'acquisto dei palazzi di via Brenta e l'ammodernamento della statale 275. Buonerba sarebbe stato il collettore di tangenti per conto di “nomi grossi” della apolitica leccese di An, incaricato di tenere lì al sicuro “i soldi che non sono neanche i suoi”. Due milioni e 800mila euro sequestrati sui “suoi” conti in Svizzera. Emerge dalle intercettazioni della Procura di Lecce e dagli interrogatori a faccendieri, consulenti, professionisti, imprenditori. Un popolo di affaristi che dal 2001 ad oggi è stato il protagonista silenzioso della altrettanto invisibile tangentopoli leccese. E poi c’è un librone micidiale dove veniva appuntato tutto, con dei nomi in codice fantasiosi, come “Gambadilegno”. Basterà questo per far aprire gli occhi ai leccesi alle prossime elezioni? O vogliono un certificato con tanto di timbro della Procura che provi la mala gestione della città da parte della destra leccese? La verità è che l’essere umano si abitua a tutto. I leccesi, le ragnatele nere e inquietanti del filobus forse non le vedono più. E si sono convinti, come ha scritto Gianni Ippoliti, che si possano riciclare a skilift.