Lecce. La risposta del territorio alle opportunità offerte da palazzo dei Celestini è stata straordinaria. Toma: “Segnale che non c’è lavoro”
LECCE – Affollatissimi sono stati gli info day per la presentazione dell’iniziativa (a metà novembre) ed affollatissimo è stato, ieri, l’ufficio della Provincia per la presentazione delle candidature al bando attivato da Palazzo dei Celestini. A disposizione ci sono 3 milioni di euro in tutto e serviranno per tre distinti interventi: una misura destinata agli over 45 nell'ambito dei beni culturali, dell'informatica, del turismo, delle abilità linguistiche; un’altra relativa al processo di internazionalizzazione, con interventi di formazione e servizi reali alle imprese; infine, tirocini di sei mesi, rivolti agli inoccupati e disoccupati fino a 34 anni iscritti ai Centri per l'impiego. Interamente finanziati dall’Ente provinciale. I posti disponibili sono 300, per 4.500 euro ciascuno. Ma ieri, ad un quarto d’ora dalle 12, termine ultimo fissato per la consegna, fuori dalla porta della Provincia c’erano file interminabili di persone intenzionate a partecipare al bando. La partecipazione è stata talmente alta che è stato impossibile terminare la pratiche di acquisizione documenti entro la mattinata; allo scoccare delle 12, i cancelli si sono chiusi e tutti coloro che aspettavano il proprio turno e che dunque avevano ormai acquisito il diritto a consegnare la domanda, sono stati fatti entrare. La Polizia postale si è occupata di vigilare sul corretto svolgimento delle consegne. L’affluenza è stata tale che è addirittura impossibile stimare la risposta del territorio ai bandi provinciali. “Siamo molto soddisfatti di aver colpito nel segno – ha dichiarato l’assessore alle Politiche lavorative Ernesto Toma -; tutta questa partecipazione ci fa capire che abbiamo toccato un nervo scoperto ed abbiamo individuato il giusto settore di intervento. D’altro canto, però, c’è un’altra lettura di tutto ciò, quella che non vorremmo dare, ma che purtroppo dobbiamo tenere presente: la spaventosa partecipazione registrata è il segnale di un malessere lavorativo crescente e di una costante perdita di posti di lavoro. Speriamo, con queste misure, di dare una risposta, anche se parziale, al crescente bisogno di occupazione”. Articoli correlati: Tirocini in azienda. 3 milioni dalla Provincia 17 milioni per la formazione. Mille posti