Bari. Gli studi più recenti del settore finanziario rivelano che le banche del Mezzogiorno concedono pochissimi mutui agli under 30
BARI – Il mutuo per la casa sembra destinato a rimanere un miraggio per i giovani del Mezzogiorno. Questa è la sconfortante conclusione che emerge da una recente indagine di Mutui.it, il comparatore di mutui on line che ha esaminato la realtà finanziaria del sud Italia raccogliendo i seguenti dati: le richieste di mutuo prima casa provenienti dagli under 30 rappresentano il 18% delle richieste totali, ma solo il 3% di esse viene effettivamente accolto dalle banche. Un dato allarmante, che riflette perfettamente l’attuale situazione economica del Paese. Nelle regioni considerate (Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia), la richiesta media di mutuo è pari al 74% del valore dell’immobile che si intende acquistare – 133.000 euro, per la precisione – e il tasso più gettonato è il fisso, con il 60% delle preferenze. Il cliente medio, nella fascia under 30, ha 27 anni e richiede un finanziamento della durata di 25 anni. Ma al di là delle cifre, qual è la ragione che spinge le banche ad essere così diffidenti nei confronti dei giovani del sud? La risposta, purtroppo, è tanto banale quanto legittima dal punto di vista del creditore: l’affidabilità creditizia dei cittadini meridionali (ed italiani in generale) viene meno a causa di contratti lavorativi precari e della frequente assenza di un garante o di un cointestatario. I dati specifici della Puglia dicono che la richiesta media di mutuo prima casa è di 128.500 euro, mentre il tasso fisso e il variabile si assestano rispettivamente sul 61% e il 17% delle domande. Analizzando le statistiche di città in città, scopriamo che l’importo medio più elevato si trova a Bari (137.000 euro), mentre a Brindisi spetta il primato del loan to value (il rapporto fra il capitale erogato e il valore dell’immobile). La percentuale massima di tasso fisso invece riguarda Taranto, con il 65% delle preferenze.
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