Uomini, quei poveri discriminati

Bari. Assostampa insorge per un bando rivolto alle giornaliste perché ‘discriminante’ verso gli uomini

Il fatto: la Consigliera di parità della regione Puglia, Serenella Molendini ha pubblicato un avviso pubblico per conferire un incarico da addetto stampa ad una donna, requisiti minimi laurea e iscrizione all’elenco pubblicisti da almeno un anno, che possa dimostrare anche una certa esperienza nella comunicazione di genere. Nell’avviso la Consigliera di parità specificava che si trattava di un’azione positiva nei confronti delle donne, avendo come Consigliera, tra gli altri compiti previsti dal Ministero del lavoro (la Consigliera di parità è infatti un pubblico ufficiale di nomina ministeriale) anche quello di promuovere azioni positive nei confronti del genere femminile. Assostampa è insorta, accusando la Consigliera di discriminare gli uomini. La Consigliera di parità ha ritirato il bando in attesa di consultarsi nel merito con i dirigenti regionali. Il commento: il sindacato dei giornalisti ignora forse l’evidente e quotidiana discriminazione che le giornaliste sono costrette a subire, non solo negli avanzamenti di carriera, di stretta pertinenza del genere maschile, ma anche nell’assegnazione dei compiti di redazione, dove alle donne si creano recinti fatti di gossip, costume, cultura, mentre agli uomini si riservano argomenti pregnanti che vanno dalla politica alla cronaca giudiziaria, agli editoriali. Nella ‘rete delle donne’, voluta dalla Consigliera di parità proprio con l’obiettivo di ideare interventi a sostegno del mondo lavorativo femminile, e che ha coinvolto associazioni datoriali, sindacati, ordini professionali, non sono presenti né l’Ordine dei giornalisti né Assostampa. Tranquilli: l’assenza non è dovuta al fatto che alla categoria cui appartengo non è ancora chiaro che non c’è pari opportunità se questa non si attua nel mondo del lavoro. Nella “Rete delle donne” i giornalisti sono assenti perché, per evitare discriminazioni, stanno aspettando che si faccia anche una “rete degli uomini”. Per difendere gli uomini dalle aberranti discriminazioni nel mondo del lavoro cui sono soggetti ogni giorno, a vantaggio delle donne.

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