Amministrative 2012. De Masi dialoga col Pdl

Casarano. Secondo indiscrezioni, ci sarebbero stati un paio di incontri informali, ma non finalizzati ad un’alleanza elettorale

CASARANO – Contatto tra il Pdl e l’ex sindaco Ivan De Masi. Da qualche tempo, gli acerrimi avversari della breve Consiliatura 2009-2011 hanno cominciato a dialogare dopo le accese contrapposizioni del recente passato. La sorprendente novità, confermata da fonti interne al Pdl, potrebbe avere sbocchi clamorosi circa le costituende alleanze in vista delle Amministrative del 2012. La notizia è che l’ex sindaco e l’assessore al Bilancio uscente, Massimo Toma, uno dei suoi più stretti collaboratori, si sono incontrati giovedì sera con l’assessore provinciale Gianni Stefano, candidato “naturale” del Pdl alla carica di sindaco. Si tratterebbe soltanto di un semplice “pour parler”, precisano le indiscrezioni, ma già il solo parlarsi risulta clamoroso. Un “patto con il diavolo” per conquistare Palazzo dei Domenicani? Quello che sembrava impossibile fino a poche settimane fa, oggi diventa realistico e conferma che in politica a si può dare per scontato. L’importante è guardare all’obiettivo e possibilmente di raggiungerlo, senza dare molto peso alle modalità. Pare che i contatti siano stati richiesti dai “demasiani”, con l’ex assessore Toma nella veste di “ambasciatore” presso la dirigenza locale. Toma ha chiesto se c’erano margini di ricucitura nei rapporti tra il Pdl e l’area dell’ex sindaco. La risposta alla richiesta, anche per una semplice forma di cortesia, è stata affermativa. Fin qui, gli incontri, molto informali, sarebbero stati un paio, dove si è discusso delle rispettive posizioni sui principali temi della città. I rapporti sono solo alla fase embrionale e, a sentire le indiscrezioni, è molto difficile che diventino tanto stretti da costituire un’alleanza per le Amministrative. Dopo le polemiche sul progetto della centrale a biomasse e sull’amministrazione De Masi, per il Pdl sarebbe insostenibile una campagna elettorale da alleato con l’ex sindaco. Inoltre, nell’area De Masi ci sono componenti incompatibili con il centrodestra sia dal punto di vista politico (Socialisti Democratici) che personale (il presidente del Consiglio Comunale uscente, Paolo Zompì, ex fiduciario di Raffaele Fitto a Casarano). Il Pdl, tuttavia, è impegnato nella ricerca di alleanze. L’obiettivo principale è quello di recuperare il Cdc, ossia il gruppo dell’ex candidato sindaco del centrodestra, Claudio Casciaro. Il Cdc, com’è noto, ha costituito un primo nucleo di coalizione con i Verdi, il cui referente è l’ex assessore Marcello Torsello, con l’obiettivo di allargarlo il più possibile. Nelle scorse settimane, l’alleanza Cdc-Verdi aveva proposto al Pdl le primarie di coalizione del centrodestra per individuare il candidato sindaco. Da notare che Torsello è responsabile provinciale dei Verdi (il Sole che ride) partito che, a ogni livello, è naturalmente collocato nel centrosinistra. Il direttivo del Pdl, però, ha respinto la proposta delle primarie, lasciando libertà di aggregazione a tutte le forze che condividono i valori del partito. E’ probabile che (e il Pdl sta lavorando in questi giorni per questo obiettivo) venga recuperato il gruppo del Cdc, già alleato del Pdl nella corsa a Palazzo dei Domenicani di due anni fa. In questo caso, ai Verdi non rimane che la scelta di tornare al tavolo del centrosinistra. Intanto, il circolo cittadino di Sel risponde con una nota al coordinatore del Pd, Francesco De Marco, che aveva definito “vincolante” la proposta di rinnovamento delle candidature (da escludere gli amministratori delle ultime due Consiliature). “Cari, Pd, Idv, PdCi, Udc, Api – scrive Sel – se ‘l'impegno per un rinnovamento è condiviso da tutti’, rispondete limpidamente davanti a coloro che domani dovremo rappresentare: se la nostra richiesta è così ‘vincolante’ per cortesia indicateci voi un corretto metodo politico di rinnovamento alternativo a quello da noi proposto; siamo pronti a valutarlo, purché – conclude la nota – sia riconoscibile e comprensibile ora da noi, in seguito dalla cittadinanza che dovrà esprimersi tramite il voto”.

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