Lecce. Cesare Peluso, coordinatore provinciale Giovani Idv, segnala la scarsa cura dell’Amministrazione per la pulizia e le sicurezza stradale
LECCE – Il manto di foglie che copre in maniera quasi integrale i marciapiedi leccesi, nasconde di tutto, dalle cartacce ai volantini distribuiti per strada, dalle plastiche di vario tipo alle lattine, divenendo un vero e proprio pericolo per i pedoni. Non solo. Le piogge ed il maltempo in corso potrebbero costituire un vero pericolo per una città che non si cura di raccogliere i rifiuti ed aspetta, per trovare soluzioni, che il problema diventi insostenibile. Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento tematico nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, segnala l’intervento di Cesare Peluso, consigliere della Terza Circoscrizione di Lecce e coordinatore provinciale Giovani IDV, che sottolinea l’incuria dell’Amministrazione per il decoro urbano e per l’incolumità dei cittadini. Lo riportiamo in versione integrale. Arriva l’autunno e, secondo il volere di Madre Natura, le foglie inevitabilmente cadono. Fin qui la premessa potrebbe apparire banale, se non fosse che il fogliame che si è accumulato lungo strade e marciapiedi della città di Lecce ha raggiunto una quantità spropositata. Ormai camminiamo su di uno spesso tappeto di foglie secche, al di sotto del quale c’è di tutto: carte, imballaggi vari, giornali, pubblicità e opuscoli informativi di offerte dei supermercati. Tutto ciò è dovuto all’inesistenza di un servizio efficiente che ripulisca le nostre strade. Il peggio però potrebbe non tardare a verificarsi con l’arrivo delle copiose piogge, previste dai bollettini meteo, sarà consigliabile uscire in barca, le strade potrebbero allagarsi, con conseguenti danni e disagi, vedere Genova e i paesi dell’hinterland napoletano. Certamente la situazione è diversa, Lecce non è attraversata da alcun fiume, ma come dimenticare scene già viste nel capoluogo salentino, spesso messo in ginocchio anche soltanto da un’ora di pioggia battente? Lecce dunque sembrerebbe seguire la tendenza italiana all’incuria verso lo sporco nelle strade per poi pulire solo quando ci scappa il morto, sulla scia di quanto accadde anni fa nel sottovia della circonvallazione, con la morte di un anziano signore ed altri casi analoghi in cui altre persone si sono salvate per miracolo, al punto che le autorità giudiziarie furono costrette, data l’inerzia dell’Amministrazione comunale nel mettere in sicurezza quel punto della città, a porre sotto sequestro e conseguentemente a chiudere il sottovia della morte. La soluzione che auspico, come cittadino prima di tutto, ma anche come consigliere circoscrizionale, è quella di predisporre un piano preventivo di emergenza, efficiente e tempestivo per la raccolta di tutte le foglie secche e le sporcizie sparse per le nostre strade, prima che sia troppo tardi, sperando che l’Amministrazione comunale con la sua famigerata motosega più veloce del Sud Est non ricorra alla soluzione consueta nonché preferita: tagliare gli alberi, rendendo il paesaggio di questa città quasi lunare, se non fosse per il cemento e per i grandi palazzi, sparsi un po’ ovunque ed in continuo aumento a discapito del verde pubblico. Cesare Peluso consigliere della Terza Circoscrizione coordinatore provinciale Giovani IDV Provincia di Lecce