Lecce. Segnaletica confusa e troppi posti riservati
Di Giacomo Grippa LECCE – La contravvenzione all'auto dell' assessore Ripa, posteggiata in sosta vietata, contestata dallo stesso, prima perché sarebbe servita per motivi di ufficio, poi perché si scopre che quel posto era riservato agli amministratori: se ne è dedotto che a Lecce nelle multe incappano tutti. Sono stati, nella polemica, ricordate quelle inflitte ad autorità politiche e religiose. Non sappiamo se furono ritirate, sta di fatto che quella inflitta negli anni '80 all'ex sindaco ed assessore Corvaglia, fu al momento pagata, ma il vigile, famoso campione di tiro a segno, pagò per il bersaglio e non se la passò bene. C'è ora da segnalare casi di segnaletica inesistente: quella che fa testo è la verticale, non la orizzontale, eppure allo scrivente, domiciliato in via R.Caracciolo/p.za Tancredi (chiesa del Carmine) è stata inflitta una multa, che non è contestata in tempo, per sosta vietata, al di fuori degli spazi delimitati da quella orizzontale. Forse si preferisce una insufficiente o inesistente segnaletica per non ostacolare, per esempio di domenica, la sosta di auto, e la corsa alla messa. Ma ci sono altre due realtà, fornite di segnaletica, puramente di facciata o di comodo che, per il Codice della Strada, non sarebbe istituibile o inammissibile: 1) lungo il marciapiede dell'Hotel Risorgimento, oggetto di tanti reclami da parte dei commercianti della zona, 2) in vico dei Sotterranei, sul retro del Duomo con più soste riservate alla Caritas. Quando a Bari scoppiò il caso dei permessi facili, di favore o riciclati, come quelli goduti dal personale dei consolati, “saltò fuori” che per il Codice della Strada sono esclusi permessi al riguardo, non ipotizzabili da nessuna “autonomia amministrativa regolamentare”, in base alla quale l'apparato burocratico giustifica scelte o determinazioni, tutte da verificare.
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