Poggiardo. L’appello del consigliere regionale Andrea Caroppo al direttore Asl Valdo Mellone
POGGIARDO – “L'ospedale Pispico di Poggiardo non chiuda e si trovino soluzioni alternative”. È questo l'invito-appello del consigliere regionale “La Puglia prima di tutto” Andrea Caroppo, protagonista l'altro giorno di un vertice col direttore della Asl Lecce Valdo Mellone per approfondire le problematiche relative al comprensorio Maglie-Poggiardo-Scorrano, in particolare sui servizi di emergenza, sull’edilizia ospedaliera e punti-nascita. “L’ospedale di Maglie è stato già chiuso ma per quello di Poggiardo – spiega Caroppo – ho fortemente auspicato soluzioni alternative alla soppressione, evidenziando la necessità di rafforzarvi almeno i servizi di emergenza, nell’eterna attesa di quei servizi territoriali sempre annunciati ma mai arrivati. In tale ottica, credo si debba potenziare il Pronto soccorso di Scorrano con le stesse innovazioni giustamente richieste per il ‘Vito Fazzi’: un adeguamento del numero dei medici per poter assicurare un servizio h24, l’aumento dei posti-letto di osservazione breve, l’attivazione all’interno del servizio di un’apparecchiatura radiologica con istituzione di un turno h12 di tecnici di radiologia, e l’agevolissima dotazione dello stesso di un’apparecchiatura emo-gas”. Nell’incontro si è parlato anche della questione intorno alla realizzazione ed ubicazione del nuovo ospedale tra Maglie, Poggiardo e Scorrano “per avviare il quale sono disponibili significative risorse e su cui è indispensabile coinvolgere la conferenza dei sindaci interessati – ha detto il consigliere Caroppo -. Un’amara riflessione merita, infine, l’annunciata riduzione dei punti-nascita in provincia di Lecce da sette a tre o quattro, dovuta anche al continuo, colpevole depauperamento di questi anni di strutture che meritavano di essere valorizzate a partire dall’assicurazione della massima sicurezza per puerpere e neonati, e non abbandonate al degrado ed al declino come invece sono colpevolmente state, nonostante la grande abnegazione degli operatori”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding