Amministrative. Poli: ‘nì’ al Pdl ma senza Perrone

Lecce. Prima che di nomi si parli di programmi. E’ una delle condizioni della leader di Io Sud al Pdl. La seconda? Via Perrone

LECCE — E’ la più corteggiata della corsa leccese alla ricerca del candidato giusto nella coalizione giusta. Lei, Adriana Poli Bortone, leader di Io Sud, lo sa benissimo, e allora, com’era facile prevedere, vende cara la pelle. Se solo ieri Paolo Perrone, certamente pressato dai vertici del Pdl, aveva aperto ad un’alleanza con Io Sud e pure con la stessa Poli Bortone in persona, nemica giurata fino a pochi giorni fa, a patto che gli venissero riconosciuti i meriti sulle tre questioni fondamentali di via Brenta, Boc e filobus – in pratica, sì alla Poli ma ditemi che sono stato un bravo sindaco – adesso è la sua ex prima cittadina a dettare le condizioni. Ovvero: è lei che non vuole lui. Cioè, esattamente come in ogni storia d’amore ed odio, anche in questa tragedia shakespeariana versione salentina, i due si rincorrono senza incontrarsi mai. E siccome è noto che in amore vince chi fugge, e nella nostra versione della storia la Poli sembra avere fiato e polmoni da vendere, il povero Perrone fa la parte dell’amante abbandonato. Perché alla signora della politica potrebbe pure star bene un’“amicizia elettorale” con il Pdl – così ha detto, ché lei in fondo è donna di destra – ma con il suo ex vice proprio no. Insomma sedotto e poi lasciato lì alla finestra a guardare. E visto in politica – del resto, come in amore – vince chi ha stile, la Poli sferra due colpi fatali. Uno: “Se si apre un dialogo su scelte già fatte, cadono i presupposti stessi del dialogo”, dice. Ovvero: non chiamatemi in causa a cosa fatte perché se ci sto, devo contare e pure parecchio. Due: “Prima che di nomi, parliamo di progetti e di valori condivisi”. Eccoli, i valori, il colpo mortale. Se non è stile questo… Articolo correlato: Amministrative. Perrone: ‘La Poli? Alle mie condizioni'

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