Sindaci contro la manovra. ‘Perrone assente ingiustificato’

Lecce. La deputata salentina Teresa Bellanova si scaglia contro l’assenza del primo cittadino leccese alla protesta di ieri a Milano

LECCE – Tra i circa 2mila sindaci che ieri mattina hanno manifestato, a Milano, contro i tagli del Governo nei confronti degli Enti locali, non c’era Paolo Perrone, primo cittadino di Lecce. Un’assenza poco giustificabile, secondo la deputata del Pd Teresa Bellanova, che ha commentato sarcasticamente l’atteggiamento del sindaco leccese. “Probabilmente – ha detto Bellanova – il Comune di Lecce naviga nell'oro e nessuno se ne è mai accorto. Come non bastassero i tagli agli enti locali che in ogni manovra questo Governo ha inserito, oggi si sta progettando il colpo di grazia all'intero sistema delle autonomie e, ciò che è più grave, alle famiglie italiane. È stato calcolato, infatti, che i tagli a Comuni, Province e Regioni, al momento previsti nella manovra in discussione, rischiano di costare la bellezza di mille euro ad ogni famiglia”. “Probabilmente – ha continuato – esistono isole felici di cui nessuno aveva mai avuto fino ad oggi sentore. Una di queste deve essere la città di Lecce, il cui sindaco evidentemente non ritiene che il proprio Comune e, soprattutto, i propri concittadini siano penalizzati dalle scelte che il Governo nazionale ha compiuto o sta per compiere. L'assoluto silenzio di Perrone, oggi, sta forse a significare che le casse comunali ed i leccesi navigano nell'oro? Finalmente una buona notizia da Palazzo Carafa”. Eppure era stato lo stesso Perrone a definire, recentemente, la situazione economica del Comune come “tecnicamente in dissesto”. “Sappiamo bene – ha continuato Bellanova – che i cittadini leccesi sono già tra i più tassati d'Italia. Ma evidentemente l'ossequio verso il ‘capo”’ha la priorità sugli interessi della comunità che si è chiamati a rappresentare”.

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