Le ‘città’ di Tornese a Pechino

Dal 22 luglio sue opere partecipano alla V edizione del Festival di Arte Contemporanea cinese. L’abbiamo incontrato prima della partenza

Dopo il successo della personale di giugno 2009 a Barcellona, grazie alla proposta presentata dall’Associazione FUCINA, i grandi formati di Fulvio Tornese, pittore di classe salentino, sono stati scelti per partecipare alla V Edizione del Festival Internazionale di Arte Contemporanea di Pechino e lì sono esposti dal 22 luglio. Ecco che cosa ci ha raccontato, prima di partire. Come è venuto in contatto con il gruppo di Fucina? “Si tratta di una storia abbastanza curiosa, un paio di anni fa un mio amico architetto, che lavorava a Shangai, mi ha parlato della vivacità del mondo artistico in Cina, in particolare della scena dell'arte contemporanea, e dell'aria nuova e creativa che si respirava da quelle parti. Così, come mi capita di sovente quando sono incuriosito da qualcosa, ho cominciato a prestare attenzione agli eventi che provenivano da quella realtà, da più punti di vista, lontanissima. Ed è stato quasi naturale, quando in città è stata organizzata una splendida mostra all'Accademia di Belle Arti di Zhang Huinan “Artista di radici imperiali” e maestro calligrafo, incontrare gli ideatori di FUCINA, Zhang Peng e Melinda Brindicci, per scambiare idee, cosi come sempre avviene… ed è stato poi naturale mostrare le mie opere, cosi come è stato naturale dopo qualche mese, spedirle per un festival d'arte a Pechino”. Come sarà questa mostra? “Insieme ai curatori, Zhang Peng e Riccardo Tartaglia, abbiamo pensato ad una raccolta di opere che in qualche misura potesse definire il mio percorso artistico. Anche se non si può definire una vera e propria antologica, questa mostra cerca di dare il senso della ricerca nell’ambito figurativo, partendo dalle città immaginarie, passando dalla serie dei ‘Giganti’ fino alla produzione più recente”. Che cosa significa fare una mostra all’estero e in questo caso in Cina? “Questa non è la mia prima esperienza di esposizioni all’estero, nel 2007 sono stato invitato dall'Ambasciata Italiana in Kuwait a tenere una mostra nell'ambito delle celebrazioni per il 50° dei trattati di Roma, ed è stata un’esperienza molto interessante. Oltre al lato ‘ufficiale’ dell'evento ho avuto la possibilità di confrontarmi con gli artisti arabi e ne conservo ancora un ricordo molto vivo. Poi a Barcellona in una realtà ancora più complessa, ho avuto la possibilità di confrontarmi con un ambiente cosmopolita, in un contesto speciale, una città che non dorme mai, dove critici, galleristi, artisti provenienti da ogni parte del mondo possono scambiare esperienze, conoscenze. Con molti di questi sono in contatto e li porto in giro per il Salento, quando decidono di venirmi a trovare. Vale però lo stesso discorso anche per gli italiani, non è raro trovare sulla mia casella di posta mail da artisti , che si complimentano per il mio lavoro”. // Chi è Fulvio Tornese Architetto (laurea a Firenze) con l’amore per la pittura. Dal 1982 al 1987 svolge attività di ricerca a Firenze, presso la Cattedra di Urbanistica di Paolo Sica. Fonda con Riccardo Foresi e altri giovani colleghi l’Atelier Interdisciplinare di Ricerca “AIR”. Con questo gruppo partecipa a vari concorsi internazionali e svolge l’attività professionale. Dal 1987 si trasferisce a Lecce dove apre un proprio studio. Lavora presso l’Università del Salento, diversi progetti realizzati per le biblioteche e i musei dell’Università. Fa parte del Consiglio provinciale dell’Ordine degli Architetti di Lecce. L’attività di pittore prosegue in maniera costante dagli esordi con le sue ricerche formali incentrate sui paesaggi urbani e frammenti di città immaginarie, con l’utilizzo di tecniche tradizionali e innovative. Dal 1981 espone i suoi lavori in mostre personali e collettive. Nel 2005 aderisce al progetto “13 x 17”, iniziativa di mostre itineranti sostenuta tra gli altri da Philippe Daverio e Jean Blanchaert. Nel marzo 2007 è uno dei tre artisti italiani selezionati per una mostra sull’arte italiana organizzata dall’Ambasciata Italiana in Kuwait in occasione dei 50 anni dei “Trattati di Roma”.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment