Ecco quanto pagheranno i turisti in arrivo dopo il 4 luglio
Il 28 giugno scorso, il Comune di Otranto ha approvato, con delibera, l'istituzione dell'imposta di soggiorno. La definizione della tassa in questione, come da documento ufficiale, è “un contributo che viene richiesto a coloro che alloggiano nelle strutture ricettive site nel territorio comunale, da applicare con gradualità fino a massimo 5,00 al giorno per persona”. A parte l'edulcorazione del “contributo”, l'imposta di soggiorno è una tassa, come ce ne sono tante, che il sindaco Cariddi ha voluto introdurre per cercare di arginare i tagli che si abbattono e si abbatteranno con l'introduzione del federalismo fiscale municipale e con l'approvazione della manovra economica. Le associazioni di agricoltori, commercianti e imprenditori avevano, nei giorni scorsi, espresso le loro perplessità, laddove perplessità può essere considerato un vero e proprio eufemismo. Insomma, quella di far pagare un turista perché ha deciso di trascorrere le vacanze ad Otranto, è risultata una scelta abbastanza impopolare. Trasversalmente contrari, gli operatori del turismo otrantino, ognuno nel proprio ruolo, intravedono all'orizzonte solo effetti negativi sull'economia locale e il disappunto è generale. L'amministrazione ha previsto, però, delle agevolazioni per i “contribuenti occasionali” cercando di rendere il meno antipatico possibile il pagamento della tassa: è stata prevista una Otranto-card che il turista potrà richiedere al gestore della struttura, senza alcun altro onere aggiuntivo, al momento della registrazione presso la stessa; una carta che consente di beneficiare di riduzioni sul prezzo di acquisto di beni e servizi negli esercizi convenzionati e di fruire gratuitamente di alcuni servizi offerti nella città. Di seguito, le misure dell'imposta, valida a partire dal 4 di luglio prossimo. Si pagheranno 2,00 euro al giorno per persona per i pernottamenti effettuati in alberghi 5 stelle, alberghi 4 stelle, residenze turistico-alberghiere 4 stelle, villaggi turistici 4 stelle, villaggi turistici 3 stelle, villaggi alberghi 5 stelle, villaggi alberghi 4 stelle, villaggi alberghi 3 stelle. L’imposta sarò invece pari ad 1,50 euro al giorno a persona per i pernottamenti effettuati in alberghi 3 stelle, residenze turistico-alberghiere 3 stelle. Pagheranno infine 1,00 euro al giorno quanti vorranno pernottare in alberghi 2 stelle, alberghi 1 stella, residenze turistico-alberghiere 2 stelle, villaggi turistici 2 stelle, esercizi di affittacamere, alloggi agrituristici, bed & breakfast, campeggi, aree attrezzate per la sosta, case appartamenti vacanze, residenze turistiche e residence, case per ferie e ogni altra struttura turistico-ricettiva che presenti elementi ricollegabili a una o più delle precedenti categorie, nel territorio del Comune di Otranto. L’imposta si applica fino ad un massimo di cinque pernottamenti consecutivi nei campeggi e di sette consecutivi nelle altre strutture ricettive. Nella “lettera al turista” che l'amministrazione comunale ha firmato, si leggono a chiare lettere le giustificazioni per quella che sarà, per tanti, una sorpresa poco gradita: “Le chiediamo di corrispondere l’imposta – si legge – per consentirci di far fronte agli impegni finanziari necessari a garantire la qualità di vita che cerchiamo di offrire a quanti scelgono di trascorrere qualche giorno di vacanza da noi. Felici di ospitarLa quando lo desidererà, La ringraziamo per la Sua scelta, oltre che per aver contribuito a salvaguardare il nostro territorio e a migliorare la nostra offerta turistica. Le auguriamo di trascorrere giorni sereni”. Sperando che non siano gli ultimi che decidono di passare ad Otranto. Articoli correlati: Tassa di soggiorno. Il 'no' di Turismo verde
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