Per far bene all’amore, mangia salentino e passeggia tra la macchia mediterranea

I consigli del Prof. Lamberto Coppola per far bene all'amore

di Lamberto Coppola (*) L’alimentazione gioca un ruolo predominante non solo nell’ambito della prevenzione, ma anche in quello della terapia. Vale la pena ribadire, infatti, il ruolo essenziale della nostra dieta mediterranea, uno stile che tutto il mondo ci invidia e che, soprattutto qui nel Salento, consente di combattere lo stress ossidativo ricorrendo semplicemente ai piaceri della tavola. Sulla prestigiosa rivista scientifica Journal of Andrology del 19 maggio 2011 è comparso un recente interessante articolo dal titolo “Physical activity and erectile dysfunction in middle-aged men: a brief review” a cura dei colleghi La Vignera, Condorelli e Vicari, ricercatori dell’Università di Catania. Gli autori sostengono che la prevalenza della disfunzione erettile è elevata negli uomini di tutte le età e aumenta nei soggetti più anziani. Diversi studi hanno dimostrato che combinando l’attività fisica con la Dieta Mediterranea si possono ottenere benefici aggiuntivi sulla disfunzione erettile attraverso la riduzione di disturbi metabolici (markers infiammatori, insulino-resistenza), la riduzione di tessuto adiposo viscerale e il miglioramento della funzione vascolare (aumento della funzione endoteliale). La pratica clinica raccomanda pertanto di associare un’attività fisica regolare a una dieta bilanciata e a trattamenti farmacologici, per ottimizzare i risultati terapeutici nei soggetti con disfunzione erettile. I colori accesi dei frutti della nostra terra salentina, al pari di quella siciliana, sono una vera e propria terapia preventiva: nel rosso dei pomodori si nasconde un’importante fonte di Licopene; nell’arancione dei mandarini, delle arance e dei pompelmi si cela un’ottima fonte di vitamina C; nelle carote abbonda il Beta-carotene; il giallo-oro dell’olio d’oliva fornisce importanti quantità di polifenoli e di Vitamina E; i frutti del nostro mare assicurano buone quantità di Zinco; l’Astaxantina è una naturale fonte di carotenoidi ed è responsabile della colorazione rosa delle carne di aragoste e gamberi. Che dire poi delle 12 erbe aromatiche, quelle della macchia mediterranea che il Maestro Tonio Piceci ama definire“ erbe di roccia”, il loro profumo stimola le edorfine ipotalamiche ed eccita i sensi, associate insieme nelle pietanze hanno un effetto carminativo, depurante e stimolante nello stesso momento. Infine, visto che ogni buon piatto può essere esaltato da un buon calice di vino, ricordiamoci che anche nel nettare degli dei, specialmente se rosso come i nostri insuperabili Primitivo e Negroamaro, ritroviamo quegli elementi antiossidanti, tra cui il resveratrolo, la vitis vinifera ed il tannino essenziali per ripulire le arterie dal colesterolo, decongestionare la prostata e per rendere le nostre cellule più vitali. Il nostro punto di forza è proprio la dieta mediterranea e continuare su questa strada è il modo migliore per mantenersi in forma, anche meglio della pillolina azzurra o/e degli ormoni. Nella mia pratica clinica quotidiana osservo, molto frequentemente, il miglioramento delle disfunzioni riproduttive e sessuali dopo aver invitato i pazienti a seguire una terapia alimentare corretta secondo lo stile mediterraneo, dopo l’allontanamento, per qualche mese, dai fattori di rischio ambientali e dopo semplici terapie a base di sostanze antiossidanti. Segno, questo, di una costituzione di base molto forte, capace di riacquistare rapidamente le proprie virtù. Noi salentini siamo cresciuti con la “frisa” e con “pane e pomodoro”, legumi una volta la settimana, verdura ed insalatone miste a cena, carne solo una o al massimo due volte la settimana, prodotti del mare in quantità; i nostri piatti sono conditi con olio d’oliva invece del burro; la sera, poi, al posto del cicchettino di grappa, preferiamo un bel bicchiere di sano e gustoso vino rosso. E si, proprio così, avevano ragione i vecchi quando sapientemente dicevano che “il vino rosso fa buon sangue”. Ma attenzione, perché anche in questo caso est modus in rebus: il troppo stroppia… e fa male alla coppia. (*) Prof. Lamberto Coppola Andrologo – Ginecologo – Sessuologo Direttore Sanitario dei Centri Integrati di Fisiopatologia della Riproduzione Umana Tecnomed (Nardò) e Casa di Cura Fabia Mater (Roma). Direttore Scientifico del Centro di PMA, Casa di Cura Salus (Brindisi) Responsabile dell'Ambulatorio Territoriale di Terapia dell'Infertilità di Coppia ASL Le1 – Nardò (Le)

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