Casarano. L’uso politico dello stemma civico e l’utilizzo del chiostro comunale per una manifestazione politica. Il dibattito si apre prima del tempo
CASARANO – L’iniziativa politica organizzata questa sera dal Pdl sul “Piano per il sud” e sul “Decreto sviluppo” solleva due casi politici. Il primo riguarda l’uso politico dello stemma comunale, utilizzato nel logo dal “Fronte Giovanile” del Pdl di Casarano; l’altro l’autorizzazione del chiostro comunale per un’iniziativa politica, concessa dal Commissario prefettizio, Giovanni D’Onofrio. Il primo caso è stato sollevato in forma ufficiale dal movimento “Io Sud” con una lettera al commissario e reso pubblico con un comunicato stampa. L’altro sembra sia stato rilevato informalmente da alcuni esponenti politici, forse perché non c’è la certezza che si tratti di una prima assoluta. “E’ fatto espresso divieto di riproduzione dello stemma e del gonfalone per fini commerciali e politici». Così recita l’art. 2, comma 8, dello Statuto comunale che tende a rendere neutrali, e quindi di tutti i cittadini, sia lo stemma che il gonfalone. La questione è stata posta dal movimento “Io Sud” che l’ha inoltrata al Commissario attraverso una lettera, sottolineando la violazione statutaria. “Io Sud ritiene che lo stemma appartenga a tutti i casaranesi ed è riferimento di comune appartenenza alla città – scrive la forza politica – oltre a violare lo Statuto, fatto di per sé grave, Io Sud considera quanto meno inopportuno che lo stemma cittadino sia accostato al simbolo di un partito o movimento politico”. “Il pericolo – continua la nota – è che questa violazione rappresenti un precedente che autorizzi tutti a utilizzare lo stemma del Comune per qualsiasi ragione. In questi giorni si può vedere tale simbolo su centinaia di manifesti affissi in città accostato ad un incontro con un Ministro della Repubblica. Io Sud pertanto – conclude la nota – ha posto la questione a Sua Eccellenza dott. D’Onofrio”. Un altro precedente sembra essere l’autorizzazione del chiostro comunale a iniziative di partito. A memoria, nessuno ricorda autorizzazioni a partiti o movimenti per iniziative politiche. Palazzo dei Domenicani, però, dichiara che il chiostro è a disposizione di tutti. “Si precisa che l’utilizzo del chiostro comunale per ospitare manifestazioni o eventi in genere non comporta l’automatica concessione del patrocinio da parte dell’ente – recita una nota commissariale – così come accaduto in passato, e come accadrà anche in futuro, lo stesso chiostro comunale rimane, per definizione, luogo aperto ad ospitare, sempre nell’interesse superiore della collettività, lo svolgimento di manifestazioni espressione di qualunque orientamento politico”. Articolo correlato: Piano Sud e Decreto Sviluppo. Un convegno sul tema