LECCE – Sono trascorsi ormai tre anni da quella calda notte di inizio estate, era da poco passata l’una del 15 giugno 2008, ovvero il giorno in cui Peppino Basile, consigliere provinciale dell’Italia dei Valori, veniva massacrato con oltre venti coltellate. Da allora la macchina investigativa e quella della giustizia hanno lavorato incessantemente alla ricerca di una verità che dopo oltre mille giorni appare ancora lontana. Perché se da un lato due Procure, quella ordinaria e quella minorile, hanno indicato nei due Colitti (Vittorio e Vittorio Luigi, nonno e nipote) i presunti assassini. . .