Lecce. Se i cittadini non possono parcheggiare, non lo facciano nemmeno i dipendenti comunali. Pankiewicz rinnova l’invito a Perrone ad ascoltare le ragioni dei commercianti
LECCE – Il consigliere dell’Udc Wojteck Pankiewicz ritorna sul tema della chiusura al traffico di piazza S. Oronzo e del connesso divieto di parcheggio che ha sollevato molte polemiche nei giorni scorsi da parte dei residenti e dei commercianti della zona. “La legge è uguale per tutti”, ha tuonato il consigliere. E se i cittadini non possono parcheggiare, allora non lo facciano nemmeno i dipendenti dell’Amministrazione. “Via – propone Pankiewicz – tutti i segnali ‘Riservato veicoli Amministrazione Comunale’ che si trovano di fronte a Lord e alla pasticceria Capilungo”. L’esponente dell’Udc rinnova l’invito a Perrone ad ascoltare le ragioni dei commercianti e dei residenti, “altrimenti sia coerente fino in fondo – aggiunge – ed elimini l’orribile distesa di macchine che si nota dall’altra parte della piazza, elimini, cioè, l’accesso delle auto del Comune che parcheggiano indisturbate dall’altra parte della piazza, di fronte a Lord e alla pasticceria Capilungo”. 10/06/2011 Piazza S. Oronzo. ‘Via le macchine del Comune’ LECCE – Ciò che serve per placare le polemiche che si sono scatenate in città in merito alla chiusura di piazza Sant’Oronzo al traffico è un atto di coerenza da parte del sindaco Paolo Perrone. E’ il parere del consigliere dell’Udc Wojteck Pankiewicz che ritorna sulla dibattuta questione ed invita nuovamente il primo cittadino leccese ad ascoltare le ragioni dei commercianti e dei residenti. “Altrimenti – dice – sia coerente fino in fondo ed elimini l’orribile distesa di macchine che si nota dall’altra parte della piazza, elimini, cioè, l’accesso delle auto del Comune che parcheggiano indisturbate dall’altra parte della piazza, di fronte a Lord e alla pasticceria Capilungo”. Pankiewicz giudica da irresponsabili la decisione di Perrone di chiudere altre vie, senza aver fornito possibili soluzioni di supporto. “Come al solito Perrone, prima crea problemi ai cittadini e poi li consulta. I commercianti, soprattutto in un momento come questo di grave crisi economica, meritano rispetto e attenzione”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding