Rapina in gioielleria. Cinque anni al 21enne

Lecce. Era accusato di rapina aggravata, sequestro di persona, lesioni gravi, detenzione e porto illegale di arma. Durante la rapina, che fruttò un bottino in gioielli pari a circa 300mila euro, la proprietaria fu brutalmente aggredita e poi immobilizzata dai malviventi

LECCE – E’ stato condannato a cinque anni di reclusione, al termine di giudizio con rito abbreviato dinanzi al gup Cinzia Vergine, Fatjon Budani, 21enne albanese ma residente a Brindisi, ritenuto autore, insieme ad un altro complice minorenne della rapina messa a segno lo scorso 30 novembre ai danni della “Gioielleria Riviere” in pieno centro cittadino a Lecce. Budani era accusato di rapina aggravata, sequestro di persona, lesioni gravi, detenzione e porto illegale di arma. Durante la rapina, che fruttò un bottino in gioielli pari a circa 300mila euro, la proprietaria fu brutalmente aggredita e poi immobilizzata dai malviventi, che le bloccarono mani e piedi con fascette in plastica. Le drammatiche scene dell’assalto armato furono riprese e registrate dal sistema di videosorveglianza. Alcuni fotogrammi furono poi distribuiti agli organi di informazione e si rivelarono fondamentali per risalire all’identità dei due rapinatori. Il 21enne di origini albanese fu arrestato dagli uomini della Squadra Mobile il primo febbraio, in un autolavaggio a Cellino San Marco dopo che il 12 gennaio scorso era già stato arrestato il suo complice minorenne. Budani è accusato anche di una lunga serie di rapine ai danni di gioiellerie di Brindisi e Taranto. 12 gennaio 2011 Rapina in gioielleria: arrestato un minorenne Nella mattina di oggi, personale della Squadra Mobile di Lecce e della Squadra Mobile di Brindisi, al termine di una complessa ed articolata attività investigativa, ha tratto in arresto il minorenne S.G. di anni 17 di Brindisi, in esecuzione del provvedimento cautelare del collocamento presso la Comunità Pubblica per i Minori di Lecce, emesso dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce. Il minorenne è ritenuto responsabile, in concorso con altro soggetto, al momento irreperibile per analogo provvedimento cautelare, emesso dal Gip presso il Tribunale di Lecce, dei reati di rapina aggravata dall’uso delle armi (pistola), sequestro di persona, lesioni gravi, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. La rapina contestata ai due autori era stata compiuta il 30 novembre 2010 presso “Gioielleria Riviere”. Nel corso della grave azione delittuosa, la proprietaria era stata aggredita e immobilita, con fascette in plastica a piedi e mani. Erano inoltre stati asportati dalla cassaforte numerosi gioielli per un valore di oltre 300mila euro.

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