Imprenditori salentini. La forza delle idee

Lecce. Metalmeccanica, edilizia e agricoltura, i settori di attività di uomini capaci di creare aziende di prestigio o farle crescere

Penultimo appuntamento con “Frammenti di storia dell'impresa salentina”, il ciclo di incontri che il Gruppo Giovani di Confindustria Lecce ha organizzato, con cadenza mensile, per ascoltare, dalla diretta voce dei protagonisti, la vera storia imprenditoriale di coloro che hanno scritto alcune delle più importanti pagine dello sviluppo industriale del Salento. A raccontarsi, ieri, presso il Convitto Palmieri a Lecce, c’erano Pietro De Francesco, Pompilio Montinaro e Michele Morelli, coordinati dal giornalista de “Il Nuovo Quotidiano di Puglia”, Rosario Tornesello. Metalmeccanica, edilizia, agricoltura ambiente e turismo, i settori coinvolti dalle attività d’impresa di questi uomini capaci di creare dal a aziende di grande prestigio o pronti a farle crescere, se ereditate da genitori e nonni. Percorsi diversi che si legano a doppio filo con l’evoluzione dell’economia locale che si fa grande nel mondo. “Tenacia? Inventiva? Cos’è che vi ha permesso di realizzare i vostri progetti?” chiede Tornesello. La tenacia risponde De Francesco. Lui che a 18 anni è andato a lavorare in Svizzera e si è detto “io da qui a casa, a mani vuote non ci torno”. E così è stato. Nato nel 1938 a Tiggiano, da una famiglia di contadini, ha vissuto l’infanzia negli anni duri del dopoguerra, lavorando nei campi. Poi, maggiorenne ha varcato il confine delle Alpi per la Svizzera, dove è rimasto 16 anni, lavorando inizialmente nel reparto stampi della famigerata Eternit. Successivamente, ha trovato lavoro in aziende di idraulica e carpenteria metallica, E’ diventato, poi, responsabile di produzione di una azienda metalmeccanica e raggiunto una buona posizione economica. Nel 1971, il rientro in Italia e la fondazione di un’azienda per la produzione di carpenteria e infissi metallici. Ben presto, però, l’interesse principale diventano i serramenti in alluminio e nel 1975 a questa attività si aggiunge quella della commercializzazione dei profilati. Nel 1989 costituisce, insieme al figlio Luciano, la “De Francesco Sistemi srl” specializzata nella produzione di profilati alluminio-legno, con la quale inizia l’espansione nell’Italia meridionale e nei mercati esteri. Nel 2000 nasce “Dfv srl” e l’alluminio diventa legno. Oggi l’azienda conta oltre 230 dipendenti nei 3 stabilimenti di produzione dislocati a Surano, Venezia e Agrigento ed è leader nel settore della verniciatura d effetto legno polvere su polvere. Dfv opera su tutto il territorio nazionale con una quota di mercato che si aggira intorno all’30%, è titolare di vari brevetti di procedimenti per la verniciatura effetto legno ed è costantemente impegnata nella ricerca di processi innovativi. “Nel mio caso – risponde, invece, Pompilio Montinaro, 77 anni – si è probabilmente trattato di inventiva. Seguivo mio padre in campagna: abbiamo iniziato con la frutta. Poi ho sperimentato e ho portato avanti le mie idee e qualche buona intuizione. Negli anni 1960/ 1965 ho svolto, come impresa individuale omonima, l’attività relativa a lavori edili e stradali e movimento terra. Dal '66 ho esercitato come l’attività di appalti e servizi di nettezza urbana in varie unità locali in Provincia di Lecce e Brindisi e negli anni più recenti ho ricoperto cariche dirigenziali di varie società”. Il primo amore, però, non l'ha mai abbandonato. Infatti, tutt’oggi svolge l'attività di imprenditore agricolo a tempo pieno, diversificandosi nei settori vitivinicolo, olivicolo, del tabacco, del grano. Quest’attività, iniziata nel 1991 come secondaria rispetto a quella principale di appaltatore di lavori e servizi, è dal 1995 la sua attività principale, essendo passata subito da una prima fase di sola produzione agricola, ad una fase che comprende anche la prima trasformazione degli stessi prodotti. L’azienda agricola può contare su una superficie coltivata di circa 200 ettari, un frantoio oleario, un molino per il grano, 15 forni per l’essiccazione del tabacco e una linea di prima lavorazione e selezione del tabacco (in disuso per le note vicende del settore). E l'attaccamento alla terra, lo si evince anche grazie a unn passaggio successivo, quando, parlando di eolico e fotovoltaico, afferma che, alle richieste di vendere i terreni, non ha mai concesso nemmeno un ettaro perchè ai contadini “la terra serve come il pane”. Stessa domanda per Michele Morelli. “Tenacia o inventiva?”. “Professionalità” risponde l'imprenditore con una storia diversa alle spalle, fatta certamente di lavoro, ma anche di studi e di una laurea in giurisprudenza. “Mio nonno prima e poi mio padre, mi hanno parlato della capacità di saper coniugare efficienza ed efficacia. Siamo una famiglia di imprenditori dal 1903. La mia ditta individuale è nata nel 1959. Mi sono occupato di armamenti ferroviari e l'azienda è diventata leader del settore anche grazie ai lavori per l'Alta Velocità tra Salerno e Napoli”. Morelli ha anche operato nel settore immobiliare e bancario acquistando, nel 1981, l'intero pacchetto azionario della banca Larino (poi Credito molisano) e portandolo a grandi livelli di crescita e ha contribuito alla creazione della “Banca Bipielle Centro Sud” ricoprendone la carica di presidente. Su proposta dell'Abi (Associazione Bancaria Italiana) è stato anche insignito dell'onorificienza di Cavaliere al merito del Lavoro. Inoltre, è stato più volte componente del Consiglio dell'Assindustria provinciale, regionale e nazionale, nonchè componente del Consiglio dell'Aprol, gestore della più importanti aziende olivicole del Salento. Ecco, dunque, raccontati tre casi di grande affermazione imprenditoriale che partono dal lontano passato. “Ma oggi, agireste allo stesso modo?” chiede il pubblico. La risposta convinta dei 3 è sì. Ma c'è qualcosa che non torna. A ben guardare, le condizioni generali sono cambiate e il precariato fagocita la vita collettiva e le storie individuali. I giovani in sala rumoreggiano. Queste vicende, oltre a essere di grande successo, ai loro occhi sembrano anche irripetibili. Articolo correlato Impresa e giovani. Le storie dei senior (9 marzo 2011)

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