La Puglia si muove. Lentamente

STORIA DELLA DOMENICA. Sei percorsi per sei province. Per conoscere luoghi, tradizioni, persone. Per diffondere il turismo sostenibile, guardando ai cicli della luna e del sole. E' il viaggio di “Puglia in movimento lento”. Dove la regola è una sola: andar piano

Se è vero che ogni tanto staccare la spina fa bene al corpo ed anche alla mente. Se è vero che sono le nostre radici a chiamarci ed a chiederci di conoscere di più di ciò che siamo stati. Se è vero che l’emozione più autentica in un viaggio è quel tanto di inesplorato che esso può darci, allora è il momento di muoversi piano. Parte oggi un nuovo viaggio a piedi per i viandanti del movimento lento. Che dopo aver camminato, a giugno 2010, per undici giorni lungo la costa ionica salentina, da Veglie a Santa Maria di Leuca, raccogliendo storie di contadini e vecchi pescatori, questa volta sperimentano un viaggio che tocca le sei province pugliesi. Tutte e sei le sorelle della stretta terra pugliese, alla ricerca delle buone pratiche di sostenibilità. Cresce “Salento in movimento lento”. E diventa “Puglia in movimento lento”, perché stavolta si estende sull’intera Puglia, il percorso. Il progetto è di Katia Manca con la consulenza scientifica Ezio Del Gottardo, Salvatore Patera, in collaborazione con Elisabetta Tramacere, Marta Valiani, con la partecipazione di Sudestudio, 18GRADI a est, Coolclub.it, ed è promosso da Oikos all’interno del programma “Crea-Attiva-Mente”, sostenuto dell’assessorato alle Infrastrutture strategiche e Mobilità della Regione Puglia. Promuove la cultura dell’accoglienza, la mobilità sostenibile ed il turismo a bassa velocità. Dal bosco di Calimera sino al parco nazionale del Gargano, passando da Brindisi, Cisternino, Locorotondo, Crispiano, e respirando le diverse culture pugliesi. Sei piccoli viaggi, lenti, per conoscere o ri-conoscere le specificità, i saperi locali, le tipicità che caratterizzano la Puglia attivando relazioni e conoscendo chi in quei luoghi vive e si muove. “Partiamo da qui per riprenderci la nostra coscienza, massificata dalla cultura della velocità e lo facciamo adesso, intensamente”, dice Katia Manca. “Lasciandoci immergere dalla totalità della lentezza, respirando piano e gustando passo dopo passo i piaceri che il viaggio vorrà offrirci, dimenticando ogni altra cosa”. Muoversi con lentezza e con lentezza guardarsi intorno, scoprire le storie che i luoghi e le persone vogliono raccontare. Esperienze, biografie, luoghi vissuti cui dar voce. Partecipare, includere gli altri nelle proprie storie. // Non è il solito tour esotico I sei percorsi nelle province pugliesi sono stati realizzati attraverso l’osservazione del ciclo solare armonizzato con il ciclo lunare. Ciascun percorso è stato individuato e sarà praticato insieme agli abitanti del posto, associazioni, movimenti, aziende, Comuni. E infatti giorno dopo giorno, lungo il viaggio ci saranno musicisti, esperti di turismo e del territorio. Si parte oggi e domani dalla provincia di Lecce con Il Bosco e La Via Francigena, passando da Calimera, Martano fino a Otranto. Il 26 e 27 aprile, in provincia di Brindisi, il percorso prende il nome di Ficus e artigianato Musicale, tra Brindisi e Cisternino, un viaggio nella musica tradizionale che conserva una vitalità tale da poter essere pienamente recuperata dalle giovani generazioni. Il terzo percorso si terrà il 12 e 13 maggio nella provincia di Taranto con Agricoltura a km zero e artigianato, toccando San Giorgio Ionico e Crispiano, il paese delle cento masserie. Dal 14 al 16 maggio appuntamento a Bari con il percorso Tra terra e Mare, da Locorotondo a Giovinazzo. Dal 27 al 29 maggio nella Bat, A letto nella Grotta, tra Casal Sabini, Pulo di Altamura e Masseria Martucci. Ultimo viaggio nella provincia di Foggia dal 14 al 16 giugno con Natura selvaggia. // Chi sono i viandanti in movimento lento I viandanti di Puglia in Movimento lento saranno dieci, a rotazione: Katia Manca (guida lenta), Elisabetta Patera (comunicazione nomade), Ezio Del Gottardo (raccoglitore di storie), Salvatore Patera (raccoglitore di storie), Marta Valiani (illustratrice), Stefano Manca (tecnico del suono), Matilde De Rubertis (tecnico del suono), Giorgio Doveri (soundtrack), Demis Lofari (soundtrack), Stefano Tramacere (video maker), Simone Manfreda (video maker), Marianna Russo (fotografa), Stefano Screech (fotografo) e Fedele Congedo (muro nomade). Numerosi musicisti hanno aderito al movimento lento: Sud Sound System, Cesare Dell’Anna, Mascaramirì, Davide Arena, Luigi Bruno, Marco Calabrese, Alessandro Dell’Anna, Chiara Dell’Anna, Giancarlo Dell’Anna, Giuseppe Delle Donne, Vito De Lorenzi, Mentaly Doof, Silvia Gallone, Vincenza Magnolo, Sidonio Margotta, Tommaso Massarelli, Cristina Mastria, Massimiliano Morabito, Luigi Panico, Paola Petrosillo e Massimiliano Però. // Il calendario delle lune Nel loro viaggio, i viandanti faranno riferimento al “Calendario Sincronico delle 13 Lune di 28 giorni” cura di Rajan Enrico Alfonsi. Il Calendario delle Tredici Lune rappresenta il flusso del tempo avvalendosi del riferimento del sole e della luna. “I due principi della Vita, maschile del Sole e femminile della Luna, sono entrambi accolti ed armonicamente integrati. Inoltre, il perfetto scorrere delle 13 Lune di 28 giorni per ciascun anno viene da noi riconosciuto come qualcosa di antico”. Qualcosa che, nelle diverse formulazioni secondo le varie culture, ha accompagnato l’uomo fin dalla notte dei tempi e “che risveglia in noi l’antico senso del tempo che era dei nostri avi, allorché usavano dire: ‘Il mese delle mandorle aspre o dei venti gelidi’, ‘delle gemme rigonfie o del grano maturo’. Pensare al tempo in questo modo ci reintegra con Madre Terra, con le Stelle. Sentendoci, così, una parte del Tutto, torniamo a vivere in pace e gioiosa serenità”. // La prima tappa 3 e 4 aprile 2001. Il Bosco e La Via Francigena Il viaggio lento si svolgerà secondo il seguente programma. 3 aprile Partenza ore 10 dal Comune di Calimera, piazza del Sole. I viandanti da Calimera giungeranno a Martano (5 km a piedi) nel Convento dei Frati Cistercensi insieme alle famiglie dell’associazione Progetto Genitori, alla magia, il circo del Duo-Jak-Ketta ed i musicisti lenti. “Troverai più nei boschi che nei libri, gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà”, così insegnava san Bernardo di Chiaravalle. I boschi hanno rappresentato nell’antichità i primi luoghi sacri, i primi templi, in cui far convergere attenzioni e riflessioni. I boschi e le foreste, che allora ricoprivano il pianeta, si credeva fossero popolati da dèi e numi, ninfe, fauni e satiri, tutte personificazioni simboliche dell’eterna capacità di rinnovamento della natura. Furono certamente questi boschi sacri i primi santuari, i primi veri templi. Dal Bosco i viandanti percorreranno le antiche vie dei pellegrini, attraverso la via Francigena. Pranzo al sacco: camminare mette fame. 4 aprile La via Francigena, da Martano a Otranto, percorso realizzato insieme all’associazione Via Francigena Pugliese e all’Associazione Sportiva dilettantistica Italia “Cm91” di Martano. Da Martano a Palmariggi, 10 km, i viandanti saranno sul calesse trainati da cavalli e asini, mentre a piedi, 10 km, percorreranno la via per Otranto. La Via Francigena che da Canterbury portava a Roma è un itinerario della storia, una via maestra percorsa in passato da migliaia di pellegrini in viaggio per Roma. Articolo correlato: Viaggio a piedi nel nome della sostenibilità (31 marzo)

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