Casarano. In una nota molto critica nei confronti dell’Amministrazione, il Partito democratico si chiede come sia stato possibile ignorare il disagio economico di tante famiglie
CASARANO – Infuriano le polemiche sul ritardo dell’Ambito sociale di Casarano per l’assegno “prima dote”. Il Partito Democratico di Casarano si dice “imbarazzato” per la vicenda e con una nota si pone alcune domande: “E’ mai possibile che non siano stati compiuti quegli atti necessari alla formulazione della graduatoria definitiva e il suo contestuale inserimento telematico? La Regione aveva assegnato agli ambiti il termine, non perentorio ma senz’altro opportuno viste le necessità delle famiglie disagiate, di 90 giorni per il completamento dell’istruttoria e la conseguente restituzione telematica dei dati. È possibile – prosegue la nota – che da luglio ad oggi nessuno si sia posto il problema che forse alcune famiglie del nostro ambito attendono quelle somme? E’ possibile che a pochi chilometri da noi, a Maglie e a Lecce tanto per esemplificare, qualche altro amministratore si sia preoccupato di dare l’impulso necessario al fine di porre in essere gli adempimenti necessari per permettere a famiglie disagiate di avere quel piccolo aiuto, un sussidio, non sufficiente sicuramente ma senz’altro necessario per la sopravvivenza, e il nostro Ambito (e purtroppo anche altri 12) invece non abbia ancora ottemperato? Forse a Lecce, Maglie e Bari (Bari: circa 800 domande pervenute!) la mole di lavoro ovvero il numero di domande era talmente esiguo da permettere alla struttura comunale di procedere più speditamente di altri? Soprattutto su alcune questioni l’efficienza e la celerità delle risposte del pubblico vanno ad incidere sulla sopravvivenza stessa delle persone. Ma ovviamente – conclude il Pd – chi non ha questo genere di problemi, non può comprendere le esigenze di chi invece, per le cause più varie, vive in condizioni di disagio economico e sociale”. 1 aprile 2011 Niente ‘prima dote’: Ambito di Casarano a rischio commissariamento di Maria Luisa Mastrogiovanni Come sempre meglio andare alla fonte delle notizie: ecco l’avviso pubblico per accedere alla ‘prima dote’. http://www.regione.puglia.it/web/files/servizi_sociali/nuove%20poverta/prima%20dote/avviso_prima_dote_2010.pdf Come si legge chiaramente, si tratta dell’Avviso dell’anno scorso: la possibilità di presentare le domande scadeva il 5 maggio 2010. A partire da quella data entro 90 si sarebbe dovuti arrivare alla graduatoria definitiva e poi alla liquidazione dell’assegno. Parliamo dell’anno scorso. Ma il Comune di Casarano e Galatina, come ha dichiarato l’assessora Gentile, non ha neanche proceduto ad accreditarsi al sistema informatico regionale per la presentazione delle domande e per la redazione della graduatoria provvisoria. D’altra parte lo stesso sindaco di Casarano ha dichiarato che ancora i dati non sono stati immessi nel sistema informatico, quindi ha confermato quello che ha detto la Gentile. Il problema, gravissimo, è che tutti i termini sono scaduti e che quel 15 aprile entro cui Ivan De Masi ha assicurato saranno espletate tutte le procedure, è una data di pura fantasia, perché i termini sono scaduti l’anno scorso. Non solo: si è nella fase, prevista dalla legge e riportata nell’Avviso pubblico, del ‘Commissariamento’ dell’Ambito, proprio perché non si sono espletate nei termini, perentori, tutte le pratiche per assicurare alle famiglie i 200 euro al mese. Ecco che cosa recita l’Avviso pubblico: ‘Ciascun Ambito territoriale, mediante la integrazione funzionale dell’Ufficio di Piano di Zona con il Servizio Sociale professionale di Ambito, ovvero dei singoli Comuni, provvederà ad effettuare la richiesta della documentazione cartacea completa e la verifica della veridicità di quanto dichiarato in ordine alle condizioni familiari e reddituali, seguendo l’ordine decrescente della graduatoria provvisoria, al fine di pervenire, entro 90 gg dalla consegna della graduatoria provvisoria all’Ambito territoriale da parte della Regione, alla formulazione della graduatoria definitiva e alla concessione dei benefici’. Ecco il passaggio sul commissariamento: ‘Nel caso che superati i suddetti termini, l’Ambito territoriale sociale non abbia adempiuto a quanto di competenza, la Regione Puglia, previa diffida, provvede al commissariamento ad acta dell’Ambito territoriale, ai sensi dell’art. 19 del regolamento regionale 18 gennaio 2007, n. 4’. Ne consegue che, non solo sarebbero scaduti tutti i termini per accedere alla ‘prima dote’, che quel ’15 aprile’ non ha alcun senso, ma che l’Ambito è sull’orlo del Commissariamento ad acta. Cosa avevo detto? Avevo parlato di chiedere scusa a 262 famiglie? No, credo non servano più le parole e credo che se il massimo responsabile della salute pubblica non sa garantire la salute ai neonati, tra i più poveri, della sua città, debba andarsene a casa. 'Prima dote'. Colpevole ritardo dell'Ambito di Casarano di Maria Luisa Mastrogiovanni Il Tacco è stato il primo a denunciare il grave ritardo dell'amministrazione di Casarano e Galatina sulla 'prima dote' ai neonati, scatenando le reazioni dell'opposizione e del sindaco di Casarano, che ha affermato che ciò che ha dichiarato l'assessora Gentile è falso. L'assessora però ha specificatamente spiegato che Casarano non ha avviato le procedure per permettere alle famiglie di avere accesso alla 'prima dote' per i neonati: di fatto il sindaco non ha potuto smentire quanto denunciato dalla Gentile, al contrario ammettendo il ritardo e spiegando che l'enorme numero di domande (poco più di 200) non avrebbe ancora consentito di avviare le procedure telematiche per la richiesta del finanziamento ai neonati. Non sappiamo quante siano state le domande presentate per ogni ambito della Regione, ma è certo che la maggior parte ha completato le procedure. Si tratta anche di Ambiti enormi, molto più grandi di quello di Casarano: Bari, Bitonto, Campi Salentina, Canosa, Fasano, Gagliano del Capo, Ginosa, Lecce, Lucera, Maglie, Martano, Martina Franca, Massafra, Modugno, Molfetta, Poggiardo,San Severo, Taranto e Troia. Infatti, il sistema informatico creato dalla Regione per l’imputazione delle domande ha consentito di semplificare non poco le procedure, consentendo agli Ambiti di disporre in poco tempo di tutti gli strumenti per verificare le domande e dunque di stilare le graduatorie definitive per l’erogazione dei contributi alle famiglie, che avrebbero la liquidazione immediata del contributo cui hanno diritto. Testualmente il sindaco afferma: “Semplicemente, seguendo la corretta procedura stiamo aspettando di disporre di tutti i dati necessari prima di inserirli sulla piattaforma. Inserendo i dati singolarmente, si rischia di fornire dati scorretti”. Ma che cosa significa? Ma che cosa dice? Le famiglie hanno presentato domanda e i dati vanno inseriti nella piattaforma informatica della Regione. Punto e basta. I cittadini avrebbero già potuto avere i soldi in tasca da tempo. Sono famiglie bisognose che non possono aspettare ma che aspettano in silenzio. Per loro un giorno in più fa la differenza tra il pagare l'affitto e l'essere sfrattati, tra il comprare il latte per il primo figlio e il non avere soldi per farlo. Un sindaco, pur non condividendo con i suoi concittadini il problema dell'indigenza, dovrebbe condividerne però l'angoscia e soprattutto farsi carico delle soluzione. Soprattutto quando le soluzioni sono a portata di mano (perché predisposte da altri). Adesso rassicura che l'inserimento dei dati si concluderà entro il 15 aprile. Leggete qua http://www.puglianews.org/notizie/attualita/3444-comune-di-bari-prima-dote-per-i-nuovi-nati-in-pubblicazione-le-graduatorie-definitive.html. A febbraio Bari presentava le graduatorie definitive e a marzo le famiglie hanno avuto già i soldi. Il Comune di Bari ha anticipato le somme, in attesa che vengano poi liquidate al Comune dalla Regione. Non sarà per questo che il sindaco ha 'rallentato' l'inserimento dei dati nella piattaforma? Ci sono i soldi in cassa per anticiparli subito ai cittadini, appena chiusa la fase della graduatoria? Se non ci sono i soldi, quanto dovranno aspettare quei 262 neonati, dopo il 15 aprile? Ci sono ancora molte domande che attendono risposta. Per questo l'arroganza con cui il sindaco ha risposto non solo all'apposizione ma anche all'assessore Gentile, che ha semplicemente sottolineato un dato di fatto, appare ancor più insopportabile e offensiva verso i cittadini. Penso che il primo cittadino di Casarano non avrebbe dovuto rispondere all'opposizione, ma rivolgersi a quelle 262 famiglie chiedendo loro, a una ad una, semplicemente scusa. “Prima dote”. Botta e risposta opposizione – sindaco L’Ambito sociale di zona di Casarano è tra i 13 ambiti della regione che non hanno ancora concluso le graduatorie definitive relative al finanziamento degli assegni previsti nel bando regionale “Prima dote“. Lo ha comunicato l’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile, a commento del relativo monitoraggio regionale che ha evidenziato l’assenza degli ambiti. L’assegno di “prima dote” (4.200 euro) per i nuovi nati è un contributo monetario erogato dall’Assessorato regionale alla Solidarietà alle famiglie che si trovano in una situazione economica di profondo disagio derivante da reddito insufficiente. “Leggere le ‘trionfali’ dichiarazioni – si legge nella nota di Pdl e Cdc – fatte a mezzo stampa da parte del sindaco circa la risoluzione dei problemi relativi alla mancata attivazione di numerosi ed importanti progetti riservati alle fasce deboli, denota ancora una volta non solo l’assoluta assenza di impegno istituzionale e la mancanza di rispetto nei confronti di una parte della popolazione di Casarano, ma dimostra anche una assoluta strumentalizzazione delle necessità delle fasce deboli per meri e squallidi scopi di propaganda che finiscono per mistificare la realtà”. L’opposizione denuncia che “molti di questi progetti non risultano assolutamente completati, come si è verificato nel caso della definizione delle graduatorie che consentirebbero di procedere alla liquidazione dei finanziamenti per gli assegni di prima dote. Fatto che non ha nessuna relazione con la mancanza dei fondi, giacché l’Ambito di Casarano è tra quelli che non hanno ancora immesso alcun dato nella piattaforma onde poter arrivare alla liquidazione dei benefici. Ovviamente – prevede la nota – aspettiamo smentita da parte del sindaco, in caso contrario il primo cittadino farebbe bene ad assumersi le relative responsabilità, che sono tutte sue e dell’ex assessore ai servizi sociali, e finalmente togliere il disturbo”. “Per quanto attiene poi all'attivazione degli altri importanti e numerosi progetti – conclude l’opposizione – come quelli dell'assistenza domiciliare agli anziani e disabili, il telesoccorso agli anziani ecc., abbiamo fondato motivo di ritenere che l'avvio degli stessi sia ancora di difficile attuazione ed a lungo termine. Tutto questo attiene, certamente, alla sfera del lassismo, dell’indifferenza, della superficialità e del pressapochismo di un sindaco inadeguato al ruolo di Primo Cittadino”. // La risposta del sindaco “È assolutamente falso”. Il sindaco Ivan De Masi risponde a muso duro al Pdl e Cdc in merito alle politiche sociali del Comune e, in particolare, al presunto ritardo nell’attivazione del progetto di assistenza domiciliare agli anziani e disabili e il telesoccorso agli anziani. “Mi spiace deludere gli amici del Pdl-Cdc – scrive De Masi – ma proprio i servizi elencati, ai quali aggiungo l’assistenza domiciliare ai disabili, l’educativa domiciliare per minori, il centro diurno per minori, partiranno nei prossimi giorni e saranno definitivamente operativi nell’arco di 15 giorni”. Il sindaco aggiunge che “partendo in netto anticipo, proprio per arrivare preparati allo sblocco dei finanziamenti, abbiamo già espletato, a partire da giugno-luglio 2010, tutte le gare per l’affidamento dei servizi del Piano sociale di zona”. Quanto alle questioni relative alla prima dote e all’assegno di cura, De Masi precisa questi servizi non sarebbero previsti nel Piano di zona dell’Ambito, ma sarebbero “interventi gestiti su iniziativa della Regione con la collaborazione degli Ambiti. Si tratta di un grossolano errore che il Pdl-Cdc avrebbe potuto evitare se solo avesse avuto il buon senso di leggersi il Piano Sociale di Ambito. Non è mia intenzione sottrarmi al problema, ma è giusto far sapere che il numero di domande giunte è mediamente molto più alto di quello degli altri Ambiti. In proporzione l’Ambito di Casarano ha dovuto sobbarcarsi una mole superiore di lavoro rispetto agli altri, con un numero di domande significativamente più alto”. “Lo stesso discorso vale per la prima dote, le cui domande sono state 262. Semplicemente, seguendo la corretta procedura – conclude il sindaco – stiamo aspettando di disporre di tutti i dati necessari prima di inserirli sulla piattaforma. Inserendo i dati singolarmente, si rischia di fornire dati scorretti. Posso garantire, però, che l’istruttoria per la Prima dote terminerà entro il 15 aprile, mentre quella per l’Assegno di cura entro il 15 maggio”. Articolo correlato: 'Prima dote' ai neonati: Casarano e Galatina sordi (30 marzo 2011)
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