Tasse universitarie: più basse del 48%

Lecce. Vittoria dell’Udu: Il CdA ha approvato in parte la proposta degli studenti: 765mila euro erogati tra Regione e Commissione diritto allo studio serviranno ad abbassare la pressione fiscale

LECCE – Dopo un mese e mezzo di proteste, ieri è arrivata la decisione definitiva in CdA. L'UdU ha ottenuto una vittoria storica: l'amministrazione ha fatto un passo indietro sul provvedimento, già approvato, riguardante la contribuzione studentesca. Non era infatti mai successo. L'aumento era dovuto all'applicazione dei filtri di merito per le prime due fasce di reddito, che impedivano ad oltre 10mila studenti di avere diritto alla riduzione sul contributo di facoltà, causando in questo modo aumenti della tassazione dai 200 ai 600 euro. Nel Consiglio d'Amministrazione di ieri pomeriggio, l'UdU ha portato cinque proposte, già approvate la settimana scorsa in CdS, per rinvenire quei fondi necessari ad un abbassamento della pressione fiscale sugli studenti: 710mila euro erogati dalla Regione Puglia, 55mila euro dai fondi della commissione diritto allo studio, 47mila euro dal fondo di riserva dell'Ateneo, 130mila euro recuperati dall'evasione fiscale nel 2010 e 90mila euro dai fondi del CdS destinati alle associazioni. Di queste cinque proposte, due hanno avuto parere favorevole del CdA: quelle riguardante i 55mila euro della Commissione diritto allo studio e i 710mila euro della Regione Puglia. La somma di questi due fondi permetterà di applicare un abbassamento del 48% alla quota di 1.600.000 euro di extragettito previsto dall'applicazione dei filtri di merito, per gli studenti delle prime due fasce di reddito. “Quella di oggi è una vittoria per tutti gli studenti che ritenevano ingiusti i criteri di merito – hanno commentato i rappresentanti degli studenti – e soprattutto è sintomo del fatto che l'attuale sistema di tassazione non è corretto e va rivisto. Resta la delusione per non aver ottenuto un abbattimento totale dei filtri di merito a causa della poca collaborazione dell'amministrazione che ha ritrattato più volte la propria posizione, a causa degli altri rappresentanti degli studenti Alberto Capraro di Sveglia e Riccardo Favale di Progetto Universitas che hanno votato in maniera contraria alle nostre proposte, e a causa del Comune di Lecce che non ha voluto rateizzare il debito di 1,5 milione di euro sui fitti arretrati per il Principe Umberto”. 28 marzo 2011 Tasse universitarie. Decisivo il Cda di oggi LECCE – Dopo un mese e mezzo la questione tasse universitarie arriva al nodo: è attesa per oggi la decisione definitiva in Consiglio d'Amministrazione sulle proposte dell'UdU, passate nelle scorse settimane dal Consiglio degli Studenti, che, se venissero accettate, porterebbero ad un abbassamento del 64% sulla pressione fiscale. Nello specifico, la manovra permetterebbe di ricavare 322.000 euro all'interno del bilancio dell'università che, sommate alle 710.000 del finanziamento regionale, andrebbero a coprire circa il 64% dell'extragettito previsto dall'aumento della tassazione, generato dai quei filtri di merito tanto ingiusti e contestati. Ma gli studenti vogliono continuare a far sentire la loro voce: mentre in Rettorato, il maggiore organo amministrativo dell'Ateneo si riunirà per decidere, gli studenti si riuniranno fuori, a partire dalle 15.30. Si tratta della generazione “senza borsa, senza servizi, senza futuro” destinata all'oblio del precariato a vita. I ragazzi dell'UdU chiedono al Rettore e ai componenti del CdA un voto equilibrato, libero e razionale, che tenga conto della grande pressione fiscale che versa attualmente sulla popolazione studentesca, la cui necessaria conseguenza è una abbandono del percorso formativo, dato che l'aumento riguarda solo le prime due fasce di reddito. Se l'amministrazione decidesse di andare contro le proposte degli studenti, sancirebbe la fine dell'Università pubblica con libero accesso, creando un sistema di formazione ad accesso sbarrato, sbarrato da un ostacolo economico per gli studenti meno abbienti, creando un Università classista andando contro i principi di quella costituzione scritta dai nostri padri, che è il fondamento della Repubblica Italiana. 25 marzo 2011 – Tasse universitarie. Cds: ok alle proposte dell’Udu Le associazioni studentesche UdU, Salento Università, La Sveglia e Freccia hanno votato compatte: ok alle proposte dell’Udu per recuperare 422mila euro da destinare all'abbassamento della pressione fiscale sugli studenti. Contrarie Progetto Universitas ed Obiettivo Studenti. Il risultato è che il Consiglio degli studenti ha approvato le proposte tecniche di reperimento fondi permettendo un abbassamento del 64% della pressione fiscale sugli studenti appartenenti alle prime due fasce di reddito. I rappresentanti dell’Udu commentano il voto del CdS come una grande vittoria, precisando tuttavia che l'ultima parola spetta al Consiglio d'Amministrazione che avrà luogo lunedì prossimo in Rettorato, a cui spetta ratificare la decisione approvata nel Consiglio degli Studenti. 24 marzo 2011 – Tasse universitarie. Ne discute il Consiglio degli studenti Il tempo è praticamente scaduto. Il CdA universitario che ha l'ultima parola sulla questione tasse è previsto per lunedì 28 marzo e difficilmente fino ad allora sarà fissato un consiglio comunale che possa dibattere sulla questione. Eppure l’opposizione del Comune di Lecce aveva dichiarato che avrebbe portato in Consiglio un ordine del giorno sul tema. Durante il Consiglio di lunedì scorso, il rappresentante del Partito Democratico Paolo Foresio, ha cercato di portare all'attenzione dell’assise la discussione riguardante la questione Principe Umberto: l'Università deve versare nelle casse del Comune un milione e mezzo di euro che se rateizzato in tre anni o anato totalmente – è questa la proposta degli studenti – darebbe la possibilità all'Università di abbassare la pressione fiscale sugli studenti appartenenti alle prime due fasce di reddito. Già nelle scorse settimane gli studenti dell'Udu avevano cercato risposte concrete dal sindaco Paolo Perrone, prospettando questa soluzione per ridurre le tasse studentesche; il primo cittadino tuttavia non le avrebbe fornite. “L'amministrazione comunale – hanno dichiarato i rappresentanti dell’Udu – sceglie la via più facile: messa con le spalle al muro dalla concretezza e dalla fattibilità tecnica della proposta avanzata dall’Udu ha deciso di fare ostruzionismo, appellandosi ad un cavillo tecnico pur di nascondere la volontà di non andare incontro alla proposta”. Intanto per oggi è previsto un Consiglio degli studenti che, se approvasse le proposte dell'Udu, porterebbe ad un abbassamento del 72% della pressione fiscale. “Un abbassamento non totale – hanno commentato gli studenti – a causa dell'amministrazione comunale, che ha deciso di non accogliere le proposte dell'Udu”. Ma l'esito della votazione in CdS è tutt'altro che scontato. Infatti nelle scorse settimane dalle dichiarazioni della altre associazioni come anche dalla discussione in Commissione Bilancio, è emersa una differenza di punti di vista tra gli stessi studenti. 19 marzo 2011 – Tasse universitarie. Le proposte dell’Udu diventano odg in Consiglio comunale Tasse universitarie, stretta finale. E’ previsto per il 28 marzo il Consiglio d'Amministrazione dell'Università del Salento che avrà l'ultima parola sul provvedimento che ha causato l'aumento delle tasse per le prime due fasce di reddito e le conseguenti proteste studentesche. Nelle scorse settimane l’Unione degli Universitari ha lanciato l’appello alle istituzioni locali, nella speranza di una risoluzione del problema in favore degli studenti. Questi hanno proposto al Comune di Lecce di razionalizzare se non anare, il debito che l'Ateneo salentino ha contratto con l'amministrazione comunale per gli affitti arretrati del Principe Umberto, cifra che ammonta a un milione 500mila euro. Ad otto giorni di distanza, il sindaco Paolo Perrone non ha fatto pervenire alcuna risposta né positiva né negativa alla proposta. A prestare più ascolto sono state, invece, le forze di opposizione leccesi che hanno promesso di portare la proposta nel consiglio comunale di lunedì. La battaglia degli studenti continua, intanto, anche nelle aule e nei corridoi dell’Università. Infatti, se è vero che la Commissione tasse ha dato parere negativo alla proposta dell'Udu, che aveva elaborato una “strategia” che avrebbe permesso di recuperare 422mila euro da poter usare per il ritiro dell'aumento delle rette universitarie, il parere decisivo su questi fondi spetta al Consiglio degli studenti, la cui convocazione è stata richiesta dai rappresentanti dell'Udu per la prossima settimana. Anche se il consiglio degli studenti è un organo composto esclusivamente da studenti, dalle ultime dichiarazioni delle altre associazioni il risultato appare tuttaltro che scontato. “Ci chiediamo come mai – dicono i rappresentanti dell’Unione degli universitari – le altre associazioni non vogliono rinunciare alla riduzione parziale di questi fondi che, seppur importanti nello svolgimento delle attività didattiche extracurriculari, possono essere sacrificati, in parte, almeno per quest’anno, senza che venga bloccato o il normale svolgimento delle attività. Pensiamo – aggiungono – che l'obiettivo principale debba essere il ritiro del provvedimento dei filtri di merito, in quanto sono la causa reale dell’aumento delle tasse per circa 10mila studenti dell’Ateneo, e pensiamo che chi non è d’accordo con questa posizione sia chiaramente a favore dell’aumento e provi solo a nascondere agli studenti il suo reale pensiero”. 12 marzo 2011 – Tasse universitarie. Bocciate le proposte dell’Udu Nulla di nuovo sul fronte tasse universitarie. Nonostante la notizia dei fondi stanziati dalla Regione Puglia all'Università del Salento, non è stato possibile discutere dell’argomento nella riunione della Commissione Bilancio che ha avuto luogo ieri. Il punto sarà il tema di una ulteriore Commissione che verrà convocata una volta che sarà pervenuta notifica ufficiale dello stanziamento economico all'Ateneo leccese. La discussione si è quindi spostata sulla reperibilità di ulteriori fondi all'interno del bilancio di previsione per diminuire la pressione fiscale dell'anno accademico corrente. Condividendo l'analisi iniziale dell'amministrazione universitaria che ha spiegato come l'attuale bilancio sia “ingessato” e non permetta tagli a voci di spesa, nel corso della riunione l’Udu, Unione degli studenti, ha chiesto parere tecnico sull'utilizzo di fondi già destinati agli studenti: 90mila su 192mila euro da reperire all'interno del finanziamento annuale del Consiglio degli studenti; 130mila euro da reperire dai fondi recuperati a seguito degli accertamenti della Guardia di Finanza nell'anno 2010; 47mila euro dal Fondo di Riserva di Ateneo (che ammonta complessivamente a 1.091.893 euro); 100mila su 300mila euro dai Contributi studenti in trasferimento ai Dipartimenti; 55mila euro dai fondi della Commissione Diritto allo Studio destinati alla realizzazione di progetti riferiti a tematiche extra-curriculari (la Commissione dispone per il corrente anno accademico di due bandi da 55mila euro). Con queste manovre verrebbero recuperati 422mila euro che, aggiunti ai 710imla euro stanziati dalla Regione permetterebbero di abbattere in maniera considerevole l'attuale pressione fiscale. Tuttavia, nonostante il positivo parere tecnico, la Commissione Bilancio ha deciso di porre ai voti la questione; il risultato è stato il parere contrario quasi unanime: solo uno è stato infatti il voto favorevole. Una sola richiesta è stata accolta separatamente dalle altre, quella relativa ai 47mila euro provenienti dal Fondo di Riserva. “La votazione – spiegano i rappresentanti degli studenti – di fatto non cambia a perché veniva chiesto esclusivamente un parere tecnico rimandando la questione a chi ha la competenza in materia, cioè il Consiglio degli studenti: purtroppo la commissione bilancio ha deciso di esprimere un parere politico che non le competeva e lascia non poche perplessità la presa di posizione non unanime della componente studentesca. Noi consideriamo come prioritario l'obiettivo dell'abbassamento di una tassazione che colpisce direttamente migliaia di studenti, piuttosto che mantenere dei fondi che sarebbero ad appannaggio delle sole associazioni, seppur utilizzabili per interventi di miglioramento della didattica. Crediamo, inoltre – aggiungono – che, allo stesso modo, si possa attingere dai Contributi Studenti in trasferimento ai Dipartimenti poiché gli stessi sono figli di un contesto in cui la tassazione aumenta ogni anno da tre anni a questa parte, senza dimenticare che il più delle volte restano inutilizzati. Inoltre, nella nostra proposta, non abbiamo mai azzerato capitoli di spesa ma li abbiamo solo ridotti: sostanzialmente significa che sia il Consiglio degli Studenti, sia la Commissione Diritto allo Studio potranno continuare la propria ordinaria attività anche rinunciando ad una parte dei fondi solo per quest'anno”. A questo punto diventerà fondamentale anche la risposta del sindaco di Lecce Paolo Perrone, alla richiesta lanciata ieri dall'Udu : anare o ridurre in parte il debito di 1.500.000 euro che l' Università del Salento ha contratto nei confronti del Comune, dando l'opportunità di coprire la restante parte dell' extragettito previsto dall'aumento della tassazione. 10 marzo 2011 – Università. 700mila euro dalla Regione Più di 700mila euro per l’Università. E’ il “regalo” che la Regione Puglia ha deliberato per l’Ateneo salentino, alle prese con un grave buco in bilancio. La misura, deliberata nell’ultima riunione di Giunta, nel suo complesso destina agli Atenei pugliesi un contributo straordinario totale di circa 3 milioni di euro. Il principale contributo è andato all’Università di Bari con 631.461,62 euro; per il Politecnico barese sono stati stanziati 312.616,45 euro; per Foggia sono stati previsti 338.442,60 euro; per la Lum 7.379,88 euro. Per l’Università del Salento il contributo regionale è di 710.099,45; risorse che, per un puro caso, arrivano all’indomani dell’appello che gli studenti hanno rivolto alle istituzioni locali per scongiurare l’aumento delle tasse. I finanziamenti serviranno per garantire parità di accesso all’istruzione universitaria a tutti gli studenti pugliesi, sostenere l’impegno degli atenei a razionalizzare e qualificare le proprie attività in tutto il territorio e, soprattutto, a favorire il diritto allo studio e i servizi agli studenti. “Abbiamo forti vincoli di bilancio, non abbiamo margini di libertà. Il fondo di finanziamento ordinario, così com’è, ci permette di coprire solo i costi fissi; per il resto, l’attività dell’Ateneo si basa sul contributo degli studenti” aveva dichiarato nei giorni scorsi il rettore dell’Università del Salento Domenico Laforgia, facendo intendere che gli aumenti delle rette studentesche sono una scelta obbligata. Il finanziamento regionale potrebbe coprire almeno in parte l'extragettito calcolato sull'aumento delle rette universitarie. Su spinta dell’Udu, tra l’altro, nell'ultima Commissione tasse è stato stabilito di vincolare eventuali fondi esterni al ritiro del modello di tassazione che ha provocato le proteste studentesche dei scorsi giorni. “Queste due novità – hanno dichiarato i rappresentanti degli studenti – possono essere le basi per un apertura da parte dell'amministrazione nella prossima Commissione tasse, ma il bilancio deve essere modificato nel CdA di marzo. Quindi eventuali ritiri di filtri di merito e l'esenzione del 50% per le lauree di secondo livello (magistrali) devono essere approvate nel massimo organo amministrativo”. Per oggi, intanto, gli studenti hanno organizzato un’assemblea in Ateneo alla quale prenderanno parte gli studenti delle facoltà di Lettere, Beni Culturali e Scienze della Formazione. “Anche se la battaglia sulle tasse è ormai iniziata da tre settimane – hanno spiegato – fra gli studenti c'è ancora molta disinformazione e la continua evoluzione della situazione riguardo al nuovo modello di conteggio della contribuzione esige un’informazione capillare e costante, in modo da tenere sempre aggiornati gli studenti”. Articoli correlati: Tasse universitarie. Studenti sul piede di guerra(17 febbraio 2011) Tasse universitarie: l'appello degli studenti (18 febbraio 2011) Studenti: 'sulle tasse si mobilitino anche le Istituzioni' (7 marzo 2011)

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