Tendopoli di Manduria. Non più di 1500 immigrati

“La tendopoli di Manduria non ospiterà più di 1500 immigrati, compresi gli 827 in arrivo con una nave da Lampedusa”. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano intervenendo stamani a una riunione del consiglio comunale straordinario convocato dal sindaco, Paolo Tommasino, a Manduria per esaminare la situazione dei profughi. La tendopoli “è una soluzione dettata da un’esigenza assolutamente transitoria – ha aggiunto Mantovano – e non sarà l’unica”. Ieri sera, dopo le prime fughe degli immigrati dalla tendopoli, erano scoppiate le proteste dei residenti che avevano bloccato anche il traffico automobilistico lungo la strada che porta a Oria. Per tutto il pomeriggio e la serata di ieri, le Forze dell’Ordine hanno cercato di riportare i profughi nel Centro, ma di un centinaio di loro non si hanno più notizie. “Chi se ne andrà volontariamente perderà il diritto d’asilo e diventerà clandestino” ha detto Mantovano, riferendosi ai tunisini che già sono fuggiti nelle campagne abbandonando la tendopoli che, continua il sottosegretario, “non è un Cie” in quanto non si tratta di una struttura chiusa. Domani dovrebbero arrivarne ulteriori 827 che si aggiungeranno ai 574 di ieri. Intanto, nel campo si continua a lavorare per completare e rafforzare la struttura, ma i tecnici del Viminale fanno sapere che hanno a disposizione tende per cinquemila immigrati. In questi minuti, invece, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’assessore regionale con delega all’Immigrazione, Nicola Fratoianni, si stanno recando presso il campo per un sopralluogo, al fine di verificare le condizioni degli immigrati ospiti della tendopoli. // aggiornamento delle ore 19 – Tendopoli di Manduria: ‘Un luogo senza qualità MANDURIA – “Il rischio è di ritrovarsi a gestire un luogo senza qualità”. Sono parole del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Il “luogo senza qualità” di cui parla è la tendopoli allestita a Manduria per accogliere gli extracomunitari in arrivo da Lampedusa. “A Manduria si è scelto di localizzare una gigantesca tendopoli – ha detto Vendola -. Si parla di 1500 posti letto, in prospettiva di 3500, fino ad arrivare a 5000 posti letto. Ma la prima cosa che mi chiedo è quale sia la sua natura giuridica. E’ un centro di identificazione ed espulsione di clandestini? E’ un centro per richiedenti asilo? Questo luogo rischia di essere un luogo ibrido per ragioni obiettive e lo sarà fin quando la propaganda leghista imporrà una distinzione tra clandestini e richiedenti asilo anche nel pieno di una emergenza umanitaria”. Le dichiarazioni del governatore arrivano dopo un sopralluogo effettuato nel centro di Manduria assieme all’assessore alle Politiche per l’immigrazione Nicola Fratorianni. “Noi continuiamo a chiedere a Maroni – ha detto Vendola – perché non si attiva quel permesso di soggiorno di protezione temporanea (previsto dall’art. 20 del testo unico sull’immigrazione ndr), strumento utile per affrontare situazioni di crisi e già utilizzato per altre emergenze umanitarie”. Ancora una volta Vendola ha ribadito l’intenzione della Puglia di darsi da fare per l’accoglienza di persone in fuga puntualizzando che l’accoglienza significa distribuire sull’intero territorio nazionale un carico di persone, in modo tale da non creare “discariche umane” come invece si starebbe facendo, a suo giudizio, a Manduria. “Lampedusa è diventata la più grande discarica umana e certamente non è un modello per me – ha aggiunto il presidente – e io non vorrei che Manduria fosse la Lampedusa numero 2. Possibile che non si sia in grado nel 2011 di attrezzare, dal Trentino alla Sicilia, un modello di accoglienza che non sia lesivo dei diritti umani”? L’accusa è rivolta al ministro degli Interni Roberto Maroni, colpevole, secondo il presidente pugliese, di non aver programmato una strategia nazionale di accoglienza, che coinvolgesse tutte le Regioni se pure in maniera diversa nel fronteggiare l’emergenza. “Noi vogliamo essere responsabili e solidali però abbiamo bisogno di essere coinvolti e abbiamo bisogno di condividere un punto fondamentale: nessuna situazione caotica può giustificare l’eventuale lesione di diritti umani, anche di un solo cittadino. Sono molto indispettito perché il mio atteggiamento è stato quello della disponibilità massima. Ma non siamo disponibili a prendere schiaffi in faccia e a caricare su una sola città, quale Manduria, un peso che rischia di diventare molto pesante. Siamo sempre disponibili a fare la nostra parte, ma io non sarò mai disponibile – ha concluso – a chiudere un occhio in situazione che possono essere lesive dei diritti dell’uomo e lesivi della dignità delle persone”. // aggiornamento delle ore 20 – Emergenza immigrati. I cittadini fanno le ronde MANDURIA – Sono 827 i migranti imbarcati nella nave passeggeri della Grimaldi salpata alle 2,45 della notte dall’attracco di Lampedusa: arriverà a Taranto domani alle 7. Intanto i cittadini si organizzano come possono e prestano aiuto alle forze armate incaricate di vigilare su eventuali fughe di profughi dalla tendopoli. Fermano chi scappa e lo consegnano alla polizia. Nelle scorse ore se li sono visti girare per la città, impauriti, senza dubbio; ma lo sono anche i cittadini. E così si sono organizzati in turni; hanno anche previsto delle ronde notturne in compagnia di cani, attorno alle recinzioni del campo. Che ancora non si sa bene che natura abbia. Lo stesso presidente Vendola l’ha chiesto espressamente al ministro Maroni. Ha risposto il sottosegretario Mantovano: “La tendopoli è una estensione di Lampedusa, dove stiamo gestendo la prima accoglienza. Di certo non è un Cie, che è una struttura chiusa” Ed ha aggiunto: “Chi se ne andrà volontariamente perderà il diritto d’asilo e diventerà clandestino”. // aggiornamento delle ore 21 – Emergenza immigrati. Manduria al Governo: ‘Fateci partecipare alle decisioni’ MANDURIA – Con 16 voti a favore, quelli della maggioranza di centrodestra, e dieci contrari, il Consiglio comunale di Manduria ha approvato un ordine del giorno con il quale chiede al Governo di partecipare a tutte le decisioni che riguardano la cittadina per l’emergenza-immigrati, di ottenere risorse finanziarie per gestire la tendopoli allestita sulla via per Oria (Brindisi), di smobilitare al più presto la stessa tendopoli e di impedire nuovi arrivi. Alla Regione Puglia inoltre il Consiglio comunale ha chiesto di concretizzare il piano alternativo per ridistribuire in piccole quantità le presenza di immigrati.

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