Acqua. Vendola: ‘Un nuovo modello di sviluppo’

Bari. Il ruolo degli enti regionali e locali nella promozione di una politica idrica sostenibile. Le proposte del presidente pugliese all’Europa

BARI – “Il parere di prospettiva su ‘Il ruolo degli enti regionali e locali nella promozione di una politica idrica sostenibile’ che io sto scrivendo in rapporto agli stakeholders d’Europa e del territorio in cui opero – ha detto il presidente della regione Puglia Nichi Vendola a conclusione della stakeholders consultation che si è svolta ieri mattina presso il Politecnico di Bari organizzata dall’assessorato regionale alle opere pubbliche – può avere un’influenza molto importante, soprattutto nel momento in cui la comunità europea sta riflettendo sulla strumentazione normativa in tema di gestione del ciclo dell’acqua”. Per Vendola l’acqua è “un gigantesco problema ambientale che ha anche a che fare con la nostra capacità di preservarla, di catturarla, di addurla, di trasformarla, di bonificarla”. Ragionare sull’acqua significa quindi ragionare su molti elementi e porsi molte domande da quelle “legate ai cicli della siccità a quelle legate ai cicli delle inondazioni e delle alluvioni”. Occorre per il presidente Vendola ragionare su cosa significhino l’erosione della costa, il fenomeno di salinizzazione, il depauperamento della falda (in Puglia la falda carsica ha visto negli ultimi 20 anni una diminuzione abbastanza inquietante) ma anche su cosa significhi l’inquinamento dei fiumi. “Mettere a punto una politica per l’acqua oggi implica un nuovo modello di sviluppo – ha detto Vendola – significa ad esempio che l’agricoltura non può in nessun modo e in nessun luogo permanere con modelli irrigui antiquati e consumistici. Nella vita quotidiana dobbiamo percepire che l’acqua è una risorsa scarsa che va usata con consapevolezza e sobrietà”. Di qui le proposte che Vendola intende fare all’Europa. “Noi proponiamo di ragionare in Europa sulla base di una unità di misura che è quella dei bacini idrografici (bacini intesi come un complesso ecosistema e come un bene da tutelare), proponiamo di ragionare secondo la logica delle tre R: riduzione dei consumi, recupero e riuso della risorsa. Bisogna andare verso modelli di gestione integrata del ciclo dell’acqua che oggi invece è oggetto di una frammentazione burocratica e amministrativa che rischia di essere inadeguata per i tempi che dobbiamo affrontare. Ma soprattutto dovremmo costruire politiche di connessione tra il tema dell’acqua, quello dei rifiuti e quello dell’energia perché sono un unico tema, come cioè si costruisce la sostenibilità ambientale dello sviluppo dell’economia planetaria”. I lavori della consultazione dei portatori di interessi sono stati aperti e moderati dall’assessore regionale alle opere pubbliche Fabiano Amati. Il presidente Vendola è stato nominato relatore per il parere “Il ruolo degli enti regionali e locali nella promozione di una politica idrica sostenibile” dalla Commissione Enve (ambiente, cambiamenti climatici ed energia) del Comitato delle Regioni. Il documento, richiesto dalla Presidenza di turno dell'Unione Europea (Ungheria), si soffermerà su aspetti quali l’acqua come bene comune dell’umanità; la gestione della risorsa collegata all’adattamento ai cambiamenti climatici; la riduzione della penuria idrica tramite un equilibrio tra domanda e offerta idrica e le esigenze dell’ecosistema; il ruolo degli enti regionali e locali nella cooperazione internazionale nell’ambito dei programmi di gestione dei bacini idrografici secondo la direttiva quadro in materia di acque. La piattaforma di monitoraggio Europa 2020 ha avviato, mediante un questionario disponibile sull’indirizzo http://cor.europa.eu/europe2020, un’indagine aperta ai soggetti a vario titolo interessati alla gestione delle risorse idriche (Survay Sustainable Water Policy), le cui risposte saranno utilizzate nella preparazione del parere per il Comitato delle Regioni. La stakeholder consultation (consultazione dei portatori di interessi) interregionale di ieri mattina è stata convocata al fine di consentire ad autorità, imprese del settore, istituti di studio e ricerca di fornire indicazioni ed orientamenti. Vi hanno preso parte il presidente della regione Puglia Nichi Vendola, l’assessore all’Agricoltura della regione Basilicata Vilma Mazzocco, l’assessore della Regione Puglia alle Opere Pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, il vice-capo dell'Unità Acqua della Direzione generale Ambiente della Commissione Europea, Nicola Notaro, il presidente di Wwf Italia, Stefano Leoni, il segretario generale dell’Autorità di Bacino della Puglia, Antonio Di Santo, ed Umberto Fratino, del Dipartimento di Ingegneria delle acque e di chimica del Politecnico di Bari. I contributi raccolti nel corso della giornata saranno poi oggetto di analisi e studio per la redazione conclusiva del parere, che sarà votato il 5 maggio prossimo in Commissione al Comitato delle Regioni. Articolo correlato: Acqua. La ricetta di Vendola in 3R (16 febbraio 2011)

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