'Lu Paulinu' di Martignano su Rai Uno

Domani, alle 9.35, “Magica Italia” racconta il Salento, le tradizioni carnascialesche della Grecìa, le sue maschere e i suoi piatti tipici

“Magica Italia, turismo&turisti”, prodotto da Rai Uno in convenzione con la Struttura di Missione per il Rilancio dell’Immagine dell’Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è una vetrina televisiva per scoprire le tradizioni carnascialesche della Grecìa Salentina e in particolare del Carnevale di Martignano con i suoi piatti tipici e la maschera più famosa: “Lu Paulinu Cazzasassi”, personaggio irriverente che sbeffeggia i “potenti”. La trasmissione di questa settimana, in onda domani, a partire dalle ore 9.35, racconta “Lu Paulinu” di Martignano, le architetture della città, i canti in griko e l’offerta turistica del territorio. Le riprese a Martignano nel frantoio ipogeo, nell’aranceto e nell’ampio cortile del Parco turistico culturale “Giuseppe Palmieri”, sono state realizzate in collaborazione con l’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, Azienda di Promozione Turistica della provincia di Lecce, Comune di Martignano e Associazioni locali (Assoimpresa, Pro Loco, Gruppo Amici de “Lu Paulinu”) coordinate da Pantaleo Rielli presidente dell’Associazione turistica culturale “Salento Griko” che gestisce il “Parco Palmieri”. La troupe di “Magica Italia”, per la regia di Daniele Carminati, ha realizzato una pillola di 5 minuti, dove tra canti e danze degli “Arakne Mediterranea”, storico gruppo di musica popolare salentina fondato da Giorgio di Lecce e diretto da Immacolata Giannuzzi, si racconta “La morte te lu Paulinu”. La vedova in lacrime, Nina Sconza (Caremma), in compagnia di cumpare N’toni, cummare Licchia, l’angilu Giocondu, lu ziu Peppinu, la papara, la ciuccia, i parenti vicini e luntani, chiangimorti, trallallero e trallalla’, festeggia la morte del marito, “Paulinu” (Carnevale), davanti a piatti fumanti di trippa con patate (preparata da Italo Chironi), “coddima” (grano cotto con zucchero e uvetta) e tantissime altre tipicità della Grecìa Salentina. Il servizio documenta anche il tessuto linguistico e l’offerta turistico ricettiva del territorio.

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