Lecce. Al centro dell’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Imerio Tramis, la presunta truffa all'Ente per il conseguimento di erogazioni pubbliche
L’avvocato Lea Cosentino, ex direttore della Asl di Bari, è stata assolta, perché il fatto non sussiste, dall’accusa di concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Al centro dell’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, Imerio Tramis, la presunta truffa da otto milioni e 300mila euro ai danni della Regione Puglia, che avrebbe erogato fondi pubblici da utilizzare per la creazione di un’azienda tessile, la “Tessitura Salento”, operante nella zona industriale di Melpignano. Alla Cosentino, in qualità di direttore generale protempore del Consorzio Asi di Lecce (Consorzio per l’Area di sviluppo industriale), difesa dagli avvocati Francesca Conte e Angelo Pallara, e ad altri quattro imputati, l’accusa contestava di aver falsamente attestato la disponibilità di un suolo nella zona industriale di Maglie – Melpignano alla “Canepa Tessitura Serica” (poi divenuta “Tessitura Salento”), in modo da poter accedere ai fondi regionali. Nel capo d’imputazione, riqualificato a ottobre scorso su richiesta del gup, il pubblico ministero Tramis spiegava come “la Regione Puglia fosse stata indotta in errore mediante artifici e raggiri consistiti nel far credere che la Canepa Sud s.r.l. possedesse tutti i requisiti previsti dal bando per accedere alle agevolazioni del cosiddetto “Por Puglia 2000/2006 Pia” (possesso e piena disponibilità dei suoli ove viene realizzato il programma agevolato) e nell’allegare alla domanda di agevolazione il verbale n. 28/2002 del Consorzio CO.P.A.C. attestante fatti materiali non rispondenti al vero quali il requisito di azienda consorziata in capo alla Canepa Sud s.r.l. una falsa attestazione”. La Canepa, dunque, avrebbe chiesto di accedere ai finanziamenti pur non essendo in possesso dei terreni su cui l’azienda tessile, ancor oggiAggiungi un appuntamento per oggi operante con oltre cento persone impiegate, sarebbe sorta. Una tesi che in gran parte non aveva convinto neanche il nuovo rappresentante dell’accusa, Giovanni De Palma, che ha sostituito il dottor Tramis, trasferito alla Procura minorile. Il pubblico ministero, infatti, aveva chiesto l’assoluzione per quasi tutti i capi d’imputazione. Oggi, al termine del giudizio con rito abbreviato, il gup Ines Casciaro ha assolto tutti gli imputati. Per quanto riguarda l’abuso d’ufficio il gup ha dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Oltre all’avvocato Cosentino sono stati assolti anche Nicola Ruccia, 53 anni, di Bari, imputato in qualità di socio e consigliere della “Euroconsulting”, la società incaricata della consulenza della pratica di contributo; Alessandro Molinari, 51 anni, di Bari, legale rappresentante e socio della “Euroconsulting”; Pantaleone Gregorio Pagliula, 60 anni, di Nardò, legale rappresentante pro tempore del consorzio Copac di Casarano di cui faceva parte la “Tessitura del Salento”. Per Pagliula, difeso dagli avvocati Giuseppe Bonsegna e Francesco Galluccio Mezio, si è trattato di un’assoluzione piena. Il giudice, infatti, lo ha assolto anche dall’accusa di abuso d’ufficio “per non aver commesso il fatto”. Il gup ha anche disposto il dissequestro di tutti i beni. La Giunta regionale si era costituita parte civile con l’avvocato Michelangelo Romano.
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